Lysander Spooner

filosofo e anarchico statunitense
Versione del 4 ago 2013 alle 01:36 di SamoaBot (discussione | contributi) (Bot: rimozione campi VIAF, LCCN migrati a Wikidata: d:Q538091)

Lysander Spooner (Athol, 19 gennaio 1808Boston, 14 maggio 1887[1]) è stato un filosofo, anarchico e abolizionista statunitense.

Lysander Spooner

Fu un importante studioso del diritto dell'800, e divenne molto famoso quando con la compagnia postale privata da lui fondata, la American Letter Mail Company, sfidò il monopolio dell'U.S. Post Office costringendo il governo statunitense a eliminare dal mercato la compagnia dello studioso, e allo stesso tempo ad abbassare le tariffe.

Biografia

Certamente dobbiamo considerare Spooner come uno dei più importanti e influenti anarco-individualisti della storia, il quale attraverso il suo diritto naturale, o Scienze della giustizia, considerava illegale qualsiasi azione coercitiva nei confronti delle persone o delle proprietà a loro appartenenti.

Sostenne la necessità di maggiore concorrenza, e da questa sua teoria nacque l'idea di creare la American Letter Mail Company, ossia una compagnia postale in concorrenza con il monopolio statale, questa sua iniziativa causò una serie di attacchi da parte del governo che causarono il suo fallimento, ma allo stesso tempo un deciso abbassamento delle tariffe.

Il suo pensiero è ben esemplificato in questo passo:[2]

«È vero che secondo la teoria della nostra Costituzione, tutte le tasse vengono pagate volontariamente e che il nostro Stato è una compagnia di mutua assicurazione, alla quale le persone aderiscono volontariamente. Ma questa teoria del nostro sistema di governo è del tutto differente da quel che si verifica in pratica. Il fatto è che lo Stato, come un bandito di strada, intima alle persone “o la borsa o la vita”. E molte se non tutte le tasse vengono pagate sotto il peso di questa minaccia. Lo Stato, in effetti, non tende un agguato a un uomo in un luogo solitario, balzando dal ciglio della strada, per puntargli la pistola alla tempia e svuotargli le tasche. Ma non per questo la rapina cessa di essere una rapina a tutti gli effetti, anzi, è ben più codarda e vergognosa. Il bandito di strada assume su di sé tutta la responsabilità, il pericolo e la criminalità del suo atto. Egli non pretende di avere un giusto titolo al vostro denaro, né di volerlo usare a vostro beneficio. Non pretende di essere altro che un rapinatore. Non è tanto impudente da affermare di essere semplicemente un “protettore” e di prendere il denaro dei passanti contro la loro volontà solo per essere in grado di “proteggere” quei viaggiatori che si illudono di essere perfettamente capaci dì difendersi da soli o che non apprezzano il suo peculiare sistema di protezione. Il ladro si limita a rapinarvi: non cerca di rendervi il suo zimbello e il suo schiavo, come fa lo Stato ogni qualvolta vi obbliga a fare qualcosa dicendo che è per il vostro bene, ergendosi ad arbitro morale delle vostre vite.»

Abolizionismo

Spooner fu un fervente abolizionista, riteneva la schiavitù come la più classica violazione dei diritti di ogni uomo, e certamente la sua critica più forte a questa violazione la possiamo trovare in uno dei suoi più importanti lavori The Unconstitutionality of Slavery del 1846.

I saggi del filosofo su questo tema furono molto influenti all'epoca, tanto da essere inseriti nello statuto del Liberty Party, o da essere spesso menzionati da importanti esponenti dell'epoca come Gerrit Smith e Frederick Douglass.

Nel 1858 pubblicò e fece circolare Plan for the Abolition of Slavery.

Influenze

Le sue teorie influenzarono fortemente l'anarco-capitalismo, tipicamente americano, e probabilmente alcuni afferenti alla scuola austriaca.

Tra gli autori nei quali possiamo trovare una sua sicura forte influenza è certamente da menzionare Murray N. Rothbard.

Note

  1. ^ One of the Old Guard of Abolition Heroes, Dies in His Eightieth Year After a Fortnight's Illness, su lysanderspooner.org. URL consultato il 21-12-2009.
  2. ^ Lo Stato non domanda un bel niente ai cittadini: impone e basta!, su lindipendenza.com. URL consultato l'8/06/2013.

Voci correlate

Opere online

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN46804637 · ISNI (EN0000 0001 0718 5026 · SBN TO0V094780 · CERL cnp01329464 · Europeana agent/base/60807 · LCCN (ENn50024574 · GND (DE142932310 · BNF (FRcb121830109 (data) · J9U (ENHE987007463417505171 · NSK (HR000599817