Utente:Leo Pasini/Sandbox
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Infobox Militare
| Vickers Type 253 (G.4/31) | |
|---|---|
| Descrizione | |
| Tipo | bombardiere, aerosilurante, trasporto |
| Equipaggio | 2 |
| Progettista | Barnes Wallis |
| Costruttore | Vickers |
| Data primo volo | 16 agosto 1934[1] |
| Esemplari | 1[1] |
| Dimensioni e pesi | |
| Lunghezza | 11,28 m (37 ft 0 in) |
| Apertura alare | 16,03 m (57 ft 7 in) |
| Freccia alare | - ° |
| Altezza | 3,81 m (12 ft 6 in) |
| Superficie alare | 53,79 m² (- 579 ft²) |
| Carico alare | -,- kg/m² (- lb/ft²) |
| Peso a vuoto | 2 043 kg (4 500 lb) |
| Peso carico | 3 791 kg (8 350 lb) |
| Peso max al decollo | - - kg (- - lb) |
| Capacità combustibile | - - l (- - U.S. gal); |
| Propulsione | |
| Motore | un Bristol Pegasus IIM3, radiale a 9 cilindri raffreddato ad aria;
|
| Potenza | - 644 CV (- 635 hp, - 474 kW) |
| Spinta | (-,- kN, - - lbf) senza postbruciatore; - - kgf (-,- kN, - - lbf) con postbruciatore; |
| Prestazioni | |
| Velocità max | - 259 km/h (- 161 mph, - 140 kt), alla quota di 1 372 m (4 500 ft) |
| Velocità di crociera | - - km/h (- - mph, - - kt) a - - m (- - ft). |
| Velocità di salita | -,- m/s (- - ft/min) |
| Autonomia | - - km (- - mi, - - nm) |
| Raggio di azione | - - km (- - mi, - - nm) |
| Tangenza | 6 614 m (21 700 ft)[2] |
| Armamento | |
| Mitragliatrici | due Lewis calibro .303 in |
Dati tratti da "G.4/31 Biplane - Type 253" in "Vickers Aircraft Since 1908"[3], tranne dove diversamente specificato. | |
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Il Vickers Type 253 era un aereo biplano e monomotore realizzato dall'azienda britannica Vickers-Armstrong nel corso della prima metà degli anni trenta.
Viene indicato anche con il nome di Vickers G.4/31 in ragione del numero della specifica emessa dall'Air Ministry sulla cui base nacque il progetto, che richiedeva che il velivolo avesse sia capacità offensive (per ricoprile i ruoli di bombardiere e aerosilurante) che di trasporto.
Benché avesse ottenuto un ordine di produzione in serie da parte delle autorità britanniche, l'avvento dei velivoli monoplani determinò la revoca dell'ordine e l'abbandono di ogni successivo sviluppo.
Storia del progetto
In risposta alla specifica G.4/31 con la quale l'Air Ministry richiedeva un velivolo destinato a compiti generici di trasporto e collegamento ma adattabile a compiti offensivi di bombardamento e lancio di siluri, nel novembre del 1931 l'Armstrong-Vickers realizzò i progetti per tre distinti aerei, di cui uno con velatura biplana e due monoplana. Gli ultimi due differivano tra loro per l'impiego di due motori differenti[4].
Alla medesima specifica risposero, in previsione di considerevoli successive commesse per la produzione in serie[2], tutte le principali aziende aeronautiche britanniche: la Armstrong Whitworth (con il progetto dell'AW.19), la Bristol Aeroplane Company (Bristol Type 120), la Fairey (Fairey G.4/31), la Blackburn (B-7), la Handley Page (con il progetto HP.47), la Hawker (PV.4), la Parnall (Parnall G.4/31) e la Westland (PV.7)[2]; le inidcazioni ministeriali prevedevano l'impiego di un motore con raffreddamento ad aria[4].
