al-Nabigha al-Ja'di
Al-Nābigha al-Jaʿdī (in arabo ﺍﻟﻨﺎﺑﻐـة ﺍﻟﺠﻌﺪﻱ?; ...) è stato un poeta arabo e un Sahaba del profeta Maometto.
Ḥibbān (o Ḥassān) ibn Qays ibn ʿAbd Allāh al-Nābigha al-Jaʿdī, appartenente ai Banū Jaʿda, sottogruppo della più grande tribù araba dei Banū ʿĀmir b. Ṣaʿṣaʿa, appartenne alla categoria più tardi classificata dei poeti mukhaḍramūn, che vissero cioè a cavallo tra la Jāhiliyya e l'Islam.
Si convertì all'Islam quando una delegazione della sua tribù giunse nel 630 a Medina per contrarre con Maometto un'alleanza. In quell'occasione il Profeta lo benedisse e lo trattò con particolare affabilità.
In base alla sua stessa testimonianza, contenuta nel Dīwān (Canzoniere) edito da Maria Nallino, si trasferì a Baṣra con la sua tribù all'epoca del secondo Califfo "ortodosso" 'Umar ibn al-Khattab.[1]
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Note
- ^ Dīwān, XI, versi 6-8.
Bibliografia
- Maria Nallino (ed.), Dīwān, edito sotto il titolo Le Poesie di an-Nābigha al-Ǧaʿdī: raccolta critica dei testi, traduzione e note, Roma, Bardi, 1953.
- Fuat Sezgin, Geschichte des Arabischen Schriftums, 13 voll., Leida, E. J. Brill, 1967-2000, II, pp. 245-47.