Lingua cimbra
La lingua cimbra (Zimbar) è un idioma di origine germanica[1] diffuso in alcune zone del Veneto e del Trentino.
Cimbro Zimbar | |
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Parlato in | Italia |
Parlanti | |
Totale | ~1000-3000 |
Altre informazioni | |
Scrittura | Latina |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropee Germaniche Occidentali Tedesco Alto-tedesco Cimbro |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | tutelato in provincia di Trento |
Regolato da | nessuna |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | de
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ISO 639-2 | ger
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ISO 639-3 | cim (EN)
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Glottolog | cimb1238 (EN)
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 ... Il Padre Nostro (VII) Ugnar Bàatar, ba pist in hümmel, zai gahòlighet dar dain naamo, as khèmme dar dain Regno, zai gamàcht bia du bill, bia in hümmel, azò in d'èerda. Ghitzich hòite 'z ùgnar proat bon allen taaghen, borghit ozàndarn d'ügnarn zünte bia bràndare borghéban bèar hatzich offèndart, mach as bar net bàllan in tentziùum, ma liberàrzich bon allen bèetighen. Amen. (XIII) Vatar usarn, mo du pist ime himmale, gabaigat saibe dain name, da de keme dain raich. Gaschìgabe in himmal das mo du bi un asou ut'earde. Git-n-us iz proat haute, un for alje usarne suntak, asbia barandre vorgezzan die 'n usarn pruadadarn. Drahalt-n-us 'un scheida, halt-n-us veare 'un ùbale. Asou saibe. | |
Storia
Alcuni sostengono che il nome della lingua derivi dagli antichi antenati degli attuali parlanti, cioè quei Cimbri sconfitti dai Romani nel II secolo a.C. Si tratta tuttavia probabilmente di un caso di omonimia, nonostante diversi storici antichi (fino allo scrittore contemporaneo Mario Rigoni Stern) vi facciano riferimento.[2]
La maggioranza della comunità scientifica vede negli attuali Cimbri una diretta discendenza da popolazioni di origine bavarese che nel medioevo migrarono nel Veneto nord-occidentale e nel Trentino meridionale.[2] Questi cimbri si diffusero poi dall'Altopiano dei Sette Comuni dapprima in Lessinia, nella zona orientale del gruppo del Monte Baldo e sui vicini Altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Una comunità cimbra assai più recente (inizi XIX secolo) è invece presente sul Cansiglio, costituita da alcuni villaggi nei comuni di Fregona (Treviso) e Tambre d'Alpago (Belluno).
Varianti
Essendo la lingua di una comunità a suo tempo essenzialmente rurale, era ed è segmentata in diversi dialetti propri dei vari gruppi più o meno isolati che la parlavano.
La popolazione cimbra arrivò a contare, nel Seicento, circa 20.000 parlanti, per poi decadere e ridursi. Ad oggi si stima che le persone in grado di parlare o comprendere il Cimbro siano poche migliaia, stanziate in isole linguistiche situate soprattutto nel comune trentino di Luserna (Lusèrn), nella frazione di Mezzaselva (Mittebald/Toballe) del comune vicentino di Roana (Robaan) sull'Altopiano dei Sette Comuni, nella località di Giazza (Ljetzan) nel comune veronese di Selva di Progno e in alcuni minuscoli villaggi sull'altopiano del Cansiglio (provincie di Treviso e Belluno). In particolare, a Luserna si contano circa 400 alloglotti, più 600 lusernesi extra muros che, pur spostatisi al di fuori del villaggio, mantengono contatti e parlano l'idioma.[2]
882 persone si sono registrate come appartenenti all'etnia cimbra nel censimento del 2001 in provincia di Trento: 267 a Luserna (89,9%) e 615 in altri comuni.[3] La Regione Veneto non prevede ancora questo tipo di rilevazione, perché a differenza del Trentino-Alto Adige/Südtirol non esistono leggi specifiche per la salvaguardia e valorizzazione delle minoranze linguistiche storiche.
Da alcuni studiosi viene individuato un cimbro standard, e questo è quello di Asiago, che però non molte persone sono oggi in grado di parlare (una stima ufficiosa parla di ca. 3.000 persone in grado di parlare correttamente il Cimbro nell'Altopiano di Asiago). Il linguaggio di Asiago sarebbe quello che mantiene le caratteristiche più arcaiche, essendo questa zona il primo areale di stanziamento dei coloni.
Paradossalmente, il cimbro di Luserna, quello che oggi concretamente è il più parlato, sarebbe anche il cimbro meno originale, e più moderno. Il cimbro di Luserna è influenzato dal tedesco moderno, portato dai lusernesi emigrati in Germania o in Austria e poi ritornati in paese, anche se si tratta di un fenomeno relativamente recente e comunque limitato ad alcuni neologismi (es. bèschmaschì = "lavatrice", dal tedesco Waschmaschine).
