Lo scudo di Talos

romanzo scritto da Valerio Massimo Manfredi

Lo scudo di Talos è un romanzo del 1988 scritto da Valerio Massimo Manfredi, edito da Mondadori.

Lo scudo di Talos
File:Ancient Greece hoplite with his hoplon and dory.jpg
ricostruzione grafica di un oplita greco
AutoreValerio Massimo Manfredi
1ª ed. originale1988
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano

Trama

Lo Scudo di Thalos narra delle vicende di Talos il lupo, giovane spartano nato in una nobile famiglia spartiata della città, ma abbandonato in fasce dal padre Aristarchos Kleomenide sul monte Taigeto, a causa di una malformazione al piede, in ossequio alle severe leggi della città. Allevato da un anziano pastore Ilota, Kritolaos il vecchio, il giovane crebbe forte e coraggioso, ma ignaro delle proprie origini.

Allo scoppio delle guerre persiane il ragazzo come tutti gli Iloti viene condotto a Sparta per essere scelto come aiutante dei soldati in guerra. Il caso volle che Talos salvasse una sua cara amica, Antinea, da un tentato stupro da parte di Brithos e dei suoi amici, ignaro che questo è suo fratello maggiore. Talos viene scelto da Brithos come suo aiutante; il quale è inconsapevole della vera identità del giovane ilota. Insieme a lui parte per la guerra e combatte alle Termopili, assistendo, inconsapevole, alla morte del suo vero padre durante la famosa battaglia. Talos, Brithos e un altro guerriero di nome Aghias sono gli unici a scampare alla morte, venendo incaricati dal re Leonidas di tornare a Sparta per recapitare un messaggio agli efori.

Al loro rientro in patria, tuttavia, i due guerrieri superstiti sono accusati di diserzione e codardia poiché un agente della "krypteia" (una società segreta spartana) aveva sostituito il messaggio del re con uno vuoto; incapace di sopportare la vergogna, Aghias suicida impiccandosi in casa sua mentre Brithos, fuggito una notte per uccidersi, venne salvato da Talos che lo trasporta nella sua capanna e lo convince a riscattarsi. Con il suo aiuto, Brithos inizia così una guerra solitaria combattendo tutto l'autunno, l'inverno e la primavera in tutta la Grecia per uccidere gli emissari e le truppe persiane che andavano in lungo ed in largo a depredare le messi dei contadini, e infine trova la redenzione combattendo eroicamente e morendo nella vittoriosa battaglia di Platea.

In seguito alla gloriosa morte di Brithos, Talos viene riconosciuto come spartano e unico superstite della famiglia dei Kleomenidi e scopre che il suo vero nome è Kleidemos. Riguadagnata la sua identità, il giovane intraprende la carriera militare portando a compimento numerose missioni, diventando così comandante di un plotone di "Uguali". Nel frattempo, anche a causa dei sotterfugi del re Pausanias, si inaspriscono le tensioni fra gli abitanti della città e i servi Iloti, e Talos decide infine di ricongiungersi a questi ultimi, che sente essere la propria gente, guidandoli nella lotta contro i prevaricatori Spartani e portandoli infine a ottenere la libertà. In seguito ad un terremoto, gli Iloti approfittano della situazione per scappare da Sparta e ritirarsi nell'antica, ed oramai distrutta, città di Ithome. Questa città un tempo era governata dai padri di questi contadini, che quindi ora vogliono riprendersi la propria libertà, sottratta dal potere di Sparta.

Ricostruiscono dalle macerie l'antico splendore, ripristinando soprattutto gli antichi resti della gloriosa città, consapevoli già del fatto che Sparta li avrebbe attaccati per riportarli in schiavitù. Dopo una serie di attacchi che devastano le difese e decimano i combattenti, Talos decide una disperata impresa nel tentativo di salvare almeno la sua gente. Fa scappare da una lato delle mura coloro che non possono combattere, quindi con gli altri si dirige in piena notte verso l'accampamento spartano per portare lo scompiglio e quindi permettere la fuga dei contadini. Poco dopo però gli Iloti si ritirano verso una collinetta designata come punto d'incontro. Gli Spartani avanzano ma vengono fermati da un messaggero che riporta le parole dell'oracolo di Delfi, che ordinava di lasciare andare via liberi i contadini. Difatti poco dopo il messaggero, due ufficiali ateniesi prendono in consegna gli Iloti portandoli verso la libertà offerta da Atene. Talos invece sparisce e Karas, amico di suo "nonno" Kritolaos, ritrova l'armatura e le armi appoggiate ad un albero; le riporta quindi verso il luogo segreto dove erano state nascoste affinché, se ce ne fosse stato bisogno, Talos il Lupo avrebbe potuto ritrovarle, indossarle e combattere.

Edizioni

1^ edizione gennaio 1988 (Omnibus editori) 1^ edizione aprile 1990 (Mondadori editori)

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