Franco Califano

cantautore, produttore discografico, attore, compositore e poeta italiano (1938-2013)

Francesco Califano, più noto come Franco o er Califfo (Tripoli, 14 settembre 1938Roma, 30 marzo 2013), è stato un cantautore, paroliere, produttore discografico, scrittore e attore italiano.

Franco Califano
File:Franco califano.JPG
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereMusica d'autore
Pop
Periodo di attività musicale1960 – 2013
EtichettaAriston Records, CGD, Ricordi, Lupus
[francocalifano.it Sito ufficiale]
«Me 'nnammoro de te,
sennò che vita è,
lo faccio 'npo' pe rabbia,
un po' pe nun' stà solo.
Come sta solo n'omo nella nebbia,
perché non pò parlà manco cor cielo»

Considerato uno dei cantautori italiani più noti, nella sua cinquantennale carriera ha pubblicato 32 album e scritto complessivamente tra poesie e canzoni oltre 1.000 opere[1], oltre a numerosi testi per altri artisti[2].

Negli anni settanta/ ottanta è stato oggetto di numerose polemiche e critiche a causa del suo stile di vita lussuoso e sregolato caratterizzato da donne, droga, cattive compagnie che lo hanno portato anno dopo anno a dilapidare il suo intero patrimonio e per i numerosi problemi con la legge che sembravano essere sempre più abitudinali[3][4].

Franco Califano era da sempre amato dal pubblico giovanile per il suo carattere da ragazzaccio e per le innumerevoli conquiste di cui faceva vanto. È tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi con oltre 20 milioni di copie.

Biografia

Nacque a Tripoli, dove il papà Salvatore (di Pagani), che era in servizio nell'Esercito Italiano, e la mamma Jolanda Ianniello (di Nocera Inferiore) risiedevano da non molti mesi, avendo già una figlia (Liliana). Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la famiglia rientrò a Pagani dove risiedette alcuni anni. In seguito, a guerra conclusa, la famiglia si trasferì a Roma, dove nacque l'ultimo figlio (Guido) e dove poco tempo dopo il padre Salvatore morì prematuramente. A 19 anni si sposò con Rita Di Tommaso da cui nacque la figlia Silvia[5], dalla quale avrebbe avuto la nipote Francesca.

Già arrestato nel 1970 per possesso di stupefacenti, caso in cui fu coinvolto anche Walter Chiari (assolto con formula piena), finisce nuovamente in carcere per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel 1983, questa volta insieme al conduttore televisivo Enzo Tortora (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest'ultima esperienza carceraria compose l'album Impronte digitali, che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi --109.53.213.245 (msg) 20:27, 1 apr 2014 (CEST)Califano fu assolto "perché il fatto non sussiste" anche in questa occasione. Califano lo ricordò ripetutamente nei suoi libri e nelle sue interviste.
Nel 1989 partecipa al matrimonio dell'amico Diego Armando Maradona, allora giocatore del Napoli, a cui in seguito manderà il suo libro autobiografico in cambio di una maglietta autografata.[6]

Si cimentò come scrittore e saggista con opere come Ti perdo - Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra - Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro. Del 2008 è, invece, l'autobiografia Senza manette, scritta a quattro mani con Pierluigi Diaco. È stato interprete di fotoromanzi e attore cinematografico in Sciarada alla francese (1963), Gardenia, il giustiziere della mala (1979), Due strani papà (1983) con Pippo Franco, Viola bacia tutti (1998) e Questa notte è ancora nostra (2008).

Nel 2005 è stato insignito della laurea honoris cusa in filosofia dall'Università di New York per la canzone Tutto il resto è noia che secondo l'università rappresenta la sintesi dell'uomo latino. Prima di lui la stessa università aveva donato la laurea a Eduardo De Filippo e all'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga[7].

Nel 2006 partecipò alla terza edizione del programma realtà Music Farm, condotto da Simona Ventura. Nel 2007 e nel 2010 partecipa a due puntate di Ciao Darwin con Paolo Bonolis.

