Doraemon

manga scritto e disegnato da Fujiko F. Fujio

Template:Avvisounicode

Doraemon
ドラえもん
(Doraemon)
Copertina italiana del 1° numero
Generekodomo, commedia, fantasy, commedia
Manga
AutoreFujiko F. Fujio
EditoreShogakukan
RivistaCoroCoro Comic
1ª edizionedicembre 19691996
Periodicitàmensile
Volumi45 (completa)

Doraemon (ドラえもん?, Doraemon) è un manga creato da Fujiko F. Fujio e pubblicato in Giappone sul mensile CoroCoro Comic, edito dalla Shogakukan, dal 1969 al 1996. In Italia il manga è stato pubblicato da Star Comics.

Dal manga, sono state tratte tre serie anime, rispettivamente, del 1973, 1979 e 2005. In seguito sono stati prodotti film, videogiochi e musical dedicati all'opera.

Il nome "Doraemon" può essere tradotto approssimativamente come "randagio". Insolitamente, il nome "Doraemon" (ドラえもん?) è scritto con un misto delle due scritture giapponesi: il katakana (ドラ) e l'hiragana (えもん). "Dora" proviene da "dora neko" (gatto randagio, どら猫), ed è una corruzione di nora (randagio). "Emon" è un componente dei nomi maschili, come Goemon, benché non più molto diffuso come nel passato. "Dora" non proviene da dora nel significato di gong, ma approfittando della omofonia, la serie spesso fa giochi di parole e riferimenti su ciò, a partire dal fatto che Doraemon ama i dorayaki.

Trama

La storia narra le avventure di un gatto robot giunto dal futuro, viaggiando indietro nel tempo, per aiutare lo sfortunatissimo Nobi Nobita in modo che i suoi discendenti godano delle fortune prodotte dal successo di Nobi, piuttosto che essere afflitti dai grossi debiti provocati dalla sua incompetenza nella linea temporale originale.

Gli episodi seguono sempre lo stesso schema: Doraemon possiede una tasca quadri-dimensionale, chiamata gattapone, da cui estrae ogni sorta di aggeggi del XXII secolo che chiama "ciuski". Il pigro Nobita, poco considerato dagli altri, ed oltretutto principale bersaglio dei bulli locali, finisce regolarmente col chiedere aiuto a Doraemon affinché trovi qualche dispositivo in grado di attuare vendette, risolvere i suoi problemi o tenere testa a un ragazzo ricco, che sempre si vanta dei suoi nuovi acquisti.

Finisce sempre che Nobita si spinge troppo oltre, e malgrado le migliori intenzioni di Doraemon e la tecnologia del XXII secolo, si trova in situazioni anche peggiori di quelle che voleva risolvere.

Personaggi

Doraemon (ドラえもん?, Doraemon)
È un gatto proveniente dal XXII secolo e ha un po' paura dei topi, è responsabile e avverte sempre Nobita di usare con cautela i suoi "ciuski". Adora i dolci ed è disposto a tutto pur di mangiarne qualcuno a merenda.
Nobita Nobi (野比 のび太?, Nobi Nobita)
È un bambino molto pigro: spesso si mette a fare un sonnellino, anche sulla sua scrivania mentre fa i compiti. I suoi hobby preferiti sono guardare la televisione, sonnecchiare e andare in giro con Shizuka, di cui è follemente innamorato. Il suo nome è un gioco di parole che significa "uno che se la prende comoda".
Shizuka Minamoto (源静香?, Minamoto Shizuka)
È un'amica di Nobita fin dall'infanzia. È molto più seria e giudiziosa dei suoi amici. Nobita ha una cotta per lei.
Takeshi Goda (剛田 武?, Gōda Takeshi, detto Gian o Jaian)
È un bullo, irascibile ed è stonatissimo. Ha una sorella più giovane, Jaiko, che vuol diventare una mangaka; solo con lei mostra il suo lato buono. Il suo nome è basato sulla parola inglese giant.
Suneo Honekawa (骨川スネ夫?, Honekawa Suneo)
È il millantatore che sfoggia la sua ricchezza a Nobita. Ha un fratello più giovane, Sunetsugu, che è stato accolto in una famiglia a New York, negli USA. È un alleato di Gian per rubare tutti i ciuski a Doraemon.

