Giannandrea Giustiniani Longo

doge della Repubblica di Genova

Giannandrea Giustiniani Longo (Genova, 1494Genova, 1554) fu il cinquantunesimo doge della Repubblica di Genova.

Giannandrea Giustiniani Longo

Doge della Repubblica di Genova
Durata mandato4 gennaio 1539 –
4 gennaio 1541
PredecessoreGiovanni Battista Doria
SuccessoreLeonardo Cattaneo della Volta

Figlio di Baldassarre Longo e di Genevrina Spinola[1], fin da giovane si distinse per i suoi meriti militari al servizio di Genova. Al comando della nave chiamata Giustiniana combatté contro i turchi, i veneziani ed i portoghesi. Insieme a Stefano Spinola nel 1528 guidò delle truppe che sottomisero Savona dopo che la città aveva cercato di rendersi indipendente alleandosi con la Francia. Con la riforma voluta da Andrea Doria, nel 1528, assumerà il cognome Giustiniani presente nell'Albergo delle nobiltà genovesi.

Tra gli incarichi ufficiali che ricoprì a Genova fu ministro della guerra, senatore e procuratore della Repubblica. Fu eletto doge il 4 gennaio 1539, succedendo a Giovanni Battista Doria. Durante il dogato si impegnò in particolare per alleviare le conseguenze della carestia che aveva colpito la città, istituendo tra le altre cose il "Magistrato della Misericordia" e concedendo benefici al Monte di Pietà. A lui si deve la costruzione della Porta d'Archi, oggi ricordata dalla via che porta lo stesso nome. Il mandato terminò come da scadenza il 4 gennaio 1541.

Sposò Maddalena Banca, dalla quale ebbe due figlie. Morì intorno al 1554 e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria di Castello; la sua tomba venne però distrutta durante il bombardamento francese della città nel 1684.

Note

  1. ^ La genealogia della famiglia Giustiniani (PDF), su giustiniani.info. URL consultato il 01-11-2009.

Bibliografia

  • Sergio Bonadonna - Mario Marcenaro, Rosso Doge. I Dogi della Repubblica di Genova dal 1399 al 1797, De Ferrari Editore, Genova 2000