Iskra
Iskra (in russo Искра, La scintilla) era un giornale socialdemocratico russo, la cui fondazione fu decisa in un riunione clandestina tenuta a Pskov nell'aprile del 1900, alla quale parteciparono Lenin, Martov, Potresov, Radčenko, Struve, Tugan-Baranovskij e Jakovlev. La prima edizione fu pubblicata a Lipsia nel 1900. Altre edizioni furono pubblicate a Ginevra, Monaco di Baviera e Londra. Inizialmente il giornale era gestito da Lenin. Nel 1903, dopo la scissione del partito, Lenin lasciò la redazione e Iskra passò sotto il controllo dei menscevichi, e gestito da Plechanov fino al 1905. La tiratura media era di 8000 copie.

Il motto di Iskra era «Из искры возгорится пламя», Da una scintilla scoppierà un incendio, che era un verso di Vladimir Odoevskij utilizzato in una sua risposta a Pučkin che aveva scritto una poesia dedicata ai decabristi anti-zaristi imprigionati in Siberia.[1].
Le seguenti personalità, facenti parte della redazione originaria del giornale, furono tra i protagonisti della Rivoluzione d'ottobre del 1917:
- Lenin
- Georgij Valentinovič Plechanov
- Vera Zasulič
- Pavel Aksel'rod
- Julij Martov
- Aleksandr Nikolaevič Potresov
In seguito, anche Lev Trockij fece parte della redazione di Iskra.
Note
- ^ (RU) La poesia di Odoevsky, su decemb.hobby.ru. URL consultato il 13 novembre 2007.; (RU) La poesia di Puškin, su rvb.ru. URL consultato il 13 novembre 2007.
Bibliografia
- Vladimir I. Nevskij, Storia del Partito bolscevico. Dalle origini al 1917, Milano, Pantarei, 2008 ISBN 978-88-86591-21-8