Demetrio Carbone
Demetrio Carbone (Reggio Calabria, 1860) è un generale italiano, comandante di fanteria del Regio esercito durante la guerra italo-turca e prima guerra mondiale; comandante delle brigate Regina, Barletta e Como. Decorato di una prima medaglia d'argento al valor militare, a Tobruk nel 1912 e di una seconda medaglia d'argento al valor militare, durante la prima guerra mondiale (operazioni del monte San Michele) nel 1915. Uomo Politico stimato, fu tra i costituenti del Partito Democratico Liberale che conquistò nel 1920 le elezioni amministrative a Reggio Calabria.
Demetrio Carbone | |
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Nascita | Reggio Calabria, 1860 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio esercito |
Arma | Arma di fanteria |
Anni di servizio | 1878 - post 1923 |
Grado | generale di divisione |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia di Tobruch (1911) Battaglia del Piave Battaglia di Vittorio Veneto |
Decorazioni | decorato due volte di Medaglia d'argento al valor militare (1912 e 1915) |
Altre cariche | Attività politica |
Enciclopedia Militare, voce "Demetrio Carbone, generale", Milano, vol. II, pag. 690 | |
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Biografia
La carriera nell'esercito
Di famiglia oriunda genovese, nacque a Reggio Calabria nel 1860, da Francesco e da Marianna Putorti, fu avviato giovanissimo alla carriera militare. Come i fratelli Domenico e Vincenzo (generali del Regio esercito) e Leonardo (generale medico della Regia marina) fu allievo dell'accademia militare, dove divenne ufficiale. Prese servizio nel 1880 con il grado di sottotenente di fanteria. Sposò a Reggio Calabria Carolina Andiloro. Perse a Reggio Calabria ben quattro nipoti, figlie di un altro fratello Giuseppe e di Macrina Putorti, nel Terremoto di Messina del 1908.
Stemma della famiglia Carbone | |
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Blasonatura | |
Di nero al leone d’oro, alla fascia di rosso attraversante. |
Guerra italo-turca
Da tenente colonnello combatté nella guerra italo-turca negli anni 1911 e 1912. Durante tale campagna, fu decorato a Tobruk nel 1912 con una prima medaglia d'argento al valor militare.
Nel 1913 venne promosso colonnello, fu comandante del 13º reggimento fanteria e del 20º reggimento fanteria della Brigata Brescia (1915).
Grande guerra
Si distinse durante le campagne del 1915 - 1918, prima con il grado di colonnello, ottenendo una seconda medaglia d'argento al valor militare nel 1915 durante le operazioni del Monte San Michele. Con il grado di maggior generale comandò le brigate Regina (1915), Como (1917) e Barletta (1918 fino alla fine della guerra). Raggiunse il grado di generale di divisione nel 1923. Per i suoi alti meriti la sua biografia è inserita nella prestigiosa Enciclopedia Militare.
Attività politica
Nel 1919 fu collocato in P.A. e si diede all'attività politica per la sua città. Nel 1920 il sindaco di Reggio Calabria, on. Giuseppe Valentino, il sindaco della ricostruzione del 1918, si avvalse della mediazione di due uomini di prestigio professionale e morale, quali il Generale Demetrio Carbone e il marchese Felice Genovese Zerbi, per invitare esponenti di associazioni culturali quali l’Avvocato Sordiello ad aderire al progetto dell’Associazione liberale democratica. L’unione delle liste dell’on. Valentino, seguace di De Nava, del generale Carbone e dei combattenti consentì la costituzione del Partito Democratico Liberale che nel 1920 conquistò le elezioni amministrative a Reggio Calabria, evitando le spaccature paventate da S.E. il Prefetto Coffari che si era prodigato per evitarle.
Onorificenze
Voci correlate
Bibliografia
- voce "Demetrio Carbone, generale", in Enciclopedia militare, Milano, volume II, pag. 690.
- [1] Gaetano Sordiello, Contro Crea e Gironda / Il viandante e la via / Magistrati e giurati/ Mondo antico forense di provincia (a cura di Vincenzo Panuccio), Giuffré Editore, pag. XXI.
- [2] Ferdinando Cordova, Il fascismo nel Mezzogiorno: le Calabrie, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2003, pag. 90 e pag. 158-9.
- ACS, Min. Int., Direz. Gen. P.S., Div. AA. GG. E RR., 1920, Cat. E2, Fascicolo “Reggio Calabria. Elezioni Amministrative”.