Altri personaggi

Dorami (ドラミ?, Dorami)
È la sorella giovane di Doraemon, un po' pasticciona e impicciona. A differenza del fratello, è gialla e con un fiocco rosso sulla testa; vive con Sewashi nel XXII secolo.
Sewashi (セワシ?, Sewashi)
È il pronipote di Nobita, proveniente dal XXII secolo. Vive con Dorami.
Jaiko (ジャイ子?, Jaiko)
È la sorella minore di Takeshi. Da grande vuole fare la mangaka.
Dekisugi (出木杉?, Dekisugi[1])
È un ragazzo modello, studioso, serio, maturo e intelligente. Lo si vede meno spesso degli altri nelle storie ed in compagnia degli altri ragazzi, ma per la sua intelligenza, serietà e correttezza è tenuto in considerazione, specialmente da Shizuka che a volte sembra preferirlo a Nobita. Il suo cognome è un gioco di parole riferito alla sua condizione di studente modello: dekisugi (出来過ぎ) può significare infatti "troppo bravo".
Tamako Nobi (野比玉子?, Nobi Tamako)
È la madre di Nobita, fa la casalinga, piuttosto severa col figlio e un po' irascibile. Non ama gli animali e non permette a Nobita di allevarne uno. Si dimostra comunque sincera ed educata con lui.
Nobisuke Nobi (野比のび助?, Nobi Nobisuke)
È il padre di Nobita, fa l'impiegato. Non compare spesso, lavora in un ufficio fuori casa ed ha un carattere bonario. Da piccolo, era molto maltrattato dai genitori.
Minidora (ミニドラ?, Minidora)
Sono un gruppo di tre piccoli Doraemon colorati, affezionati a Nobita. Anche loro possiedono dei "ciuski".

Manga

File:Logo Doraemon.png
Logo della serie

Nel dicembre 1969, il manga Doraemon comparve simultaneamente in sei differenti riviste mensili per bambini. Le riviste prendevano il titolo dall'anno scolastico dei propri lettori, quindi Yoiko (bravi bambini), Yōchien (asilo), Shogaku Ichinensei (prima classe delle scuole primarie) e Shogaku Yonnensei (quarta classe delle scuole primarie). Dal 1973, la serie iniziò su altre due riviste, Shogaku Gonensei (quinta classe delle scuole primarie) e Shogaku Rokunensei (sesta classe delle scuole primarie). Le storie pubblicate su ognuna rivista erano differenti, il che significava che gli autori stavano creando più di sei fumetti ogni mese. Nel 1977, CoroCoro Comic fu lanciata come rivista di Doraemon. Manga inediti basati sui film di Doraemon furono anche pubblicati su CoroCoro Comic. Le storie che vengono conservate sotto il marchio Tentōmushi sono proprio le storie che si trovavano in queste riviste.

Dal debutto di Doraemon nel 1969, le storie sono state selettivamente raccolte in quarantacinque volumi, pubblicati fra il 1974 ed il 1996, che hanno avuto una tiratura di oltre 80 milioni nel 1992. Inoltre, Doraemon è comparso anche in numerose serie manga della Shōgakukan. Nel 2005 la Shōgakukan ha pubblicato una serie di cinque volumi dal titolo Doraemon+, che comprendevano alcune delle storie escluse dai quarantacinque volumi originali.

Finali

Nel corso degli anni furono realizzati svariati finali della serie per andare incontro alla crescita delle generazioni di bambini che erano cresciuti con Doraemon:

  • marzo 1971, Shogaku 4-nensei: Doraemon lascia Nobita e torna nel futuro.
  • marzo 1972, Shogaku 4-nensei: Doraemon lascia Nobita e torna nel futuro. Nel 1981 questo episodio fu adattato in animazione, e nel 1998 in un film d'animazione.
  • marzo 1972, Shogaku 4-nensei: Doraemon lascia Nobita durante il sonno, dopo aver capito che è cresciuto.

Quando il duo Fujiko Fujio si sciolse nel 1987, l'idea di realizzare un finale ufficiale della serie non fu mai affrontata, e successivamente divenne irrealizzabile con la morte di Fujiko F. nel 1996. Tuttavia, appare evidente da alcuni episodi e da molti film della serie dove Nobita viaggia nel futuro, che alla fine sposerà Shizuka e vivrà una vita felice, lontano da Doraemon, che però rimarrà nei suoi ricordi[2].

