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Crema
comune
Crema – Veduta
Crema – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoStefania Bonaldi (centro-sinistra) dal 7-5-2012
Territorio
Coordinate45°22′N 9°41′E
Altitudine79 m s.l.m.
Superficie35 km²
Abitanti34 144[1] (31-12-2010)
Densità975,54 ab./km²
FrazioniSanta Maria dei Mosi, Santo Stefano in Vairano, Vergonzana
Comuni confinantiBagnolo Cremasco, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Chieve, Cremosano, Izano, Madignano, Offanengo, Pianengo, Ricengo, Ripalta Cremasca, Trescore Cremasco
Altre informazioni
Cod. postale26013
Prefisso0373
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019035
Cod. catastaleD142
TargaCR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanticremaschi
Patronosan Pantaleone
Giorno festivo10 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Crema
Crema
Crema – Mappa
Crema – Mappa
Sito istituzionale


Crema (IPA: [ˈkrɛːma], Crèma in dialetto cremasco) è un comune italiano di 34.144 abitanti[3] della provincia di Cremona, in Lombardia.

Geografia fisica

Territorio

Situata nella bassa Pianura Padana, poco oltre la linea delle risorgive, è il centro principale della provincia dopo il capoluogo Cremona e dà il proprio nome a tutta la parte settentrionale del territorio provinciale: il Cremasco. Il comune appartiene alla regione agraria n° 2 (pianura di Crema)[4] ed è inserito nel contesto del Parco del Serio, a 79 m sul livello del mare, dista da Cremona 40 km.

Clima

A Crema è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.[5]

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Assedio di Crema.

L'antichità

Le origini di Crema sono legate all'invasione longobarda del VI secolo d.C.; il nome deriva probabilmente dal termine longobardo "Crem" che significa "altura". Secondo la tradizione, la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall'invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell'"isola della Mosa", approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i toponimi Crema e Insula Fulcheria. Secondo altre fonti la sua fondazione risale al IV secolo d.C., quando Milano era capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Un'altra versione invece parla di un più antico insediamento Celtico o Etrusco.

Il Medioevo

La prima occorrenza di Crema nei documenti storici risale al XI secolo come possedimento dei conti di Camisano. In seguito venne governata da Bonifacio marchese di Toscana e sua figlia Matilde. Nel 1098 Matilde diede in dono la città al vescovo di Cremona. Durante questo periodo l'agricoltura prosperò e l'Ordine degli Umiliati introdusse la lavorazione della lana, che fu una delle principali aree economiche fino al XIX secolo

Nel 1159, dopo aver stretto un'alleanza con Milano contro la ghibellina Cremona, Crema venne assediata, invasa e distrutta dall'imperatore Federico Barbarossa. L'assedio di Crema fu caratterizzato da parecchi episodi di brutalità. I teutoni appesero alcuni prigionieri cremaschi alle loro macchine belliche sperando che i difensori non colpissero gli ostaggi. Tuttavia questo espediente non funzionò e si trasformò in una carneficina: questo episodio è uno dei più famosi della storia cremasca ed è celebrato da un quadro presente nella sala del Consiglio Comunale, detta appunto "sala degli Ostaggi Cremaschi", a cui è dedicata anche una via.

Con la Pace di Costanza (1185) arrivò il permesso di ricostruire la città come "castrum". Ne seguì una fase di libero comune in cui comunque si verificarono lotte faziose, tipiche dei comuni del Nord Italia in quell'epoca. In ogni caso, la città venne fortificata con nuove mura, fossati e porte (1199), e successivamente una rete di canali valorizzò l'agricoltura. Nel XIII secolo Crema venne anche arricchita della costruzione della Cattedrale e del Palazzo Pretorio.

L'autonomia del comune terminò nel 1335, quando la città si arrese ad Azzone Visconti, la cui famiglia possedette la città fino alla fine del secolo. Nel 1361 Crema fu interessata dalla peste bubbonica. Seguì un breve periodo di regno della famiglia guelfa Benzoni (Bartolomeo e Paolo dal 1403 al 1405, successivamente il loro nipote Giorgio fino al 1423). La signoria passò di nuovo ai Visconti e, dal 1449 in poi, alla Repubblica di Venezia.

