Cattabrighe
Cattabrighe è un piccola frazione del comune di Pesaro facente parte della n. 5 circoscrizione comunale insieme ai quartieri Tombaccia e S.Maria delle Fabbrecce.
Cattabrighe frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 43°55′06.09″N 12°51′50.8″E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 61100 |
Prefisso | 0721 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Cattabrighesi |
Giorno festivo | Ultima domenica di maggio |
Cartografia | |
Geografia
Situata a nord di Pesaro, si estende ai margini del territorio urbano, divenendo così area periferica della città di Pesaro; dista inoltre meno di dieci chilometri dal confine sud della regione Emilia-Romagna. La frazione, tagliata in due dalla strada statale 16 adriatica nel tratto che collega la provincia di Pesaro e Urbino a quella di Rimini, sorge ai piedi del parco naturale del San Bartolo che con i suoi colli separa l'abitato dal mare Adriatico. Altri colli dividono dall'altro versante la frazione con la zona Torraccia.
La frazione confina a nord con Santa Marina Alta, la Valle dei pelati, a nord ovest con La Siligata, a ovest con Roncaglia e Tre Ponti, a sud con la zona Torraccia e a sud est con la zona S.Maria delle Fabbrecce.
Il paese, nato dall'omonima via, si è poi sviluppato in tre zone:
- il "Monte" o Cattabrighe Alta (per la sua posizione collinare),
- la Fornace Mancini, che prende il nome dall'antica fornace dove in passato si producevano laterizi. Costruita alla fine del'ottocento, è tuttora un esempio di archeologia industriale dell'epoca, non essendo mai stata ristrutturata.[1]
- il quartiere Vismara, tra i più popolati di Pesaro.
Storia
Il nome Cattabrighe deriverebbe, secondo alcuni da "Antonello da Cattabriga" uno dei consiglieri di Alessandro Sforza, signore di Pesaro dal 1445 al 1473. Nel suo remoto passato Cattabrighe era il luogo nel quale le persone e le merci, provenienti da Pesaro, sostavano prima di salire verso l'antico castello di Santa Marina, da qui scendevano verso il porticciolo alle pendici del colle San Bartolo, in quanto periodicamente il porto di Pesaro rimaneva inaccessibile a causa dei suoi frequenti insabbiamenti, per cui si rendeva necessario per fare partire merci e persone via mare, usare il porticciolo di Santa Marina, più protetto e dal fondale profondo e sassoso.