Metodo Stamina
Stamina è il nome di un controverso metodo terapeutico a base di cellule staminali, inventato da Davide Vannoni (psicologo, laureato in lettere[senza fonte]).
Il metodo, al 2013, risulta essere privo di ogni validazione scientifica che ne attesti l'efficacia.[1] Non risulta, inoltre, che Vannoni abbia mai pubblicato alcun articolo sul metodo Stamina su riviste scientifiche;[1] i brevetti che afferma di avere registrato a tutela del metodo si sono dimostrati inesistenti: l'iter di registrazione risulta essere fermo,[2] a causa delle lacune e delle conseguenti eccezioni sollevate dai soggetti deputati all'esame delle richieste di brevetto.[3]
Il metodo
Il metodo proposto dalla Stamina Foundation Onlus prevede la conversione di cellule staminali mesenchimali (cellule destinate alla generazione di tessuti ossei e adiposi) in neuroni, dopo una breve esposizione ad acido retinoico diluito in etanolo.[2] La terapia consiste nell'estrazione di cellule dal midollo osseo dei pazienti, la loro manipolazione in vitro (incubazione delle cellule staminali per 2 ore in una soluzione 18 micromolare di acido retinoico), e poi la reiniezione nei pazienti stessi.[4]
Vannoni ha ripetutamente evitato di rivelare i dettagli del suo metodo al di là di quelli disponibili nella sua domanda di brevetto.[4] Nel 2012 l'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti aveva parzialmente respinto la domanda di brevetto, con una procedura che che consente la ri-presentazione: Vannoni non l'ha più ripresentata. Il rifiuto era dovuto al fatto che la domanda aveva dettagli insufficienti riguardo alla metodologia, al fatto che la differenziazione cellulare è improbabile che si verifichi durante un periodo di incubazione così breve,e che la comparsa di cellule nervose nella cultura rischierebbe di essere frutto di cambiamenti citotossici.[4]
Tale metodo viene descritto dal suo ideatore come utile per curare malattie di diverso tipo, anche molto diverse tra loro per cause, sintomi e decorso.[1] In particolare, il metodo viene indicato da Vannoni per la cura di malattie neurodegenerative[5]
Il metodo, fino agli inizi del 2013, veniva praticato come cura compassionevole presso l'Ospedale di Brescia; è stato sospeso in seguito a un'ispezione dei NAS e dell'AIFA, in cui fu rilevato il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza e igiene, oltre che la carenza nella documentazione prescritta dalla legge.[6][1]
Storia e critiche
Il metodo Stamina giunge alla ribalta mediatica in seguito ad un servizio del programma televisivo Le Iene, e diviene oggetto anche di proteste popolari in favore della cura.[7] Del caso si occupano poi anche l'Accademia dei Lincei,[8] e, in ambito internazionale, anche la rivista Nature[9] e l'Agenzia europea per i medicinali.[10]
Il 3 maggio 2013, tredici scienziati pubblicano sul The Embo Journal un'analisi del metodo.[11][2]
Il 15 maggio 2013 la Commissione affari sociali della Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la sperimentazione del metodo ideato da Vannoni;[12] il 23 maggio il parlamento ratifica la sperimentabilità del metodo.[13]
Il 21 giugno 2013 Vannoni avrebbe dovuto consegnare la documentazione scientifica sul suo metodo all'Istituto Superiore di Sanità, Agenzia italiana del farmaco e Centro nazionale trapianti per permettere di elaborare il protocollo dei test, ma chiede di rinviare l'incontro, per ben due volte.[4][14] A fine giugno 2013 il Ministro della salute Beatrice Lorenzin nomina i membri del comitato che dovrà seguire la sperimentazione nel servizio pubblico (definendone aspetti quali la scelta delle cell factory per produrre le staminali, l'arruolamento dei pazienti, la scelta degli ospedali) e che seguirà le fasi della ricerca (della durata di 1 anno e mezzo). La presidenza è affidata al capo dell'Istituto Superiore di Sanità, e tra i membri ci sono i direttori dell'AIFA, del Centro nazionale trapianti, la federazione delle associazioni delle persone colpite da malattie rare; non sono nominate le persone richieste da Vannoni, che il giorno precedente ha per la terza volta chiesto di rinviare l'incontro per depositare la documentazione scientifica.[15]
Il 2 luglio 2013 la rivista Nature definisce la terapia, promossa da "uno psicologo trasformatosi in imprenditore medico",[4] «basata su dati fallaci» e "plagio di un altro studio già sviluppato e soprattutto tecnica inefficace":[16] l la rivista ha scoperto che due immagini utilizzate per depositare il brevetto della terapia nel 2010 erano in realtà identiche a quelle di un articolo del 2003 e uno del 2006 di un team Russo e Ucraino.[4] Anche quel team cercava cellule del midollo osseo capaci di differenziarsi in cellule nervose, ma la loro soluzione di acido retinoico ragiungeva un decimo della concentrazione del metodo di Vannoni, e prevedeva l'incubazione delle cellule per diversi giorni: la stessa immagine era stata utilizzata per rappresentare differenti condizioni sperimentali.[4]
Vannoni ha replicato alle accuse sostenendo che fosse "il solito articolo politico e non scopre nessun segreto: noi abbiamo sempre lavorato e condiviso materiale con i russi e con gli ucraini; questo articolo e i commenti che contiene sono di cattivo gusto"[17].