 
Evoluzione urbanistica di Crema

In qualità di provincia veneziana dell'entroterra, Crema ottenne numerosi privilegi e fu al riparo dal declino economico del vicino Ducato di Milano sotto il dominio spagnolo. Mantenne una sostanziale autonomia che permise la progettazione di nuove costruzioni. Esse includevano la nuova cinta muraria, la ricostruzione del Palazzo Comunale (1525-1533), il Palazzo della Notaria, ora Palazzo Vescovile. Nel 1580 Crema divenne sede vescovile e fu costruito il santuario di Santa Maria della Croce (1490).

Secondo i documenti custoditi negli archivi della Diocesi, Crema fu anche la città d'origine dei Mastai Ferretti, la famiglia senigalliese di papa Pio IX. Secondo una ricerca operata dal parroco del paese d'origine dei Visconti, anche il famoso Innominato, descritto da Manzoni nei Promessi Sposi, aveva origine cremasca da parte di madre. Vissuto ai tempi in cui Crema era sotto il dominio della Serenissima, aveva appezzamenti agricoli dalle parti di Bagnolo, pur essendo nato e vissuto nel Palazzo Visconti, Palazzo a Brignano Gera d'Adda, un gioiello di architettura e di fasto vicino a Crema. Brignano era sotto il dominio del Ducato di Milano, perciò a Francesco Bernardino Visconti (l'Innominato) capitò di rifugiarsi nel palazzo attuale in Via Marazzi 7 a Crema (Palazzo ora di Severina Donati, ereditato dal padre avv. Giunio Donati), che allora era sotto il Dominio della Repubblica di Venezia e che apparteneva alla famiglia di sua madre Paola Benzoni. In tal modo Francesco Bernardino sfuggiva alla giustizia milanese ed anche trovava asilo in una piccola città dove nella Parrocchia della Cattedrale di Crema, un Benzoni, Leonardo Benzoni figlio di Soccino Benzoni,si laureò alla Sorbona a Parigi e, successivamente, divenne vescovo (non a Crema); era stato quindi un esponente religioso importante (su un capitello del Palazzo esiste tuttora lo stemma di Leonardo Benzoni, un cappello vescovile che sovrasta un cane, simbolo dei Benzoni. Per queste circostanze il nipote di Leonardo Benzoni, Francesco Bernardino Visconti (l'Innominato), poteva sperare di ricevere un maggior riguardo a Crema rispetto a quello che gli sarebbe toccato nel Ducato di Milano, oltre all'inopinabile vantaggio di cambiare velocemente Stato e confini politici in caso di necessità ( dal Ducato di Milano alla Repubblica di Venezia) e, quindi, uscire in breve tempo dalla giurisdizione milanese.

L'età moderna

Con il XVII secolo ebbe inizio la decadenza della città, causata dal fallimento delle sue attività industriali, anche se l'agricoltura continuò ad essere fiorente. Nel 1796 venne fondata l'Accademia dell'Agricoltura. Dopo la caduta della Serenissima nel 1797, l'Esercito Francese depose l'ultimo podestà e creò la cosiddetta "Repubblica Cremasca", annessa dopo pochi mesi alla Repubblica Cisalpina. Crema divenne capoluogo (insieme con Lodi) dell'effimero Dipartimento dell'Adda, e in seguito fu annessa al Dipartimento dell'Alto Po, con capoluogo Cremona.

Dal 1810 al 1816 furono annessi alla città di Crema i comuni suburbani di Castelnuovo, Ombriano, Porta Ombriano, San Bernardino con Vergonzana, San Michele, Santa Maria della Croce e Vairano.

Nel 1815, l'impero di Napoleone si dissolse e Crema divenne parte del Regno Lombardo-Veneto, dipendente dall'Impero d'Austria. In questo periodo riprese lo status di capoluogo, questa volta della Provincia di Lodi e Crema[6] Risorgimento Italiano a Crema : importantissimo personaggio il conte Enrico Martini Giovio Della Torre, ambasciatore presso Carlo Alberto, di cui godeva tutta la fiducia, del Governo Provvisorio delle Cinque Giornate di Milano.Suo prosecutore poilitico fu l'avvocato Pietro Donati, parlamentare nel Parlamento del Regno d'Italia. In Piazza Duomo a Crema esiste di lui una bella statua eseguita dal famoso Francesco Barzaghi.

