Akragas 2018
L'U.S.D. Akragas Città dei Templi srl, meglio conosciuto come Akragas, è una società calcistica italiana con sede ad Agrigento. Milita nel girone A nel campionato di Eccellenza siciliano e gioca le proprie gare casalinghe nello Stadio Esseneto.
U.S.D. Akragas - Città dei Templi Calcio ![]() | |
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Giganti | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Inno | Gigante nel Campo Giovanni Moscato |
Dati societari | |
Città | Agrigento |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1939 |
Rifondazione | 1993 |
Rifondazione | 1998 |
Rifondazione | 2011 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Esseneto (13.000 posti) |
Sito web | www.usdakragas.it/ |
Palmarès | |
Trofei nazionali | 1 Coppa Sicilia 1997 1 Coppa Italia Eccellenza Sicilia 2006 |
Si invita a seguire il modello di voce |
Le origini del calcio agrigentino risalgono al 1930 con la fondazione dell'A.C. Agrigento. Nel 1939 fu fondata la prima formazione battezzata Akragas, fallita nel 1989 e rifondata più volte negli anni successivi come U.S. Agrigento-Favara, U.S. Agrigento-Hinterland, Akragas Calcio, A.C. Akragas Città di Agrigento, A.S. Akragas. La società attuale è stata sorta nel 2011 dopo il fallimento dell'Akragas Calcio e la fusione con l'Agrigentina.
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Storia
L'AC Agrigento
Le origini del calcio ad Agrigento risalgono ai primi anni trenta, con una squadra formata da giovani liceali di nome Associazione Calcio Agrigento che utilizzava per le sue partire il campetto dei salesiani vicino alla Cattedrale di Agrigento, oppure nel Piano Sanfilippo, attuale Piazza Rosselli. In pieno regime fascista il calcio iniziava ad ottenere grande seguito di spettatori, questo grazie anche all'enorme pubblicità derivante dai Mondiali vinti dalla Nazionale di Vittorio Pozzo. Una prima uscita ufficiale fu quella contro calciatori olandesi che si trovavano a Porto Empedocle. Nel anni quaranta la squadra della città dei Templi è ancora l'A.C. Agrigento, poi fallita nel 1952.
Le origini dell'Akragas
Fu invece poco prima dell'entrata dell'Italia in guerra, nel 1939, che venne fondata l'Akragas, che con la caduta del regime assunse la denominazione di Segretariato Nazionale Gioventù Akragas.[1] In questo periodo il club, che aveva le maglie viola, non era altro che una piccola squadra locale. La svolta arrivò proprio nel 1952 in conseguenza del totale fallimento dell'Agrigento, che sparì per sempre. Gli appassionati sportivi Enzo Lauretta, Carmelo Nobile, Giuseppe Gentile, Francesco Alaimo, Franco Pirrone, "Lillo" Burgio, Nino Riccobono, Michele Mongiovì e Raimondo Firetto colsero infatti immediatamente l'occasione per presentare la loro società come la nuova rappresentante del calcio agrigentino costretto a ripartire da zero. I soci modificarono quindi la denominazione sociale nel più standardizzato Unione Sportiva Akragas, spostarono la sede al piano terra del Palazzo Municipale di Agrigento, ma soprattutto cambiarono i colori sociali adottando il biancazzurro del defunto Agrigento, e presero come simbolo quello della città, i tre Giganti, in ricordo dei Telamoni utilizzati dai Greci come alternativa alle gigantesche semicolonne del tempio di Zeus Olimpio. A completare l'opera vi fu la possibilità, offerta dal Lodo Barassi, di iscrivere la rinnovata squadra direttamente in Prima Divisione, iniziando una parabola ascendente. L'operazione ebbe successo: ereditando le simpatie degli orfani tifosi agrigentini, l'Akragas ottenne la Promozione, massima categoria regionale, già nel 1953, la IV Serie nel 1957 e infine la Serie C nel 1959.
Sviluppi successivi
Alla soglia degli anni sessanta iniziano nuove avventure e promozione per la U.S. Akragas. Nella stagione 1962-63 arriverà terza con 40 punti, alla fine il campionato fu vinto dal Potenza con 47 punti[2]; l'anno 1967-1968 verrà ricordato per la retrocessione, con la squadra arrivata terzultima con 29 punti. Oltre per la retrocessione in Serie D ma anche per la prematura scomparsa del giocatore Antonio Caviglia in un incidente stradale.
