Monumento al Tessitore
Il Monumento al Tessitore, soprannominata l' "Omo" ("Uomo" in dialetto veneto), è una scultura di Schio (Vicenza), opera del 1879 di Giulio Monteverde. Commissionata da Alessandro Rossi e dedicata "ai suoi tessitori", è uno dei principali simboli della città; risulta inoltre essere il primo monumento in Italia dedicato a dei lavoratori.
Monumento al tessitore | |
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Autore | Giulio Monteverde |
Data | 1879 |
Materiale | Marmo |
Ubicazione | Piazza Alessandro Rossi, Schio |
Coordinate | 45°42′52.92″N 11°21′32.04″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina |
Descrizione
La statua[1][2], in pietra bianca, raffigura un operaio che tiene in mano una navetta, parte essenziale del telaio meccanico; ai suoi piedi sono posti dei panni, il frutto del suo lavoro.
Il basamento della statua, in granito, è invece opera di Antonio Caregaro Negrin, e riporta incisi, oltre alla dedica del monumento ed il nome del committente, una serie di motti che ben sintetizzano la filosofia imprenditoriale di Alessandro Rossi. Essi sono:
- Rivendichiamo rinnovando l'arte dei padri
- Eguali dinnanzi al telaio come dinnanzi a Dio
- L'avvenire è dei popoli lavoratori
- Capitale lavoro di ieri lavoro capitale del domani
- Pronti alla navetta per la famiglia, alla carabina per l'Italia ed il Re
- Il lavoro ci affranca ed eleva
- Conquiste di lavoro conquiste d'oro
- Dal telaio il risparmio, dal risparmio la proprietà
Storia
La storia di questo monumento è molto travagliata: originariamente l'Omo era collocato al centro di un crocevia tra l'ingresso della Lanerossi ed il nuovo quartiere operaio.
Nella seconda metà degli anni trenta, per esigenze legate alla espansione urbanistica, fu trasferito presso dei piccoli giardini pubblici del quartiere operaio.
Nel 1945 fu infine definitivamente collocato presso la piazza principale di Schio, di fronte al Duomo.
Nel maggio 2003 la statua fu accidentalmente abbattuta da una gru che stava effettuando lavori di manutenzione della piazza.
Nel corso del 2004, il Monumento al Tessitore, ricomposto e restaurato, venne finalmente riconsegnato alla cittadinanza.