Dopo l'Unità d'Italia

 
Il tram a vapore sul fiume Serio

Crema fu annessa al Regno di Sardegna, con tutta la Lombardia, nel 1859, degradata a capoluogo dell'omonimo circondario nella provincia di Cremona. Dal 1861 fece parte del Regno d'Italia.

Nel 1862 fu toccata dalla ferrovia Treviglio - Cremona, e nel 1880 dalla tranvia interurbana a vapore Lodi - Crema - Soncino (eliminata poi nel 1931). Iniziò un importante sviluppo industriale e demografico.

Nel 1875 al comune di Crema vennero aggregate la frazione Molini di Porta Nuova, già appartenente allo smembrato comune di Vairano Cremasco[7], e la frazione San Bernardino, staccata dal comune di San Bernardino[8].

Nel 1928 furono aggregati alla città di Crema i comuni di Ombriano, San Bernardino e Santa Maria della Croce[9].

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiese nel centro storico

 
Duomo di Crema

Chiese nei quartieri e frazioni

 
La basilica di Santa Maria della Croce

Architetture civili

Palazzi

 
Palazzo Terni Gregori
  • Palazzo Benzoni-Frecavalli (1627), Via Civerchi, sede della Biblioteca Civica;
  • Palazzo Marazzi-Griffoni (1422), Via Marazzi;
  • Palazzo Benzoni-Donati (1504), Via Marazzi;
  • Ex palazzo del Monte di Pietà (1569), Via Verdi;
  • Palazzo Freri-Cappellazzi (XVII secolo);
  • Palazzo Compostella (1585), Via Matteotti;
  • Palazzo Vimercati-Sanseverino (1602), Via Benzoni;
  • Palazzo Foglia (1650), Via Ponte Furio;
  • Palazzo Fadini-Zurla (metà XVII secolo), Via Alemanio Fino;
  • Palazzo Toffetti-Crivelli (1663), Piazza Caduti sul Lavoro;
  • Palazzo Tinti-Bondenti (fine XVII secolo), Via Civerchi;
  • Palazzo Barbàra-Vimercati-Zurla (prima del 1685), Via Civerchi;
  • Palazzo Patrini-Premoli-Pozzali (fine XVII secolo), Piazza Premoli;
  • Palazzo Benvenuti-Bonzi (1710), Via Matteotti;
  • Palazzo Terni-Bondenti (1711), Via Dante Alighieri;
  • Palazzo Benvenuti-Albergoni-Arrigoni (1756), Via Cavour;
  • Palazzo Bisleri-Vailati (1840), Via Mazzini;
  • Palazzo Istituto Musicale Folcioni (XVIII secolo) e rimaneggiamenti nel 1934, Piazza Aldo Moro.

Ville

  • Villa Tensini, 1622, nel quartiere di Santa Maria della Croce, con mirabili affreschi di Gian Giacomo Barbelli;
  • Villa Albergoni, XVII secolo, nel quartiere di San Bernardino, con grande loggiato;
  • Villa Benvenuti, XVII secolo, nel quartiere di Ombriano, in stile barocco;
  • Villa Perletta, XVIII secolo, nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti; i successivi proprietari Stramezzi la dotarono di pregevoli opere di Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Telemaco Signorini. In un salone furono trasferiti gli affreschi strappati di Aurelio Busso un tempo posti in una ex casa Stramezzi che esisteva in Via Mazzini. La cappella privata è stata rivestita con affreschi strappati di Gian Giacomo Barbelli, provenienti dall'ex chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio e qui portati nel 1912;
  • Villa Lorenza, XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino;
  • Villa Oldi-Zurla, XVIII secolo, nella frazione di Vergonzana, con grande parco a tracce di edifici precedenti;
  • Villa Carini, fine del XVIII secolo, nel quartiere di Ombriano, con grande parco all'inglese;
  • Villa Martini, fine XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino, in stile neoclassico. Qui tra il 25 e il 26 marzo 1848 dimorò il generale Josef Radetzky in ritirata da Milano. Il successivo 1º aprile vi sostò Carlo Alberto di Savoia;
  • Villa Albergoni-Zurla, inizi XIX secolo, nella frazione di Vergonzana;
  • Villino Acerbi, inizi XIX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce;
  • Villa Pezzani, inizi XIX secolo, nella frazione di Santo Stefano in Vairano;
  • Villa Vailati, XIX secolo, nel quartiere Castelnuovo, villa di campagna ridotta a residenza di lusso;
  • Villa Rossi, seconda metà XIX secolo, nel quartiere di Ombriano, pregevole esempio di edificio in stile neogotico. Nulla rimane di un grandioso parco che un tempo la circondava;
  • Villa Zaghen, inizi XX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce, riedificata in stile liberty.

