Simbionte (Marvel Comics)
I simbionti sono una razza immaginaria di amorfi parassiti extraterrestri che compaiono nell'Universo Marvel. I simbionti avvolgono gli ospiti come costumi, creando un legame parassitario attraverso cui la mente dell'ospite può essere influenzato.
| Simbionte gruppo | |
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| Universo | Universo Marvel |
Biografia del personaggio
Il simbionte apparteneva ad una razza di conquistatori alieni, molto feroce e spietata, viaggiava tra vari pianeti dall'alba dei tempi per conquistarli. Ciò era possibile grazie alla loro capacità di impadronirsi delle persone, anche senza il loro consenso (come un parassita in un organismo ospite), e sottometterle psicologicamente, succhiando poi loro ogni energia vitale. Il simbionte non era come i suoi simili, egli non cercava di sottomettere il suo ospitante, ma di instaurare un dialogo, senza appropriarsi di tutta la sua energia vitale, ma solo quella che gli bastava per sopravvivere. In cambio egli donava all'ospitante le sue straordinarie capacità. Ma per questo suo modo anomalo di comportarsi, egli venne considerato un pazzo per la sua idea di volere un'unione alla pari col suo ospitante, venendo così isolato dai suoi simili che finirono poi per esiliarlo, giudicandolo una minaccia per la loro gerarchia sociale.
Non si sa cosa successe nel frattempo, molto probabilmente trovò rifugio in altre comunità di alieni, fino a che non si imbatté nel famoso Uomo Ragno. Durante le Guerre segrete (una guerra combattuta su un pianeta creato appositamente, a cui parteciparono i maggiori supereroi e supercriminali del Marvel Universe dell'epoca), il costume dell'Uomo Ragno si lacerò terribilmente ed alcuni suoi compagni lo indirizzarono quindi ad una stanza piena di macchinari, fra cui uno che aveva rigenerato i loro costumi danneggiati: entrato nella stanza, l'Uomo Ragno utilizzò uno dei macchinari, senza sapere che era quello sbagliato. Liberato da quella che era la sua prigione, il simbionte ricoprì l'Uomo Ragno, rispondendo ai suoi pensieri ma comportandosi come un semplice tessuto non senziente: con somma gioia, l'Uomo Ragno scoprì che il nuovo costume poteva assumere qualsiasi forma e foggia lui volesse e che produceva da solo la ragnatela. Così la forza e l'agilità superiori del simbionte, unite alla forza e alla agilità che Peter Parker già aveva, facevano dell’Uomo Ragno un essere imbattibile.
Tornato sulla Terra l'Uomo Ragno condivise varie avventure con questo costume biologico (che egli non sapeva essere vivo), tanto che il simbionte cominciò ad affezionarsi a Peter Parker. Ma la natura del simbionte, anche se sconosciuta al suo ospite, esercitava comunque una sorta di influenza che spingeva l'organismo col quale era in simbiosi (in questo caso l'Uomo Ragno) ad essere aggressivo e violento. Quando l'Uomo Ragno si accorse che questo costume era vivo, e la sua influenza psicologica era potenzialmente pericolosa, chiese aiuto a Reed Richards (il leader dei Fantastici Quattro) per liberare il proprio corpo dal simbionte; il Dr. Richards riuscì a capire che l'essere era sensibile alle onde soniche di una certa levatura, così grazie ad un trattamento ad onde soniche su Peter Parker, il simbionte alieno uscì dal corpo dell’Uomo Ragno e fuggì.
In ogni caso il simbionte, dopo essere stato scacciato dall'Uomo Ragno, prese la cosa molto male. Egli era molto affezionato a lui e si vide rifiutato; questo rifiuto fece nascere in lui, nei confronti di Peter Parker, un grande risentimento, che poi sfocerà, con il contatto con Eddie Brock, in puro odio. Il suo odio è dovuto soprattutto al fatto che, come afferma lui stesso, voleva solo rendere Peter "più forte". E in effetti è così: oltre a conferirgli le sue straordinarie capacità e ad aumentarne la forza fisica, il simbionte Venom rendeva sì Parker aggressivo e violento, ma con ogni probabilità lo faceva per renderlo più forte e competitivo in natura, un sistema assai utile ed efficace nella lotta per la sopravvivenza naturale, ma pericoloso e dannoso per le persone della società civile. Quindi il simbionte Venom odia l'Uomo Ragno non soltanto perché lo aveva scacciato dal suo corpo, ma anche perché lo vedeva come un ingrato, in quanto voleva solo farlo più potente contro i suoi avversari.
Bisogna comprendere che la specie del simbionte è sì intelligente, ma è dotata di poche emozioni, tutte ad un livello molto basilare: amore, odio, rabbia tutte senza le sfumature o le complesse combinazioni di cui siamo capaci noi. L'amore provato per Peter Parker era quindi un amore incondizionato totale, così come l'odio del rifiuto è stato totale. Molte volte il simbionte è stato dipinto come malvagio (e in effetti certe volte lo è ma non completamente), ma di fatto è solamente incompreso: lui è un essere di un altro mondo, diverso da noi sia nel fisico che nella capacità di pensiero e le sue azioni sono il risultato di questi due fattori. Come per le emozioni, anche concetti molto complessi vengono interpretati in maniera molto schematica dal simbionte: sì o no, buono o cattivo, bene o male, non ci sono mezzi termini, non ci sono attenuanti che possano stemperare il giudizio dell'alieno, perché è incapace di considerarli. La sua specie rappresenta il classico predatore intelligente ma schiavo del suo istinto animalesco. L'esemplare di Venom è forse il successivo passo evolutivo della sua razza, abbastanza consapevole da dominare il proprio istinto ma non ancora in grado di sottrarvisi completamente. Inoltre Venom, fra tutti i simbionti, sembra essere il più intelligente anche perché, a differenza degli altri della sua specie (incluso Carnage) lui collabora con l'ospitante senza condizionarne la mente, sapendo che, se lui e Eddie collaborano insieme, hanno maggiore probabilità di raggiungere i loro scopi.
C'è da fare un'ultima precisazione molto importante. Con ogni probabilità il simbionte nel periodo in cui è stato a contatto con l'Uomo Ragno, attraverso lo scambio di energia vitale, ha imparato a mimare parte dei poteri di Peter Parker aggiungendoli alle sue già straordinarie capacità che prima non aveva: quegli aspetti che non è riuscito a mimare, come il Senso di Ragno, sono stati analizzati per sviluppare una difesa adeguata da essi (non a caso, Venom non attiva il senso di ragno di Peter Parker). Un'altra sua particolarità è quella di aumentare la forza del suo ospite in maniera esponenziale, ciò significa che più forte fisicamente diventa l'ospite, tanto più il simbionte ne aumenterà la forza fisica: alla luce di questo si può dire che la forza di Venom ha un margine di miglioramento virtualmente infinito. Questo è un punto importante per capire la superiorità dei poteri di Venom rispetto a quelli dell'Uomo Ragno.