Nel 2010, a causa del suo stato precario di salute, dovuto alla rottura di tre vertebre in seguito a una caduta dalle scale, non poté, per un periodo, continuare a fare le serate e, non bastandogli i soldi percepiti dalla SIAE come diritti d'autore, invocò la legge Bacchelli per gli artisti che versano in situazione di grave indigenza[8]. Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, lo incontrò e decise di coinvolgerlo negli eventi della regione[9].

Il 20 febbraio 2012 si è esibito in concerto al Teatro Sistina, per l'occasione pieno in ogni ordine di posti. Il 3 agosto 2012 oltre 5000 persone hanno assistito a un suo concerto in piazza San Giovanni in Laterano a Roma nell'ambito del San Giovanni Summer Village.

Sempre nello stesso anno incide con Simone Cristicchi e il coro dei ragazzi del carcere minorile di Nisida la canzone Sto a cercà lavoro, pubblicata su CD singolo, il cui ricavato viene versato in beneficenza[10].

Ha partecipato come ospite alla seconda puntata della seconda stagione di Tale e Quale Show. Il 14 ottobre è stato ospite, con l'amico Edoardo Vianello, a Domenica In da Lorella Cuccarini[11], mentre il 9 dicembre ha preso parte alla trasmissione Domenica Live da Barbara D'Urso[12], in cui ha ripercorso le tappe della sua carriera; in entrambi i casi è apparso in condizioni di salute visibilmente preoccupanti. L'ultima sua intervista, infine, è stata rilasciata l'8 marzo all'emittente televisiva romana T9[13].

Il 18 marzo 2013 Califano si è esibito al Teatro Sistina di Roma[14]; tre giorni dopo ha tenuto il suo ultimo concerto al Club Ueffilo di Gioia del Colle[15]. È morto il 30 marzo 2013[16].

Califano si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po' cinico, un po' romantico, vantando migliaia di conquiste femminili. Lui stesso ha raccontato di aver avuto il suo primo rapporto, con la madre di un amico, in età preadolescenziale[17] (in interviste diverse, l'età varia dagli 8 ai 13 anni). Califano aveva tatuato, sull’anulare della mano destra, le due lettere "F" per Franco e "B" per il nome del suo cane Birillo e, sull'avambraccio destro, la sua celebre frase "Tutto il resto è noia"[18]. Viene citato anche nella serie televisiva Romanzo criminale partecipando al matrimonio di uno dei componenti della banda.

I suoi ammiratori lo chiamavano Califfo o anche maestro; venne imitato da molti artisti. L'imitazione più celebre era messa in atto da Fiorello, che proponeva nel suo programma del 2001 Stasera pago io e che divenne ben presto il momento clou di ogni puntata dello show. Nell'imitazione, Fiorello imitando il cantautore diceva di essersi svegliato alle 4:00 (l'orario è sempre lo stesso in ogni storia) nel letto non trovando la donna con cui ha passato la notte precedente, di essersi avvicinato al Frigorifero con un imponente senso di fame e aprendolo, di avervi trovato sempre cibi inadatti e all'insegna dell'estremo (un pulcino vivo, dei supplì duri, un formaggio scaduto da anni ecc.). Lo stesso Califano è stato ospite nella quinta puntata narrando simpaticamente gli stessi fatti[19].

Veniva imitato anche da Max Tortora, Gianfranco Butinar, e Andrea Perroni.

Era tifoso interista[18].

Autore di canzoni e poeta

 
Franco Califano in concerto a Roma nel 2011

Da sempre autore di testi e poesie, era famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti:

Come cantautore sono da annoverare tra i suoi grandi successi:

Franco Califano fu anche autore di molte composizioni poetiche, spesso in forma di sonetto. Da ricordare Secondo me l'amore, che dà il titolo a uno dei suoi album, Il gigante de casa, Beata te, te dormi, Nun me portà a casa.