Anime

  Lo stesso argomento in dettaglio: Doraemon (anime 1973), Doraemon (anime 1979) e Doraemon (anime 2005).

Nel 1973, la Nippon Television trasmette una prima serie animata prodotta dalla Tokyo Movie, che però non divenne mai popolare ed ebbe vita breve, fermandosi a 26 episodi. Doraemon rimase esclusivamente di dominio della carta stampata fino al 1979, quando TV Asahi e Shin-Ei Animation produssero una nuova serie animata di Doraemon che riscosse (e continua ancora a riscuotere) un incredibile successo, ed in Giappone cominciò la "febbre" di Doraemon.

In Italia la serie ha debuttato nel 1982 su Rai Due all'interno della trasmissione per ragazzi Tandem, avendo poi diverse repliche su tv minori e locali. Dal 2003, su Italia1, è andata in onda una nuova edizione, che includeva puntate precedentemente inedite (ma sempre prodotte a partire dagli anni '80). Questa seconda edizione ha avuto repliche su Boing e Hiro.

Film

  Lo stesso argomento in dettaglio: Media di Doraemon § Film.

Dal 1980 fino ad oggi sono stati creati dei lungometraggi con cadenza annuale. I film hanno un tono un po' più avventuroso, dove i vari personaggi vengono calati in situazioni esotiche ed avventurose. Alcuni dei film sono basati su leggende o trame letterarie, altri affrontano temi "seri", in particolare su soggetti ambientalistici e sull'uso della tecnologia.

Videogiochi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Media di Doraemon § Videogiochi.

Sono stati prodotti 63 videogiochi ispirati a Doraemon[3] e pubblicati esclusivamente per il mercato giapponese. I videogiochi sono stati realizzati a partire dal sistema Arcadia 2001 sino ad arrivare ai più moderni Nintendo 3DS. Il personaggio di Doraemon inoltre compare nella popolare serie della Namco Taiko no Tatsujin .

Musical

Butaiban Doraemon Nobita to animal planet (舞台版ドラえもん のび太とアニマル惑星(プラネット)?, Butaiban Doraemon Nobita to animaru puranetto, lett. Doraemon il musical - Nobita e animal planet) è un musical del 2008 musical basato sul film del 1990 dal titolo omonimo[4][5]. La storia è la stessa del film originale: Nobita scopre della polvere magica nella propria casa in grado di teletrasportarlo sul pianeta degli animali.

Il musical ha debuttato al Tokyo Metropolitan Art Space il 4 settembre 2008, concludendosi il 14 settembre dello stesso anno[6].

Accoglienza

 
Bus con Doraemon al Museo di Fujiko F. Fujio a Kawasaki.

La serie ha debuttato nel dicembre 1969, pubblicata simultaneamente in sei riviste. In totale, sono state create 1.344 storie nella serie originale, pubblicate dalla Shogakukan per l'etichetta manga Tentōmushi (てんとう虫?), per un totale di quarantacinque volumi. I volumi sono raccolti presso la Takaoka Central Library di Toyama, Giappone, dove l'autore è nato. La fine del manga è stata collocata in base all'anno di morte di chi l'ha creato (1996), ma il personaggio è stato riutilizzato anche in seguito per svariate mansioni, come dalla pubblicità alla semplice oggettistica.

La maggior parte delle storie di Doraemon sono commedie che insegnano ai bambini i valori dell'integrità, della perseveranza, del coraggio, della famiglia e del rispetto. Inoltre sono spesso affrontati temi ambientalisti come il surriscaldamento globale, le specie di animali in via di estinzione, il disboscamento e l'inquinamento ed in alcune occasioni sono stati affrontati argomenti didattici come i dinosauri, i viaggi di Gulliver o la storia del Giappone.

Il termine "Doraemon" è ormai un termine di conoscenza comune in tutto il Giappone. Persino i quotidiani fanno regolarmente riferimenti a esso come qualcosa con la capacità di soddisfare tutti i desideri. Anche gli altri personaggi della serie sono frequentemente citati in TV. Alcune riviste hanno usato l'analogia che l'America è il Takeshi del mondo e il Giappone è il suo compagno Suneo. Inoltre è un fenomeno culturale molto diffuso e può essere visto in vari luoghi; ad esempio, Doraemon è utilizzato come carattere promozionale da Art Hikkoshi Center (アート 引越 センター?, Āto Hikkoshi Sentā), una società, e da Cocos, una catena di ristoranti. I personaggi della serie vengono menzionati anche in diversi anime e manga da altri mangaka.