Negli anni settanta il sodalizio biancoazzurro tocca il punto più basso della sua storia, con la retrocessione in Promozione. Nell'anno 1974-1975 la società diventa una S.p.A.. Nel campionato 1977-78 si ritorna in Promozione, realizzando un totale di 43 punti.
La promozione in Serie C2 giunge solo nei primi anni ottanta, con a capo il presidente Luigi Zicari e l'allenatore Alvaro Biagini nel campionato 1982-1983. L'Akragas vince il campionato con 53 punti arrivando seconda dopo il Messina conquistando la promozione in Serie C1.
L'anno della C1
Il primo anno l'Akragas, con Franco Scoglio in panchina, riuscirà ad ottenere lusinghieri risultati, riuscendo a piazzarsi a metà classifica. Il campionato verrà vinto dal Bari che andrà in serie B insieme al Taranto, piazzatosi secondo. Scoglio verrà esonerato a poche giornate dal termine del campionato e sostituito dall'allenatore in seconda Giovanni Bruccoleri.
Da ricordare le vittorie esterne al Vestuti di Salerno per 2 a 0 e a Casarano per 2 a 0.
Nel secondo anno di Serie C1 si parte con Francisco Ramon Lojacono in panchina, ma verrà presto esonerato e sostituito con Lucio Mujesan. La sostanza delle cose non cambierà e la squadra arriverà penultima, retrocedendo con qualche rammarico in Serie C2.
Dalla C2 alla radiazione
Nel successivo campionato di C2 1985-1986, uno dei più sciagurati della sua storia, la squadra, pur con un organico di tutto rispetto e sotto la guida di Ignazio Arcoleo, si piazza al sedicesimo posto in classifica e ripete la retrocessione dell'anno precedente.
Dopo aver militato per anni nei professionisti, è retrocessa in Serie D. Dichiarata fallita nella stagione 1988-1989 rimane ancora in Serie D perché verrà rilevata dal presidente Filippo Lentini, che rilevando il Favara Calcio, combina la fusione delle due squadre chiamandola Agrigento-Favara per poi rinominarla l'anno successivo 1989-1990 in Agrigento-Hinterland.
Negli anni 90 la società guidata sempre dal presidente Lentini e dal nuovo allenatore Gargiulo si classifica al decimo posto.
Nel campionato 1991-1992 la società passa al presidente Gaetano Russello con l'allenatore Mauro Zampollini, si rivedrà Giuseppe Catalano quando con Salvatore Schillaci era il braccio destro di Franco Scoglio nel Messina. Giuseppe Catalano aveva militato nell'Akragas ai tempi della promozione in Serie C1.
Nella stagione 1991-1992 la squadra allenata da Mauro Zampollini arrivò a contendersi lo spareggio con la Polisportiva Calitri.
Il primo turno di spareggio vide l'Akragas giocare fuori casa contro la squadra Campana, squadra che arrivò prima nel girone I nel campionato di Serie D, contro l'Agrigento-Hinterland che arriva primo nel girone L: il primo turno si gioca in terra campana e la squadra si aggiudica la vittoria per 3-0.
La domenica successiva, allo Stadio Esseneto, l'Akragas vince davanti i propri tifosi per 3-0. In seguito la squadra da Agrigento-Hinterland cambierà nome in U.S. Akragas.
Nel 1992 il presidente della società, l'imprenditore favarese Gaetano Russello, viene ucciso in un agguato a colpi di lupara.[3]
Nel campionato 1992-1993 con il presidente Elio Nicosia la squadra tornerà a chiamarsi Akragas e l'anno dopo si classifica settima. Proprio quell'anno l'Akragas entra nella bufera spaccandosi sul caso Mosti che Nicosia aveva radiato dopo appena sette giornate di campionato. Questo fatto provoca la protesta dell'Amministratore Delegato Franco Miccichè per il quale il licenziamento del Mosti è da considerarsi nullo, dato che un provvedimento del genere doveva essere prima espresso dal Consiglio di Amministrazione.