Per quanto riguarda il cimbro di Giazza invece, detto localmente tauc', viene apprezzato il fatto che la comunità veronese sia stata l'unica a non essere interessata a spostamenti di popolazione, dovuti alla Prima guerra mondiale, e poi alle "opzioni" in epoca nazi-fascista.
In alcune zone dell'areale cimbro, quali Terragnolo, Trambileno e Vallarsa, si era nell'Ottocento identificato un termine per la tipica parlata, soprannominata col curioso termine di slambròt, parola germanica che evocava il pane inzuppato e sporco, oggi quasi estinta. In tale area rimane molto evidente tutt'oggi la toponomastica cimbra e la permanenza di molti termini cimbri nel dialetto locale.
Tutela e ricerca
I cimbri sono oggi protetti, a livello internazionale, dall'adesione dell'Italia alle convenzioni del Consiglio d'Europa sulla protezione delle minoranze: la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (in vigore dal 1º marzo 1998, firmata e ratificata dall'italia il 9 marzo 2012 e la Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali (dal 1º marzo 1998)[4] A seguito di tali impegni internazionali, la Legge 482/1999 per la "tutela delle minoranze linguistiche" ha modificato pluridecennali indirizzi omologanti sul piano socioculturale. Su impulso dell'art.3 di tale normativa, che garantisce un ruolo ad organismi di coordinamento e proposta che raggruppino minoranze linguistiche presenti su territori regionali e provinciali diversi, si è costituito nel 2002 a Luserna il Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in italia, che riunisce i rappresentanti di varie minoranze germanofone dell'arco alpino, dalla Valdaosta al Friuli[2].
Nei comuni dove sopravvive la parlata, sono presenti istituzioni culturali e museali che cercano di tutelare e sviluppare l'identità cimbra:
- Kulturinstitut Bernstol-Lusèrn, istituto culturale mocheno-cimbro, e Documentationszentrum Lusèrn, con il notiziario Lem: Bernstol-Lusèrn a Luserna (TN)
- Istituto di Cultura Cimbra "Agostino dal Pozzo" (Quaderni di cultura cimbra) e Museo della Tradizione Cimbra a Roana (VI)
- Curatorium Cimbricum Veronense a Giazza (VR), con il corso di cimbro vivo Tzimbar Lentak presso il Museo Etnografico dei Cimbri, e la rivista Cimbri/Tzimbar.
- corso di cultura cimbra Bar lirnan tauc presso le scuole elementari di Selva di Progno-Sant'Andrea (VR)
Per il cimbro di Giazza, esiste un dizionario cimbro-italiano, e italiano-cimbro, parzialmente anche in versione audio, che si può consultare sul sito internet www.cimbri.it. Per i cimbro di Luserna, nel sito dell'Istituto culturale cimbro c'è una serie, con audio, di proverbi popolari in cimbro, con traduzione. Dal 2006 inoltre viene trasmesso in tutto il territorio del Trentino-Alto Adige (dove risiedono numerosi oriundi luserni) un telegiornale settimanale in cimbro denominato Zimbar Earde (Terra Cimbra), anch'esso consultabile sul sito. L'Istituto di cultura cimbra di Roana ha pubblicato un Dizionario del cimbro dei Sette Comuni (in realtà, quando il cimbro era parlato in tutto l'Altipiano, ogni località aveva un suo diverso dialetto).
Recentemente è stato pubblicato uno studio estremamente dettagliato e approfondito dal titolo Zimbrische Gesamtgrammatik. Vergleichende Darstellung der zimbrischen Dialekte, edito dalla Steiner ed. di Stoccarda. Si tratta di una grammatica comparativa delle diverse parlate cimbre, nata dalla consultazione di oltre 800 pagine di manoscritti sulla lingua cimbra raccolti dallo studioso tedesco Bruno Schweizer (manoscritti che erano conservati all'Università di Marburgo ma mai completamente esaminati).
Esiste almeno un corso di cimbro on-line, curato dall'Università di Francoforte, in tedesco e in inglese. Risultano regolarmente organizzati corsi di cimbro a Giazza e nell'Altipiano di Asiago, mentre a Luserna il cimbro, fino a poco tempo fa, veniva correntemente utilizzato nella locale scuola elementare, la quale ha chiuso i battenti nel 2006. Attualmente i bambini di Luserna frequentano la scuola elementare di Lavarone, dove è attivo l'insegnamento facoltativo del cimbro. Di questa offerta didattica usufruiscono anche bambini di Lavarone e dei paesi limitrofi, dove la parlata cimbra è ormai da tempo estinta.
Esempi di lingua Cimbra
Segue il testo, in cimbro e tradotto in italiano, della leggenda "La merla", diffusa nell'area di Luserna da secoli (notare la presenza di alcuni termini derivati dal romanzo):
Di merla (cimbro)
Di Merla is ghebeest a schuan-dar ballar vógl, on at's acht-onzbuanzekh vo'n genaro (vo'n Ghénnar) hat-se khòt: « Eest vòrte-me ne-mear/nicht mear) vo'n bintar on vo'n vrost, umbróm da létzarste zait is vort».
