Nestore, l'ultima corsa
Nestore, l'ultima corsa è un film drammatico italo-francese del 1994 scritto, diretto e interpretato da Alberto Sordi.
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Paese di produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Genere | drammatico |
Regia | Alberto Sordi |
Soggetto | Alberto Sordi, Rodolfo Sonego |
Sceneggiatura | Alberto Sordi, Rodolfo Sonego |
Fotografia | Armando Nannuzzi, Enrico Appetito |
Montaggio | Tatiana Casini, Mario Cinotti, Rosalba Giacobbe |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Mario Dentici |
Costumi | Paola Marchesin, Maria Luisa Montalto |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Gaetano Bernardini (Alberto Sordi) è un anziano vetturino che ha passato la vita tra le strade di Roma col suo fido cavallo, Nestore, che però negli ultimi tempi comincia ad avere qualche difficoltà a trainare il calesse; così che Otello (Eros Pagni), proprietario del calesse, decide di venderlo a Cinecittà, segnando la fine del suo lavoro. A questi si presenta lo spettro di dover portare Nestore al mattatoio per "l'ultima corsa". Ma Gaetano non ha il coraggio di lasciare a tale fine quello che considera praticamente un amico e grazie all'aiuto del nipote Ferruccio, cerca un posto per tenerlo. Proverà per prima cosa a piazzarlo nel garage della figlia Iris, che peraltro lo disgusta perché fa la spogliarellista in un teatro quando gli aveva detto che faceva danza classica, ma dovrà ben presto toglierlo da li, perché il compagno di lei tornerà con una lussuosa Lamborghini, di dubbia provenienza. Mentre cerca una sistemazione al cavallo gli zingari glielo sottraggono, si reca al commissariato e per una vecchia pendenza accaduta nel 1939 – in gioventù, egli aveva approfittato di una ragazza ciociara che Mussolini non aveva ricevuto perché l'Italia sarebbe entrata in guerra – lo portano in questura. Per fortuna le cose si chiariscono e la polizia ritrova il cavallo nell'accampamento degli zingari che ne volevano fare salsicce. Vagando per Roma Gaetano ritrova una vecchia amica che sembra disposta a piazzare il cavallo nell'agriturismo che gestisce fuori città, ma la cosa finisce ben presto a far litigare la donna col genero, vero proprietario dell'immobile, costringendo il povero Gaetano a riprendersi Nestore. Su suggerimento del nipote si reca presso l'ospizio che dovrà ospitarlo per tenere il cavallo nel loro giardino ma le suore di notte a loro insaputa portano il cavallo al mattatoio. Svegliato da Ferruccio i due si recano lì ma è troppo tardi. Entrato da solo Gaetano vede un incessante scenario di immagini raccapriccianti in cui i cavalli vengono tramortiti, scuoiati e sezionati. Alla fine sconsolato e avvilito Gaetano raggiunge il nipote. Ma lungo la strada deserta entrambi hanno l'impressione di ascoltare il tipico calpestio di Nestore seguito dal suo nitrito, si voltano ma è una loro impressione come quella di vedere a tratti il cavallo che sembra voglia raggiungerli come era riuscito sempre a fare prima della sua "ultima corsa".
Curiosità
Il brano che fa da sottofondo durante le scene girate nel mattatoio in cui Alberto Sordi cerca (disorientato e confuso) il cavallo, è lo stesso usato come colonna sonora nel film Mafioso, interpretato sempre dallo stesso Sordi nel 1962.