Architetture militari

  • Mura venete (1488 - 1509), cingono quasi per intero la città, seppure in parte nascoste dall'espansione edilizia del XX secolo.

Altro

 
Sommità del Torrazzo
 
Uno dei chiostri dell'ex convento di Sant'Agostino
  • La monumentale Piazza, con edifici di prevalente origine cinquecentesca, sulla quale si affacciano i principali monumenti civili ed ecclesiastici: il palazzo comunale con l'arco detto "il Torrazzo", il Palazzo Pretorio (con annessa Torre Pretoria di origine medievale), il Palazzo Vescovile, la cortina di case del lato meridionale;
  • Centro Culturale Sant'Agostino ospitato nell'ex convento fondato nel 1439; vi è allestito il Museo Civico di Crema e del Cremasco, nonché l'arena estiva;
  • Ex convento di San Domenico (fine XV - inizi XVI secolo), adibito a reception e foyer del teatro;
  • Ex monastero dei Carmelitani (1694), costruito a lato della Basilica di Santa Maria della Croce, divenuto successivamente un ospedale psichiatrico e adibito nella seconda metà del XX secolo a sedi di alcuni servizi pubblici;
  • Centro Regionale di Incremento Ippico (edifici a partire dal XVII secolo), ex convento di suore domenicane, dopo la soppressione napoleonica divenne caserma di cavalleria e quindi centro di riproduzione equina, nonché un polmone verde di 30.000 m² all'interno delle mura cittadine;
  • Porta Serio e Porta Ombriano (1809), in stile neoclassico;
  • Mercato austro-ungarico (1842), progettato da Baldassarre Corbetta in puro stile neoclassico.

Aree naturali

Crema è inserita nel Parco del Serio. Inoltre sono presenti le seguenti aree verdi attrezzate:

  • Giardini pubblici, allestiti nel 1859 sul luogo dell'antico castello;
  • Giardini pubblici (via Cadorna);
  • Giardini pubblici (via Giardini);
  • Giardini pubblici (via Griffini);
  • Campo di Marte (via Crispi / via Vailati) - vari giochi ludico ricreativi;
  • Parco Chiappa (via Monte di Pietà);
  • Parco ex Nosocomio (viale di S.Maria / via Bramante);
  • Parco Bonaldi (fraz. Sabbioni) - attrezzato percorso vita;
  • Parco S. Bernardino (via Brescia / via XI febbraio).

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[10]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 3.318 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[11]:

Pos. Cittadinanza Popolazione
1   Romania 593
2   Albania 403
3   Marocco 350
3   Egitto 312
5   Ucraina 219
6   India 137
7   Moldavia 130
8   Perù 111
9   Ecuador 105
10   Tunisia 98

Lingue e dialetti

Dialetto Cremasco

A Crema si parla il dialetto cremasco, versione locale del dialetto bergamasco, ma con suoni più dolci e meno aspirati. Il più noto poeta dialettale fu Federico Pesadori (Vergonzana, 3 settembre 1849 - Bolzano, 8 aprile 1923).

  • Frasi e modi di dire:

Mangiàs l'anema (rodersi il fegato); Bilifù (buono a nulla); Papagàl dal bèch da lègn (sciocco); Mestér cremasch o laùr ala cremasca (lavoro fatto male); Azen da Melini (paziente e bastonato).

  • Proverbi:

L'èrba catìa la mor mìa; L'uzèl an gàbia, al canta da la ràbia; La gata fresusa la fa i micì òrb; Poca brigada, vita beada; I laurént da Crèma a mangià i sǜda, a laurà i trèma; Tri Cremàsch e 'n azén i è sémpre quàtre có da bèstia.

