Ghiacciaio

grande massa di ghiaccio delle regioni montane o polari

Un ghiacciaio è una grande massa di ghiaccio delle regioni montane e polari, adunata negli avvallamenti, formata dalle nevi sotto l'azione del gelo, scorrente verso il basso. I ghiacciai occupano circa il 10% delle terre emerse.

Il ghiacciao del Großglockner in Austria
Il ghiacciao del Kilimanjaro in Tanzania
File:Perito moreno 2.jpg
Il ghiacciaio Perito Moreno nella Patagonia argentina

 

 

Origine

 
Il ghiacciaio del Cevedale visto dalla val Martello

Perchè si cominci a formare un ghiacciaio, è necessario che la quantità di neve che cade e che si accumula nell'arco di un anno, superi la quantità di quella che si scioglie di quella che viene persa nell'atmosfera per sublimazione''( passando direttamente dallo stato solido a quello areiforme ) . Questo avviene nelle zone polari e di alta montagna, dove la temperatura è fredda e nevica molto. La neve si accumula nel tempo al di sopra di una quota detta Limite delle nevi permanenti; a quote più basse tutta la neve si scioglie nel corso dell'anno. Il limite delle nevi permanenti dipende sia dalla temperatura che dall'intensità delle precipitazioni nevose. All'equatore è di circa 5.000 m., mentre verso i poli si abbassa fino al livello del mare; sulle Alpi esso varia tra i 3.100 m. della Valle d'Aosta, dove le precipitazioni sono più scarse, e i 2.500 m. del Friuli, dove nevica più spesso.


La neve diventa ghiaccio

Al di sopra del limite delle nevi permanenti, i fiocchi di neve soffici e leggerissimi a causa dell'intrappolamento di grandi quantità di aria ( densità 0.1-0.2 g/cm cubi ), con il tempo si accumulano e si compattano, formando aggregati via via più densi: prima la neve granulare ( 0.3 g/cm cubi ) e poi, dopo una estate, il Firn ( 0.5 g/cm cubi ). La completa trasformazione in ghiacciaio ( 0.9 g/cm cubi ) è un processo ancora più lento, che può richiedere anche più di 100 anni e avviene per compattazione della neve sotto un accumulo di decine di metri di spessore. Nei ghiacciai delle zone temperate, il processo è accelerato dal fatto che spesso sulla superficie del ghiacciaio la neve fonde durante il giorno; di notte l'acqua così originata congelerà di nuovo, trasformandosi direttamente in ghiacciaio. Occorrono comunque di media cinque anni perchè si formi ghiaccio sotto ad un accumulo di neve spesso una ventina di metri.''''''''''''

Geomorfologia

 
Un crepaccio nel ghiacciao del Großglockner in Austria

La parte superiore di un ghiacciaio è il bacino collettore, separato dalla linea di equilibrio dal bacino di ablazione dove avviene la riduzione della massa glaciale per fusione o evaporazione, mentre il suo limite inferiore è il limite delle nevi persistenti la cui quota varia a seconda del clima e della latitudine (vicino ai poli è a livello del mare, all'equatore è intorno ai 4.500 m.s.l.m.). Nei ghiacciai alpini, il limite delle nevi persistenti coincide con la linea di equilibrio
Le caratteristiche geomorfologiche dei ghiacciai sono dovute essenzialmente al loro scorrimento verso valle: la forza di gravità causa la spinta verso il basso e l'attrito delle roccie vi si oppone. Si formano così morene e crepacci.

Tipi di ghiacciaio

Si possono distinguere due tipi di ghiacciaio:

  • calotte glaciali continentali o regionali (definiti anche con il termine norvegese inlandis)
  • ghiacciai montani

I ghiacciai montani a loro volta si possono sommariamente distinguere in:

  • pireanici: di forma circolare o semicircolare senza una lingua glaciale evidente
  • alpini: formati da un solo bacino collettore (zona di accumulo) e da una sola lingua glaciale
  • himalayani: formati da due o più bacini collettori che danno luogo a lingue glaciali distinte che confluiscono in una sola lingua generalmente di notevole estensione

Voci correlate

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