Restano famose alcune poesie umoristiche e licenziose come:

  • Pasquale l'infermiere ( gravidanza illegittima);
  • Cesira (ossessione della perfezione e donna-oggetto);
  • Avventura con un travestito
  • La seconda (moglie quasi ninfomane).

Come musicista, Califano firmò alcune colonne sonore: da ricordare Due strani papà, film di cui fu anche protagonista con Pippo Franco.

Produttore discografico

Califano è stato anche un produttore discografico, scoprendo e lanciando tra gli altri i Ricchi e Poveri. La band venne presa in simpatia dal Califfo, suggerendo loro di adottare il nome che tuttora portano, il motivo è semplice: "Siete ricchi di idee e poveri di soldi", disse[20][21]. Così, decise di diventare il loro produttore e creò per loro un nuovo look, che comprendeva un taglio maschile per i capelli di Angela Brambati ed un'ossigenata a quelli di Angelo Sotgiu e Marina Occhiena.

Nel 1981 fondò, con alcuni soci, la Lupus[22], etichetta con cui lancia tra gli altri Jo Chiarello e Giampiero Artegiani.

Partecipazioni al Festival di Sanremo

La sua prima apparizione a Festival di Sanremo risale al 1988, con Io per le strade di quartiere, scritta insieme a Toto Cutugno che l'ha musicata. È tornato nel 1994 con Napoli scritta con Alberto Laurenti e Antonio Gaudino e nel 2005 con Non escludo il ritorno, scritta assieme ai Tiromancino.

Anno e Categoria
Brano
Interprete
Autori
Piazzamento
Festival di Sanremo 1988 Io (per le strade di quartiere) Franco Califano Franco Califano e Toto Cutugno 13
Festival di Sanremo 1994 Napoli Franco Califano Franco Califano, Alberto Laurenti e Antonio Gaudino Non finalista
Festival di Sanremo 2005 Non escludo il ritorno Franco Califano Franco Califano e Federico Zampaglione Non finalista

Partecipazioni come autore

Anno e Categoria
Brano
Interprete
Autori
Piazzamento
Festival di Sanremo 1973 Un grande amore e niente più Peppino di Capri E.J. Wright, Giuseppe Faiella e Franco Califano Vincitrice
Festival di Sanremo 1990 La nevicata del '56 Mia Martini Franco Califano, Carla Vistarini, Massimo Cantini e Luigi Lopez 5

Politica

Quando fu arrestato nel 1983 scrisse una lettera per chiedere aiuto e sostegno a Bettino Craxi: il leader socialista gli fu vicino e, dopo questo episodio, i due divennero amici[23]. Alle elezioni politiche del 1992 si è candidato con il PSDI, senza però essere eletto[24].

Nel 2008, in occasione del suo settantesimo compleanno festeggiato a piazza Navona, ha affermato: "Io sono liberale, anticomunista. Ho chiesto al sindaco Alemanno, mio caro amico, di poter cantare in qualche bella piazza. E lui mi ha fatto un meraviglioso regalo. Per 5 anni mi hanno impedito di cantare perché mi hanno bollato come uno di destra. Conoscevo bene sia Rutelli sia Veltroni: il primo si è sempre comportato bene, il secondo mi ha ignorato. E non so perché...".[25]

La morte

È morto nella sua casa ad Acilia quartiere periferico di Roma, per arresto cardiaco[26], il 30 marzo 2013, all'età di 74 anni. La camera ardente è stata allestita in Campidoglio a Roma, il 1º aprile, presso la quale molte persone si sono recate, fra queste Fiorello e Maurizio Mattioli. Fra le sue frasi inerenti alla morte: "Mi accorgerò di essere vecchio solo cinque minuti prima di morire".

Tra le sue ultime volontà, l'essere sepolto nel cimitero di Ardea vicino al fratello e al cugino, volontà ritardate per mesi a causa di ostacoli burocratici.[27] Sulla sua lapide, per sua richiesta, comparirà la scritta "Non escludo il ritorno", titolo dell'omonima canzone con cui prese parte al Festival di Sanremo 2005[28].