Note
- ^ a b c d Salvo Di Grazia, Terapia con staminali, riassumendo, in MedBunker - Le scomode verità (Blog), 21 marzo 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ a b c Su EMBO Journal 13 scienziati intervengono sul "metodo" Stamina, su unimi.it, Università degli studi di Milano, 24 maggio 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ Salvo Di Grazia, Staminali, i brevetti, i pericoli, in MedBunker - Le scomode verità (Blog), 16 aprile 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ a b c d e f g Alison Abbott, Italian stem-cell trial based on flawed data, in Nature, 2 luglio 2013.
- ^ Staminali, metodo Vannoni: cos’è e come funziona
- ^ AIFA, Ordinanza 1/2012 (PDF), 15 maggio 2012, pp. 1-4. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ Redazione Online, Cura con le staminali, protesta (nuda) a Roma, su corriere.it, 23 marzo 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ Accademia dei Lincei: Sull'uso delle cellule staminali in terapia, su lescienze.it, Comunicato stampa riportato da LeScienze.it, 10 maggio 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ (EN) Alison Abbott, Stem-cell ruling riles researchers, in Nature, vol. 495, n. 7442, 28 marzo 2013, pp. 418–419, DOI:10.1038/495418a. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ (EN) Stem-cell-therapy treatments, su ema.europa.eu, European Medicines Agency, 22 aprile 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ Paolo Bianco et al., 2013.
- ^ Marco Cattaneo, I troppi interrogativi sul caso Stamina, in LeScienze Blog, 16 maggio 2013. URL consultato il 5 giugno 2013.
- ^ DECRETO-LEGGE 25 marzo 2013, n. 24 ((Disposizioni urgenti in materia sanitaria)), in Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26-3-2013.
- ^ Staminali, Vannoni non si presenta. "Niente sperimentazione senza garanzie", in La Repubblica, 21 giugno 2013. URL consultato il 2 luglio 2013.
- ^ MICHELE BOCCI, Lorenzin: ecco i nomi della Commissione Stamina, in La Repubblica, 29 giugno 2013. URL consultato il 2 luglio 2013.
- ^ Metodo Stamina, la denuncia di Nature: «Plagio e dati fallaci nella domanda di brevetto», 2 luglio 2013.
- ^ Caso Stamina, Vannoni replica a 'Nature': "Articolo politico, non svela alcun segreto", in La Repubblica, 2 luglio 2013.
Bibliografia
- Paolo Bianco, et al., Regulation of stem cell therapies under attack in Europe: for whom the bell tolls, in The EMBO Journal, vol. 32, n. 11, 2013, pp. 1489-1495, DOI:10.1038/emboj.2013.114.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene il testo completo del D.M. 25 marzo 2013, n. 24 convertito in legge L. 23 maggio 2013, N. 57
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale di Stamina Foundation
- La domanda di brevetto depositata nel 2010
- Che cos’è il “caso Stamina” su Il Post