Successivamente la squadra viene radiata d'ufficio nel campionato di Eccellenza Siciliana per una fidejussione falsa. Così scompare il calcio dalla città di Agrigento nella stagione 1994-1995, ripartendo poi dalla Seconda Categoria.
Dal 1994 ad oggi
La squadra riparte dalla Seconda Categoria e classificandosi prima nel campionato 1995-1996 accede in prima categoria; nell'anno 1996-1997, con Alfredo Prado come Presidente, la squadra vince la Coppa Sicilia contro la Termitana. L'anno successivo perde lo spareggio per la promozione contro l'Augusta e a fine campionato avviene la fusione con l'Agrigento, facendo così il salto di categoria in Eccellenza.
Nel 2000 la squadra viene acquistata dal palermitano Gaetano Seidita che resterà in carica per due anni, portandola a disputare la finale play-off regionale contro l'Alcamo in campo neutro a Marsala.
Nella stagione 2005-2006, con Giuseppe Deni Presidente, la squadra vince sia la Coppa Italia Sicilia venendo eliminata nella fase nazionale dal Rosarno che la finale play-off regionale contro Enna e Nissa, perdendo le finali nazionali contro il Fasano.
La storica squadra di Agrigento viene rifondata nel luglio 2011, quando dalle ceneri dell'Agrigentina Calcio ovvero la seconda squadra cittadina, viene fondata una nuova società che assume la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Akragas città dei Templi. La nuova società, formata da diversi soci locali, ritorna quindi in campo nella stagione 2011-2012, nel campionato di Eccellenza Sicilia girone A.
SITO UFFICIALE AKRAGAS CALCIO:www.usdakragas.it
Cronistoria
Cronistoria dell'Akragas | ||
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L'AKRAGAS CALCIO è IN SERIE D IL SITO UFFICIALE DELL'AKRAGAS CALCIO è :www.usdakragas.it
Colori e simbolo
Colori
I colori sociali dell'Akragas sono il Bianco e l'Azzurro. Questi colori sono stati utilizzati dalla squadra fin dal 1952.
Negli anni 50 le maglie in casa erano bianche con le righe strette azzurre, mentre quella di trasferta era bianca con pantaloncino blu.
Nei successivi anni 60 la maglia adottò anche una striscia orizzontale azzurra, mentre nelle stagioni degli anni 70 la formazione siciliana scese in campo con un completo arancione.
Con il ritorno in serie C2 negli anni 90 la squadra si presentava con la maglia di casa con le righe azzurre, mentre quella di trasferta bianca con i bordini delle maniche azzurre, terza maglia amaranto.
Oggi la prima maglia si presenta tradizionale a righe azzurre, la seconda unica tinta azzurra.
Il bianco e l'azzurro adottati dall'U.S. Akragas non sono i colori della città, che sono il bianco e il rosso.
Simboli Ufficiali
Stemma
Sul lato destro delle maglie è presente lo stemma che ancora oggi la squadra espone, rappresentato da uno scudo bianco con i tre Telamoni raffigurati.
I Telamoni rappresentano quelli incastrati nelle colonne del famoso Tempio di Zeus o Giove Olimpio, che non fu mai completato, per l'entrata in guerra della città di Akragas, i Telamoni rappresentavano i prigionieri catturati nella guerra di Himera, che iniziarono la costruzione del Tempio di Zeus o Giove Olimpio.
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Logo U.S. Akragas
Inno
Giganti Nel campo scritto dall'artista Agrigentino Giovanni Moscato.
Strutture
Stadio
Prende il nome dell'atleta Akragantino Esseneto, vissuto verso la fine del 380 a.C. e che negli anni tra il 416 e 413 a.C., partecipò con onore e vincendo i giochi di Elèa città appartenente alla Magna Grecia ma in territorio campano, nell'attuale provincia di Salerno.
Si parla delle sue imprese legate alla corsa con le bighe con le quali trionfò anche alle Olimpiadi di Atene ed ai giochi di Siracusa, tanto da avere coniata una medaglia con la sua effigie da un lato, mentre dall'altro un volto di donna circondata da delfini.
Di lui si narra che entrò trionfalmente in città accompagnato da 300 bighe di cavalli bianchi.
