Alcmeone a Corinto o Alcmeone di Corinto (Ἀλκμαίων Κορινθου) è una tragedia frammentata scritta dal tragediografo Euripide. L'opera faceva parte di una trilogia che includeva Baccanti e Ifigenia in Aulide, tanto famosa che vinse il primo premio. Presumibilmente la tragedia risale al 405 a.C. e nessuna scena è giunta completa, tuttavia si può dedurre la trama dai frammenti rimanenti.

Alcmeone a Corinto
Tragedia frammentata
Busto di Euripide al Museo Pio-Clementino(Roma)
AutoreEuripide
Titolo originaleἈλκμαίων Κορινθου
Lingua originaleGreco antico
Generetragedia
AmbientazioneGrecia
Prima assolutacirca 405 a.C.
Teatro di Dioniso, Atene

Trama

Il prologo è recitato dal dio Apollo il quale predige la nascita di due giovani colpiti dalla sfortuna e dalle vicissitudini, figli di Alcmeone. Alcmeone, padre dei figli di nome Amfiloco e Tisifone, si accora con Creonte per diventare re di Corinto. La moglie di quest'ultimo: Merope, scopre che il marito ha una tresca amorosa con Tisofone e la allontana vendendola come schiava. Passati alcuni anni Alcmeone, ormai potente sovrano di Corinto, acquista senza saperlo la figlia schiava e la pone al suo servizio; successivamente si riunisce anche con Amfiloco, perduto quando era piccolo. Infatti il ragazzo era stato preso da Creonte ed allevato ad Argo
Dai pochi frammenti della parte finale della tragedia si deduce che Alcmeone si ricongiunge con la figlia Tisifone dopo averla riconosciuta, forse per il pentimento di Merope, e di seguito che Creonte, oppresso dalla vergogna e dal terrore di poter venire ucciso, fugge via da Corinto.

Fonti, frammenti e periodo storico

Nella tragedia il coro, pur poco presente nella scena, è recitato da sole donne. Si presume che la tragedia fosse collegata alle Baccanti e a Ifigenia in Aulide per via di un genitore oppresso dalla sfortuna che si ripercuote anche sulla figlia. Gran parte dei frammenti e della storia è riportata dallo scrittore Apollodoro nella sua Biblioteca e da ciò si deduce anche un possibile collegamento tra questa tragedia e Alcmeone a Psofide nella quale è narrata la triste fine dell'uomo.
La tragedia è stata scritta durante la Guerra del Peloponneso, per questo è citata la città di Corinto, tanto odiata da Atene, ed anche Argo, dove crebbe Amfiloco.

Bibliografia

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