  • Indovinello:

So bianca, so tunda, so biunda, so forta, chi ma copa pians la mé mort [Soluzione: la cipolla]

Cultura

Cucina

Il piatto più caratteristico sono i Tortelli cremaschi (i turtèi), caratterizzati da una particolare pizzicatura della pasta e da un ripieno dolce, composto da amaretto, uvette, mentini e mostacino.

Va ricordato inoltre il "salva con le tighe", dove il salva è un formaggio tipico della zona di Crema e Lodi mentre le tighe sono una varietà locale di peperoni. In commercio sono classificati come Peperoni Lombardi e sono confezionati sott'aceto.

La spongarda invece è il dolce tipico della città e con essa anche la Torta Bertolina (Bertulina), una torta a base di uva fragola, a cui è dedicata anche una festa annuale.

In tempo di carnevale si preparano i "chisói" o "chisulì", palline ripiene di un impasto preparato con scorza di limone, lievito di birra, mela e strutto.

Personalità legate a Crema

Architetti

Artisti (Arti visive e Scultura)

Musicisti

Giornalisti e scrittori

Politici

Religiosi

Scienziati

Sportivi

Storici

Altri

Eventi

Il 2 febbraio, Purificazione di Maria Santissima, è chiamata festa della Ceriola. In chiesa si benedicono candele e vengono distribuite alle famiglie.

A metà agosto ha luogo la Tortellata Cremasca dove è possibile degustare piatti locali tipici. Nella frazione Santa Maria della Croce si tiene ogni anno l'omonima fiera, nel fine settimana prossimo al 25 marzo, mentre il 3 aprile si celebra l'anniversario dell'apparizione della Vergine a Caterina degli Uberti.

Altre fiere simili avvengono alla Pallavicina, comune di Izano, e al Marzale (Madignano, frazione Ripalta Vecchia) rispettivamente il lunedì di Pasqua e la domenica in Albis (prima domenica dopo Pasqua).

Dal 24 dicembre all'ultima settimana di gennaio è possibile visitare il Presepe dei Sabbioni.

Il 10 giugno si celebra la festa di San Pantaleone, patrono della città e della diocesi di Crema.

I bambini ricevono i regali da Santa Lucia la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Tradizionale è l'appuntamento con la Fiera di Santa Lucia, nel centro della città, durante la giornata del 12.

A giorni feriali alterni (ogni martedì, giovedì e sabato) si svolge il mercato cittadino lungo via Giuseppe Verdi. Viene ripetuto anche durante alcune festività (ad esempio: il 25 aprile o il 2 giugno).

Geografia antropica

Urbanistica

Il territorio comunale, come si presenta ora, è frutto di un accorpamento del centro storico con alcuni comuni limitrofi.

Nell'Ottocento sono stati infatti incorporati i comuni di Castel Nuovo Cremasco (nel 1869), Vairano con Santo Stefano (parzialmente inglobato nel 1875 e totalmente nel 1928) e San Michele Cremasco (1875). Negli anni venti del XX secolo sono stati invece inglobati i comuni di Ombriano, San Bernardino con Vergonzana e Santa Maria della Croce (nel 1928)[12].

La maggior parte di questi comuni soppressi sono divenuti contigui per espansione edilizia alla città e sono divenuti, di fatto, dei quartieri.

Porte storiche della città

 
Porta Ombriano
  • Porta Serio (Pòrta Sère);
  • Porta Ombriano (Pòrta Umbrià);
  • Porta Pianengo o Porta Tadini (Pòrta Tadì );
  • Porta Ripalta o Porta dell'Ospedale (Pòrta da l'Uspedàl).

Suddivisioni storiche

Quartieri

Quartieri storici
Quartieri di recente costituzione
  • Crema Nuova (Crèma Nóa);
  • Porta Nova (Porta Nóa);
  • San Carlo (San Carlo);
  • Sant'Angela Merici (Sant'Angela).
  • Villette di Crema (Le ilète).

Frazioni

Economia

L'economia era caratterizzata nel secolo scorso dall'agricoltura, con produzione di foraggi, cereali (degna di nota quella del grano), pioppi, e dall'allevamento nel contesto dell'economia provinciale. Dagli anni '70, sono presenti aziende casearie e importanti aziende alimentari in generale, oltre a industrie metallurgiche, meccaniche, elettroniche e tessili.

