Il termoconvettore è un impianto termico che sfrutta il meccanismo della convezione per il suo funzionamento.

Classificazione

In base alla loro collocazione, esistono due tipologie costruttive di termoconvettori: quelli da posizionare a parete e quelli da posizionare su pavimento.[1]

Per quanto riguarda invece il principio di funzionamento del termoconvettore, si possono individuare tre tipologie:[1]

  • termoconvettore ad acqua o a vapore
  • termoconvettore elettrico
  • termoconvettore a gas.

Termoconvettore ad acqua

Un termoconvettore ad acqua (o a vapore) è costituito principalmente da un involucro in materiale metallico, che racchiude dei tubi alettati all'interno dei quali si ha il passaggio di un fluido (acqua o vapore);[2] nello spazio tra i tubi e l'involucro esterno si ha il passaggio di calore dai tubi all'aria circostante (se il fluido all'interno dei tubi è più caldo dell'aria circostante); l'aria viene quindi circola all'esterno per convezione naturale (senza utilizzare alcuna ventola) oppure viene fatta circolare per convezione forzata (grazie ad una ventola). Nel secondo caso si parla più specificatamente di termoconvettore ventilato e la temperatura può essere controllata regolando la velocità di rotazione delle pale della ventola.

Sono presenti inoltre dei filtri per impedire che la polvere presente nell'ambiente si innalzi assieme all'aria circolata dal termoconvettore.[1]

Ventilconvettore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ventilconvettore.

Il termoconvettore elettrico (detto anche ventilconvettore o termoventilatore), a differenza dei termoconvettori ad acqua o a vapore, utilizza delle resistenze elettriche (al posto dei tubi) per il riscaldamento dell'aria.[1]

Termoconvettore a gas

Nei termoconvettori a gas l'aria viene riscaldata attraverso un bruciatore a metano.[1]

Vantaggi

  • Facilità nell'installazione.
  • Posizionabile in qualsiasi punto dell'ambiente.
  • Possibilità di raffreddare e riscaldare.

Svantaggi

Note

Voci correlate