Curiosità

  • Al cantautore è dedicato un brano parodistico del gruppo comico romano Latte e i suoi derivati dal titolo Me so' ngrifato, spesso attribuito allo stesso Califano, per una similitudine di stile e timbrica. Il componimento è stato scritto e cantato da Claudio Gregori, in arte Greg, allora leader del gruppo, e contenuto nel loro primo disco Greatest Hits del 1994[29].
  • A Borbona in provincia di Rieti esiste una piazza denominata Piazza Franco Califano[30].
  • Quando il Maestro doveva ritirarsi in tranquillità da tutto e da tutti si rifugiava all'Hotel & Loisir Le Ruote di Roveleto di Cadeo(PC) ospite dei suoi carissimi amici Lorena e Giovanni Villazzi.

Discografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Franco Califano.

Album

EP

Live

Raccolte

Singoli

  • 1965 - Ti raggiungerò/Amica malinconia (Ariston Records, AR-086)
  • 1966 - Non voglio vederti/Triste così (Ariston Records)
  • 1973 - Ma che piagni a ffa'/Beata te...te dormi (CGD, 1470)
  • 1975 - Io me m'briaco/È la malinconia (CGD, 3409)
  • 1976 - Tutto il resto è noia/Tutto il resto è noia (Ricordi, SRL-10832)
  • 1976 - Me'nnamoro de te/Tutto il resto è noia (Ricordi, SRL-10832)
  • 1977 - Io non piango/Tac...! (Ricordi, SRL-10859)
  • 1981 - La mia libertà/Non so fare di più (Ricordi, SRL-10935)
  • 1983 - Io per amarti.../Quando comincia la notte (Lupus, LUN 4947)
  • 1988 - Io (per le strade di quartiere)/Non puoi dire A (Ricordi,SRL-11071)
  • 2003 - Cammino in centro/Un'estate fa (EMI, 5 47625)

Filmografia

Libri

  • Ti perdo. Diario segreto di un uomo da strada, Milano, Davoli, 1979.
  • Monologhi e poesie romanesche, Roma, Califfo, 1991.
  • Il cuore nel sesso. Libro sull'erotismo, il corteggiamento e l'amore scritto da uno pratico, Roma, Castelvecchi, 2000. ISBN 88-8210-228-9.
  • Sesso e sentimento, Santarcangelo di Romagna, Keybook, 2004.
  • Il Calisutra. Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro, Roma, Castelvecchi, 2006. ISBN 88-7615-136-2.
  • Senza manette, intervista con Pierluigi Diaco, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-57327-2.
  • Un attimo di vita, a cura di Antonio Gaudino e Paolo Silvestrini, Milano, Mondadori 2014. ISBN 978-88-370-9970-1.