Il marchio "Doraemon" fa appello anche per la carità, il "Fondo Doraemon".

Il lottatore di sumo Takamisugi è stato soprannominato "Doraemon" per via della sua forte somiglianza con il personaggio.

Alla fine del 2011, Shogakukan e Toyota unito le forze per creare una serie di spot live-action come parte della campagna pubblicitaria della Toyota. Gli spot raffigurano i personaggi quasi 20 anni più vecchi. L'attore di Hollywood Jean Reno interpreta il ruolo di Doraemon[7]

Doraemon è stato insignito del Japan Cartoonists Association Award per l'eccellenza nel 1973; ha inoltre vinto il Shogakukan Manga Award nella categoria dei fumetti per bambini nel 1982[8], ed il primo Osamu Tezuka Culture Award nel 1997[9].

Il 22 aprile 2002, sullo speciale Asian Hero nella rivista Time Magazine, Doraemon è stato selezionato come uno dei 22 eroi asiatici. Essendo l'unico personaggio anime selezionato, Doraemon è stato descritto come "L'erore più tenero dell'Asia"[10].

Nel 2005 il Taiwan Society of New York ha selezionato Doraemon come significato culturale giapponese otaku della cultura pop nella mostra Little Boy: The Arts of Japan's Exploding Subculture, curata dal famoso artista Takashi Murakami.

Nel marzo 2008, è stato nominato "ambasciatore degli anime nel mondo", dal Ministro degli Esteri giapponese Masahiko Komura per promuovere la cultura e l'industria dell'animazione fuori dal Giappone[11][12][13].

Il 3 settembre 2011 apre a Kawasaki il Museo di Fujiko.F.Fujio, con Doraemon come star del museo[14].

Il 3 settembre 2012, a Doraemon è stata concessa la residenza ufficiale nella città di Kawasaki, 100 anni prima della sua nascita[15].

Note

  1. ^ Nell'edizione italiana dell'anime viene pronunciato erroneamente con la "g" dolce.
  2. ^ All About Doraemon the robotic cat (Chinese), su kukudm.com. URL consultato il 18 maggio 2010.
  3. ^ Doraemon screenshots and statistics, su uvlist.net, Universal Videogame List. URL consultato il 2 febbraio 2011.
  4. ^ Event Animal, su dora-world.com.
  5. ^ News sul musical, su dora-world.com.
  6. ^ Calendario, su geigeki.jp, Tokyo Metropolitan Art Space. URL consultato il 13 agosto 2008.
  7. ^ animenewsnetwork.com, Anime News Network, 27 gennaio 2013, http://www.animenewsnetwork.com/news/2012-07-14/jean-reno-goes-to-olympics-as-doraemon-in-new-live-action-ad.
  8. ^ (Japanese) 小学館漫画賞: 歴代受賞者, su comics.shogakukan.co.jp, Shogakukan. URL consultato il 19 agosto 2007. Lingua sconosciuta: Japanese (aiuto)
  9. ^ (Japanese) 第1回 マンガ大賞 藤子・F・不二雄 『ドラえもん』(小学館), su asahi.com, Asahi Shimbun. URL consultato il 18 luglio 2010. Lingua sconosciuta: Japanese (aiuto)
  10. ^ L'eroe più tenero dell'Asia, Time Asia, 29 aprile 2002. URL consultato il 17 febbraio 2010.
  11. ^ Doraemon diventa Ambasciatore del Giappone, in AnimeClick.it. URL consultato il 26 novembre 2008.
  12. ^ ドラえもん、初の「アニメ文化大使」に任命". (15 marzo 2008) AFPBB News. 11 febbraio 2010.
  13. ^ (JA) Shingo, Takaoka. "Secret power of Otaku culture Spirits". The WASEDA Guardian. 11 febbraio 2010.
  14. ^ The Independent, 29 Agosto 2011, http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/tv/anime-star-doraemon-to-have-own-museum-2345688.html.
  15. ^ Doraemon diventa resident ufficiale di Kawasaki un secolo prima della sua nascita, su japantimes.co.jp. URL consultato il 3 settembre 2012.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Link AdQ Template:Link AdQ