Lo stadio Esseneto è stato adibito a rettangolo di gioco negli anni trenta, e si presentava diversamente da come è oggi. Due tribune laterali ai fianchi del terreno e due curve chiamate allora solamente "prato".
Negli anni novanta lo stadio si trasforma: viene realizzato il campo di gioco in erba, misura 110 metri in lunghezza e 63 in larghezza, e due curve: la Nord, attualmente inagibile, e la Sud.
Settori
- Tribuna centrale
- Tribuna stampa
- Tribuna laterale
- Gradinata
- Curva nord
- Curva sud
- Settore ospiti
- Settore disabili
Centro di allenamento
L'Akragas effettua gli allenamenti presso le strutture dello Stadio Esseneto di Agrigento
Sponsor
- 1908-1982 Non presente
- 1982-1987 Non presente
- 1993-1994 Non presente
- 1994-1995 Non presente
- 1997-1998 Legea
- 1999-2000 Legea
- 2000-2001 Legea
- 2001-2002 Legea
- 2002-2003 Legea
- 2006-2007 Legea
- 2009-2010 Legea
- 2010-2011 Legea
- 2011-2012 Legea
- 1983-1984 Eurass
- 1984-1985 Eurass
- 1991-1992 R7 Alimentari
- 1992-1993 Città di Agrigento
- 2001-2002 Città di Agrigento
- 2003-2004 Città di Agrigento
- 2004-2005 Città di Agrigento
- 2006-2007 Guaraldo
- 2007-2008 Acqua Milicia
- 2009-2010 Mancuso Gelati
- 2010-2011 Gruppo Pelonero
- 2011-2012 Lupo Cinema
Allenatori e presidenti
- 1951 - 1952:
- 1952 - 1953: Carmelo Di Bella
- 1953 - 1954: Carmelo Di Bella
- 1954 - 1955: Guido Dossena
- 1955 - 1956:
- 1956 - 1957: Guido Dossena
- 1957 - 1958: Guido Dossena
- 1958 - 1959: Guido Dossena
- 1959 - 1960: Guido Dossena - Ottorino Dugini
- 1960 - 1961: Egizio Rubino
- 1961 - 1962: Attilio Torresani
- 1962 - 1963: Manlio Bacigalupo
- 1963 - 1964: Manlio Bacigalupo
- 1964 - 1965: Attilio Torresani - Gaspare Gallo
- 1965 - 1966: Ettore Mannucci
- 1966 - 1967: Gaspare Gallo
- 1967 - 1968: Sergio Realini
- 1968 - 1969: Dante Pagni - Franco Radaelli - Manlio Bacigalupo
- 1969 - 1970: Manlio Bacigalupo
- 1970 - 1971: Manlio Bacigalupo
- 1971 - 1972: Pietro Grasselli-Giancarlo Rodolfi
- 1972 - 1973: Giancarlo Rodolfi
- 1973 - 1974: Giorgio Michelotti
- 1974 - 1975: Ottorino Dugini - Benito Brugnera
- 1975 - 1976: Giuseppe Caramanno
- 1976 - 1977: Carmelo Del Noce
- 1977 - 1978: Salvatore Di Gaetano
- 1978 - 1979: Alvaro Biagini
- 1979 - 1980: Gianni Gennaro - Adelmo Cappelli
- 1980 - 1981: Alvaro Biagini
- 1981 - 1982: Alvaro Biagini
- 1982 - 1983: Egizio Rubino
- 1983 - 1984: Franco Scoglio - Giovanni Bruccoleri
- 1984 - 1985: Francisco Lojacono - Lucio Mujesan
- 1985 - 1986: Ignazio Arcoleo
- 1986 - 1987: Guido De Maria
- 1987 - 1988: Gaetano Longo
- 1988 - 1989: Agostino Alzani
- 1989 - 1990: Antonino Morana
- 1990 - 1991: Domenico Gargiulo
- 1991 - 1992: Mauro Zampollini
- 1992 - 1993: Mauro Zampollini - Angelo Busetta
- 1993 - 1994: Piero Mosti
- 1994 - 1995: Piero Mosti
- 1995 - 1996: Piero Mosti
- 1996 - 1997: Piero Mosti
- 1997 - 1998: Piero Mosti
- 1999 - 2000: Piero Mosti
- 2000 - 2001: Piero Mosti
- 2001 - 2002: Antonello Capodicasa
- 2002 - 2003: Antonello Capodicasa
- 2003 - 2004: Piero Lombardi
- 2004 - 2005: Roberto Boscaglia
- 2005 - 2006: Roberto Boscaglia