On at's naunonzbuanzekh, drai-zekh on uanondraizekh ista (is da) khent a schaiiladar bint on a schaùladar vrost, on si hat ne-mear ghebisst bia zo tiiana zo bohùata-se vo'n vrost. On -si is gànt àu aPn khemmech on is sèm ghestànt alle drai di taghe. On bai se is aus-ghevlatart (aus-gheflatart) 1 vo'n khemmech, isse ghebeest alla schbarz (schbartz) a-be dar ruas, on asó isse (is se) no' in tà vo haiit o' ... On dise drai lestn taghe vo'n genaro (vo'n Ghénnar) hòast-mà se no' hèrta de taghe vo dar Merla.
La merla (italiano) - traduzione
La merla (il femm. sta qui per il masch. italiano) era un bell'uccello bianco e al 28 di gennaio si era permessa di dire: « Ora non ho più paura dell'inverno e del gelo, perché il tempo peggiore e già passato ».
Ma al 29, 30 e 31 del mese arrivò un vento così forte e un freddo così grande, che essa non seppe più come fare per difendersi dal gelo. Salì sul camino e rimase là tutti e tre i giorni. Quando volò via da qui, la merla era nera come la fuliggine e così è rimasta anche al giorno d'oggi... questi tre ultimi giorni di gennaio si indicano proprio per questo motivo come " i giorni della merla".
Note
- ^ Focus: Minoranze linguistiche (Portale dell'Accademia Europea di Bolzano (EURAC)
- ^ a b c d Alberto Castaldini, "Gli Ultimi Cimbri", in: Limes 6/2003 "Il Nostro Oriente", Roma: L'Espresso, pp.169-179
- ^ (Italian) Tav. I.5 - Appartenenza alla popolazione di lingua ladina, mochena e cimbra, per comune di area di residenza (Censimento 2001) (PDF), in Annuario Statistico 2006, Autonomous Province of Trento, 2007. URL consultato il 12 maggio 2011. Lingua sconosciuta: Italian (aiuto)
- ^ Situazione delle Ratifiche della Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali
Voci correlate
- Cimbri
- Cimbri (minoranza linguistica)
- Comitato delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia
- Federazione dei Sette Comuni
- Altopiano dei Sette Comuni
- Mocheni
- Luserna (Lusern)
- Asiago (Slege)
- Roana (Robaan)
- Foza (Wüsche)
- Giazza (Ljetzan)
- Cansiglio
Bibliografia
- David K.W.Faux The Cimbri Tribe of Jutland, Denmark: Their Origins and Descendants as Indicated by the Archaeological, Historical and Genetic Data -Seal Beach, California, 2 gennaio 2008
- Mario Rigoni Stern, Segni lontani, in Mario Rigoni Stern, Sentieri sotto la neve, Einaudi, Torino, 2006, pp. 83-88. ISBN 88-06-18172-6.
- Antonio Domenico Sartori. Storia della Federazione dei Sette Comuni vicentini, ed. L. Zola, Vicenza (ristampa in anastatico dall'edizione originale postuma)
- Marco Pezzo. Dei Cimbri, Veronesi e Vicentini, Nabu Press, 2010. ISBN 1148236589.
- Agostino Dal Pozzo. Memorie Istoriche dei Sette Comuni vicentini, Istituto di Cultura Cimbra, Roana, 2007
- Modesto Bonato. Storia dei Sette Comuni e Contrade Annesse dalla loro origine sino alla caduta della Veneta Repubblica, A.Forni, Bologna, 1978
- James Dow. IOWA State University Zimbrische Gesamtgrammatik. Vergleichende Darstellung der zimbrischen Dialekte, Steiner ed., Stoccarda, 2008
- Paul Ewald. Im Zimbernlande (unter den alten Deutschen Oberitaliens), Kastner & Callwey, Muenchen, 1911
- Margherita Ferrero. I dialetti cimbri della Lessinia e dell'Altopiano di Asiago nelle testimonianze della loro evoluzione, Institut fuer Sprachwissenschaft der Universitat, Innsbruck, 1981
- Giovanni Battista Pellegrini. Le isole linguistiche di origine germanica nell'Italia settentrionale, Istituto di Cultura Cimbra, Roana, 1984
- Dionigi Rizzolo, Hugo Resch. La toponomastica storica dei Comuni di Lusiana e Conco, Istituto di Cultura Cimbra, Roana, 1988
- AA. VV. Convegno delle minoranze linguistiche germaniche: Asiago-Roana-Luserna, Istituto di Cultura Cimbra, Roana, 1996
- AA. VV. Dizionario della lingua cimbra, Istituto di Cultura Cimbra, Roana
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