Giuseppe Taliercio
dirigente d'azienda italiano
Giuseppe Taliercio (Marina di Carrara, 8 agosto 1927 – Mestre, 6 luglio 1981) è stato un dirigente d'azienda italiano dello stabilimento petrolchimico della Montedison di Marghera, vittima delle Brigate Rosse.

Il rapimento e l'assassinio
Viene rapito il 20 maggio 1981 da alcuni brigatisti, e dopo 46 giorni di prigionia (durante la quale venne picchiato, torturato e lasciato senza cibo per giorni) viene fatto ritrovare privo di vita nelle vicinanze della Montedison, rinchiuso nel bagagliaio di una macchina. Antonio Savasta, membro delle Brigate Rosse, confesserà di essere stato l'autore dell'omicidio[1].
A lui è stata dedicata nel 2010 una puntata di La storia siamo noi su Rai 2[2].
Riconoscimenti
- Medaglia d'oro al valor civile[3]
- È stata intitolata a suo nome la Fondazione "Fondirigenti Giuseppe Taliercio", promossa da Confindustria e Federmanager, per lo sviluppo della cultura manageriale d'impresa.[4]
- Sono inoltre intitolati a suo nome il Palazzo dello Sport di Mestre, una scuola media di Marina di Carrara e un'aula dell'Università degli Studi di Padova.
- Nel luogo del ritrovamento della salma (incrocio via Pasini-via Bottenigo, Marghera) è presente un cippo in memoria.
Note
Collegamenti esterni
- Articolo da corriere.it
- Il martire dimenticato del terrorismo in famigliacristiana.it
- L’alba del giorno 47 - Storia di Giuseppe Taliercio La Storia siamo noi