- 2006 - 2007: Mimmo Bellomo
- 2007 - 2008: Mimmo Bellomo
- 2008 - 2009: Alessandro De Caro - Gioacchino Sferrazza
- 2009 - 2010: Orazio Pidatella - Dino De Rosa
- 2010 - 2011: Pino La Bianca - Santino Nuccio - Francesco Nobile
- 2011 - 2012: Vincenzo Montalbano[7][8] - Giuseppe Raffaele - Vincenzo Montalbano
- 1951 - 1952: Carmelo Nobile
- 1952 - 1953: Enzo Lauretta
- 1953 - 1954: Enzo Lauretta
- 1954 - 1955: Enzo Lauretta
- 1955 - 1956: Enzo Lauretta
- 1956 - 1957: Enzo Lauretta
- 1957 - 1958: Enzo Lauretta
- 1958 - 1959: Francesco Alaimo
- 1959 - 1960: Francesco Alaimo
- 1960 - 1961: Francesco Alaimo
- 1962 - 1963: Francesco Alaimo
- 1963 - 1964: Francesco Alaimo
- 1964 - 1965: Francesco Alaimo
- 1965 - 1966: Francesco Alaimo
- 1966 - 1967: Francesco Alaimo
- 1967 - 1968: Franco Pirrone
- 1968 - 1969: Franco Pirrone
- 1969 - 1970: Franco Pirrone
- 1970 - 1971: Franco Pirrone
- 1971 - 1972: Franco Pirrone
- 1972 - 1973: Franco Pirrone
- 1973 - 1974: Franco Pirrone
- 1974 - 1975: Franco Pirrone
- 1975 - 1976: Franco Pirrone
- 1976 - 1977: Antonio Siracusa
- 1977 - 1978: Antonio Siracusa
- 1978 - 1979: Luigi Zicari
- 1979 - 1980: Luigi Zicari
- 1980 - 1981: Luigi Zicari
- 1981 - 1982: Luigi Zicari
- 1982 - 1983: Calogero Bruccoleri
- 1983 - 1984: Calogero Bruccoleri
- 1984 - 1985: Calogero Bruccoleri
- 1985 - 1986: Giuseppe Randazzo
- 1986 - 1987: Domenico Marchica
- 1987 - 1988: Domenico Marchica
- 1988 - 1989: Filippo Lentini
- 1989 - 1990: Filippo Lentini
- 1990 - 1991: Filippo Lentini
- 1991 - 1992: Gaetano Russello
- 1992 - 1993: Elio Nicosia
- 1993 - 1994: Elio Nicosia
- 1994 - 1995: Alfredo Prado
- 1995 - 1996: Alfredo Prado
- 1996 - 1997: Alfredo Prado
- 1997 - 1998: Alfredo Prado
- 1999 - 2000: Gaetano Seidita
- 2000 - 2001: Gaetano Seidita
- 2001 - 2002: Gaetano Seidita
- 2002 - 2003: Gaetano Seidita
- 2003 - 2004: Alfredo Prado
- 2004 - 2005: Giuseppe Deni
- 2005 - 2006: Giuseppe Deni
- 2006 - 2007: Giuseppe Di Rosa
- 2007 - 2008: Giuseppe Di Rosa - Calogero Pontei
- 2008 - 2009: Calogero Pontei - Gioacchino Sferrazza
- 2009 - 2010: Gioacchino Sferrazza
- 2010 - 2011: Gioacchino Sferrazza - Francesco Maraventano
- 2011 - 2012: Giovanni Castronovo
- 2012 - 2013: Silvio Alessi
Giocatori
Palmarès
Coppe
- 1996-97
- 2005-06
Altri piazzamenti
- Campionato Promozione
- terzo posto : 1953-1954
- Campionato Promozione
- primo posto : 1956-1957
- Campionato Promozione
- primo posto : 1959-1960
- Campionato Serie D
- terzo posto : 1978-1979
- Campionato Serie D
- terzo posto : 1979-1980
- Campionato Serie D
- primo posto : 1980-1981
- Campionato Serie C2
- primo posto : 1982-1983
- Campionato Serie D
- primo posto : 1991-1992
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
---|---|---|---|
C |
17 | 1959-60 | 1993-94 |
D |
19 | 1957-1958 | 1991-1992 |
Tifoseria
È verso la metà degli anni settanta che si organizzano i primi gruppi di tifosi biancoazzurri: per la prima volta compare lo striscione dei "Commandos Biancoazzurri" in gradinata. Tra le stagioni 1981-'82 e 1982-'83 nasce il primo gruppo ultras nella città dei templi, la "Fossa dei Giganti", che segue la squadra in trasferta in tanti campi del Sud Italia negli anni della Serie C2.[senza fonte]
