Giudecca
Descrizione generale
Tipopiroscafo
ProprietàA.C.N.I.L.
Destino finaleAffondata da aerei alleati il 13 ottobre 1944
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Il Giudecca è stato un piroscafo, in servizio con l'A.C.N.I.L. (Azienda Comunale di Navigazione Interna Lagunare). Il 13 ottobre 1944 fu bombardato ed affondato da aerei alleati.[1]

L'affondamento

Il Giudecca serviva la rotta da Chioggia a Venezia. Il 13 ottobre, dopo aver rinunciato alla corsa delle 10:30, causa un allarme per un possibile attacco aereo, il Giudecca salpò per la successivo corsa delle 12:30.[2] Il numero di passeggeri è incerto, sicuramente oltre 200[2], altre fonti parlano di 400.[1] All'altezza di Pellestrina, la nave è attaccata da aerei alleati e viene centrata da almeno tre bombe. La prima colpisce la cabina, le altre due la prua e la sala macchine.[2] Le schegge lanciate dall'esplosione arrivano a danneggiare gli edifici del vicino abitato di Ognissanti. Una quarta bomba colpisce una barca che navigava nei pressi del piroscafo, causando ulteriori vittime.[2]

Le salme recuperate furono 67, non tutte identificate.[2] Il numero complessivo di vittime è incerto, in quanto l'unica lista presente a bordo era quella dei membri dell'equipaggio.[2]

Note

  1. ^ a b L'affondamento del Giudecca, su comune.venezia.it. URL consultato il 15 dicembre 2013.
  2. ^ a b c d e f Sergio Ravagnan, Errori/orrori della guerra - L'affondamento del Giudecca, su iagi.info. URL consultato il 15 dicembre 2013.