Note

  1. ^ Testi di Franco Califano, su testimania.com. URL consultato il 1º aprile 2014.
  2. ^ Artisti: Franco Califano, su radioitalia.it, Radio Italia. URL consultato il 1º aprile 2014.
  3. ^ Francesco D. Caridi, Intervista a “Er Califfo” – Franco Califano arrestato nel 1984 per le false accuse di un “pentito”, su dituttounblog.com, 3 aprile 2013. URL consultato il 1º aprile 2014.
  4. ^ Vita sregolata e opere raffinate del «Califfo de Roma», su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE, 31 marzo 2013. URL consultato il 1º aprile 2014.
  5. ^ Guglielmina Costi, Una sera con Franco Califano, in Stampa Sera n° 188, 24 agosto 1977, p. 17.
  6. ^ Morte Califano, Maradona lo ricorda: "Era presente il giorno del mio matrimonio", in gazzetta.it, 1º aprile 2013.
  7. ^ Lorenzo Tempestini, Le 4 cose che (forse) non sapete di Jannacci e Califano, su pratosfera.com, 2 aprile 2013. URL consultato il 1º aprile 2014.
  8. ^ Califano, la musica è finita: «Sono povero, chiedo il sussidio statale», in ilmessaggero.it, 8 novembre 2010. URL consultato il 9 aprile 2013.
  9. ^ Polverini in aiuto di Califano e Bondi avvia l'iter per la Bacchelli, in romatoday.it, 10 novembre 2010. URL consultato il 9 aprile 2013.
  10. ^ “Sto a cerca’ lavoro”, la nuova canzone di Califano e Cristicchi, in tgcom24.it, 2 luglio 2012. URL consultato il 16 maggio 2013.
    Califano duetta con Cristicchi: «Una canzone per chi cerca lavoro», in ilmessaggero.it, 29 giugno 2012. URL consultato il 16 maggio 2013.
  11. ^   ercubanoromano, Amicizia Romana - Franco Califano e Edoardo Vianello, YouTube, 15 ottobre 2012, a 0:07:32. URL consultato il 9 aprile 2013.
  12. ^   Domenica Live, Franco Califano: i grandi successi del Califfo, Mediaset, 9 dicembre 2012, a 0:09:23. URL consultato il 9 aprile 2013.
  13. ^   Emanuele Carioti, Franco Califano, La Sua Ultima Intervista Tg9, YouTube, 8 marzo 2013, a 0:06:39. URL consultato il 9 aprile 2013.
  14. ^ Addio a Franco Califano, in rainews24.rai.it. URL consultato il 30 marzo 2013.
  15. ^   Ueffilo MusicClub, Franco Califano, L'ultimo concerto del Califfo al Ueffilo Gioia Del Colle, YouTube, 27 marzo 2013, a 0:04:12. URL consultato il 9 aprile 2013.
  16. ^ È morto Franco Califano, in lastampa.it. URL consultato il 30 marzo 2013.
  17. ^ Stefano Lorenzetto, Tutto il resto è SESSO" (PDF), in Panorama, 9 marzo 2006. URL consultato l'11 aprile 2013.
  18. ^ a b Franco Califano: noi concepiti a Capodanno nasciamo folli e un po’ artisti, in gioia.it, 18 novembre 2011. URL consultato l'11 aprile 2013.
  19. ^   Franco Califano ospite d'onore "Stasera pago io" (parte 1), YouTube, 24 gennaio 2008. URL consultato il 1º aprile 2014.
  20. ^ Il nome "Ricchi e Poveri" scelto da Califanodal sito ufficiale
  21. ^ RICCHI E POVERI biografia da corriere.it
  22. ^ r.g., Cantare per gli handicappati, in La Stampa n° 298, 22 dicembre 1981, p. 17. URL consultato il 9 aprile 2013.
  23. ^ Gino Castaldo, Califano si racconta: "Così Craxi mi aiutò a uscire dal carcere", in repubblica.it, 26 ottobre 2011. URL consultato il 9 aprile 2013.
  24. ^ PSDI: rinunce illustri ma c'è Califano, in Corriere della Sera, 3 marzo 1992, p. 3. URL consultato il 9 aprile 2013.
  25. ^ Califano, 70 anni in piazza Navona: grazie al sindaco, Veltroni mi ignorava, in Corriere della Sera, 13 settembre 2008, p. 11. URL consultato il 9 aprile 2013.
  26. ^ Califano tradito dal cuore, il medico: «Non è morto di stenti», in ilmessaggero.it. URL consultato il 9 aprile 2013.
  27. ^ Califano senza tomba a 4 mesi dalla morte: «Problemi burocratici con il comune di Ardea», in Il Messaggero, 31 luglio 2013. URL consultato il 26 agosto 2013.
  28. ^ Franco Califano verrà seppellito ad Ardea, in latina.laprovinciaquotidiano.it. URL consultato il 9 aprile 2013.
  29. ^ Lillo e Greg, serata al sapor di «Latte», in iltempo.it, 9 luglio 2005. URL consultato il 9 aprile 2013.
  30. ^ Biografia di Franco Califano, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera, 22 novembre 2013. URL consultato il 1º aprile 2014.

Bibliografia

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