Un aspetto notevole dell'artigianato è costituito dalle fabbriche di organi musicali; tale settore venne portato a livelli di eccellenza da Pacifico Inzoli nel 1867 e da Giovanni Tamburini nel 1893.

Interessante la capacità ricettiva poiché Crema è dotata di vari hotel.

Infrastrutture e trasporti

Strade

L'uscita autostradale più vicina è Lodi-Pieve Fissiraga sull'Autostrada A1.

Le principali direttrici stradali che interessano Crema sono:

Ferrovie

La stazione di Crema, ubicata nel centro cittadino, si trova sulla linea ferroviaria Treviglio - Cremona. Vi fermano treni regionali per Cremona e Treviglio, alcuni dei quali prolungati a Milano.

In passato la città era servita dalla tranvia interurbana a vapore Lodi - Soncino.

Aeroporti

Gli aeroporti più vicini sono Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari[13].

Amministrazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Crema.


Gemellaggi

Sport

Calcio

Fino al 30 giugno 2012 la principale squadra calcistica della città è stata il Pergocrema, fondato nel 1932, che ha militato in Prima Divisione dalla stagione 2008-09 sino al 2012, anno del fallimento. Sempre nel 2012 il Pizzighettone ha trasferito la propria sede sociale a Crema, cambiando altresì nome in Unione Sportiva Pergolettese (la precedente denominazione del Pergocrema), ed è la realtà più importante del calcio cremasco in quanto militante nel campionato nazionale dilettanti. La più antica squadra di calcio della città (fondata nel 1908), è invece l'A.C. Crema, che nel secondo dopoguerra, capitanata dal campione del mondo Renato Olmi, giocò diverse stagioni in serie B. Scomparsa momentaneamente a causa della fusione col Pergocrema all'inizio degli anni novanta, nella stagione 2012-2013 affronterà il suo terzo campionato consecutivo di Eccellenza lombarda. Va inoltre ricordato che Crema è la città natale del difensore Riccardo Ferri e dell'ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi, il calciatore più titolato della città.

La città ospita nel mese di giugno la fase finale del "Trofeo Dossena", competizione calcistica internazionale riservata alla categoria "Primavera".

Calcio a 5

La principale squadra di calcio a 5 è il GSD Videoton 1990 C5, che, come unica società di Crema e, attualmente, dal 29 luglio 1996, dell'intera provincia di Cremona), dal 1996 prende parte all'attività di calcio a 5 organizzata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Pallacanestro

La principale squadra di pallacanestro femminile è il Basket Team Crema che milita nella Serie A2. Il Basket Team Crema sostiene il Basket Femminile Crema.

In maschile si distinguono la Pallacanestro Crema che milita dal 2008 nella categoria C1.

Pallavolo

La principale squadra di pallavolo maschile cittadina è la Reima Crema che fino al 2009/2010 gareggiava nella serie A2 e nel campionato 2005/2006 è stata promossa alla serie A1. Dalla stagione 2010/2011 la Reima Crema milita in serie B2. Le squadre femminili sono la Icos Crema (che milita in serie A2) e la As Atalantina (che milita in serie B2).

Personalità sportive legate a Crema

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Dato Istat al 31/12/2010.
  4. ^ Provincia di Cremona, Tabella dei valori media dei terreni, riferiti all'anno 2010, valevoli per l'anno 2011, documento consultato il 13 agosto 2011
  5. ^ Dati della Stazione Meteo
  6. ^ Di fatto, l'unico capoluogo era però la città di Lodi.
  7. ^ La restante parte del territorio comunale fu aggregata al comune di Santa Maria della Croce
  8. ^ Regio Decreto 1º aprile 1875, n. 2420
  9. ^ Regio Decreto 15 aprile 1928, n. 951
  10. ^ Dati tratti da:
  11. ^ Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare Dati Istat al 31 dicembre 2010, su comuni-italiani.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  12. ^ Per tutto questo paragrafo la fonte è il seguente sito da cui si ricavano i dati qui riportati: http://theo.lombardiastorica.it/index.php?s=repertorio&page=toponimi&codice_provincia=19&codice_comune=35&etero=
  13. ^ Informazioni sui mezzi pubblici in Lombardia.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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