Nel 2002 una nuova generazione di tifosi dà vita al "Settore Rigido", che rimane a supporto dell'Akragas nei campionati d'Eccellenza fino al suo scioglimento, nel 2006[senza fonte]. Altri gruppi del periodo sono Rabato Crew, Razza Campo e Teste Calde[9]. Dal 2011 si forma un nuovo gruppo organizzato dal semplice nome "CURVA SUD", sempre presenti in casa e in trasferta a sostegno della squadra nella stagione 2011-2012 che vede l'Akragas perdere la finale play-off contro la Cavese tra le mure amiche. Si registrano numerose presenze di tifosi akragantini anche in trasferta. Foto Curva Sud Akragas - Pro Cavese
Le rivalità più sentita dai tifosi dell'Akragas è quella con il Licata (il derby provinciale si è giocato per più di 30 anni, dai professionisti all'Eccellenza, e anche nel campionato regionale si sono toccate punte di 2500 spettatori[senza fonte]), ma i rapporti sono tesi anche con le squadre della Nissa e del Trapani. Esistono infine rapporti d'amicizia con i tifosi dell'Ebolitana, del Siracusa e della Sancataldese. Oltre ad un rapporto di fratellanza con tifosi di Serradifalco
Note
- ^ Si vedano le note nella cronologia.
- ^ La Storia usdakragas.it
- ^ Enzo Mignosi, Ucciso il presidente dell'Akragas, in Corriere della Sera, 10 luglio 1992.
- ^ Dall'"Annuario degli Enti Federali e delle Società 1951-52" edito dalla F.I.G.C. a Roma che la cita a pagina 463 "Campionato di Seconda Divisione" - S.N.G. Akragas - Data di fondazione: 1939. Indirizzo postale: presso Segretariato Nazionale Gioventù. Colori sociali: viola. Campo di giuoco: "Esseneto" - Via dei Templi. Presidente: Dr. Carmelo Nobile. Segretario: Gerlando Gallo. Volume conservato presso tutti i Comitati Regionali e le Leghe Nazionali F.I.G.C. nonché la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e l'Emeroteca del C.O.N.I. di Roma.
- ^ Dall'"Annuario degli Enti Federali e delle Società 1952-53" che la cita a pag. 354: Campionato di Prima Divisione. "Unione Sportiva Akragas" Data di fondazione: 1939. Presidente: Dr. Enzo Lauretta.
- ^ All'inizio della stagione sportiva 1991-1992 il Comitato Regionale Siculo cambia denominazione in Comitato Regionale Sicilia e di conseguenza i campionati regionali diventano "Eccellenza Sicilia", "Promozione Sicilia", "Prima Categoria Sicilia" e "Seconda Categoria Sicilia".
- ^ Akragas-Città di Agrigento, parla Enzo Montalbano, in agrigentoflash.it, 11 giugno 2011. URL consultato il 13 giugno 2011.
- ^ Rivoluzione in casa Akragas: torna Montalbano, via D’Anna e Cipriano, in grandangoloagrigento.it, 28 febbraio 2012. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ Tifoserie meno blasonate - Akragas, in tifosiciliano.altervista.org. URL consultato l'11 aprile 2012.
Bibliografia
- Vito Genna, AKRAGAS dalla Fossa al Settore gli Ultras della valle, 2010
- Dario Spagnoli, La mia Akragas, quando i pali erano quadrati, 2008
- Andrea Carisi, Breve storia illustrata della "Gloriosa" U.S. Akragas, 2005