I progetti della Vickers erano curati dall'ingegnere Barnes Wallis, già responsabile del settore dirigibili dell'azienda e recente curatore del progetto relativo all'aerosilurante Type 207[4]. Nel mese di aprile del 1932[5] il progetto del biplano Vickers Type 253 venne ufficialmente dichiarato vincitore della contesa da parte dell'Air Ministry guadagnandosi un ordine per la costruzione di 150 esemplari[5].
Malgrado l'esito della competizione ufficiale la Vickers prese la decisione di non abbandonare del tutto il progetto nella configurazione monoplana, facendosi carico di coprire le spese di progettazione e realizzazione senza il supporto finanziario che gli ordini da parte dell'autorità statale avrebbero garantito[N 1]. I due velivoli avevano in comune la fusoliera, progettata da Wallis sviluppando il concetto di struttura geodetica già abbozzato nel progetto del Type 207 e realizzata facendo largo ricorso alle leghe leggere[5].
La definizione del progetto definitivo del Type 253 si protrasse per qualche tempo, tanto che il disegno dell'ala venne definito nel mese di agosto del 1933[1]; un altro anno trascorse prima che il prototipo ricevesse il battesimo dell'aria, il 16 agosto del 1934[1]. Nel frattempo anche il monoplano si apprestava a vedere la luce, identificato fino a quel momento come "O-9"[1] o Vickers Type 246[2].
Nel giugno del 1936, durante l'annuale "Royal Air Force Display" presso la base di Hendon (nella zona nord di Londra), i due velivoli della Vickers ebbero occasione di confrontarsi direttamente e le performance del monoplano, palesemente migliori[1], non tardarono a far sorgere un dilemma in seno alle autorità ministeriali che, come detto, avevano già avanzato un ordine per 150 biplani.
La sorte del Type 253 era inevitabilmente segnata e la cancellazione (avvenuta nel mese di settembre di quell'anno) dell'ordine di produzione, in favore di 96 Wellesley, determinò l'abbandono di qualsiasi ulteriore programma di sviluppo. Il prototipo rimase l'unico esemplare a vedere la luce e fu acquistato dalla Bristol che lo impiegò come banco prova volante per i propri motori[6].
Tecnica
Cellula
Il Type 253 era un biplano che ricordava, nelle linee esterne, il precedente Vespa. Caratterizzato esteriormente dall'ampia apertura alare, presentava configurazione sesquiplana dei due piani alari tra loro congiunti da due coppie di montanti disposte in ciascuna semiala; cavetti d'acciaio disposti in diagonale irrobustivano la struttura. Il profilo alare era inizialmente previsto nella configurazione standard denominata RAF 34 (recentemente già utilizzata sul Type 207), ma nel 1933 la Vickers optò per la soluzione RAF 34 (ampiamente sperimentata sul Vildebeest) ritenuta più adatta a contenere i serbatoi di carburante alloggiati nella sezione centrale[1].
Il carrello d'atterraggio era di tipo triciclo posteriore, con gli elementi anteriori (monoruota) agganciati mediante tubi metallici alla fusoliera ed al piano alare inferiore; al posteriore era presente un ruotino d'appoggio. Tutti gli elementi presentavano carenatura alle ruote in funzione aerodinamica.
La fusoliera non presentava esteriormente particolarità di rilievo, con i due abitacoli disposti "in tandem" aperti e riparati da parabrezza; al posteriore terminava in impennaggi di tipo classico, con gli stabilizzatori monoplani disposti al di sotto della deriva.
Al contrario la struttura interna della fusoliera era l'elemento caratterizzante del Type 253: questa consisteva infatti in quattro longheroni in lega leggera uniti tra loro da una serie di giunti disposti, seguendo linee geodetiche a doppia spirale (orientate una in senso orario, l'altra in senso antiorario), a formare un reticolo sul quale veniva steso il rivestimento esterno in tela[2]. Questa particolare struttura era frutto delle idee di Barnes Wallis che, mutuate dalla precedente esperienza con i dirigibili, verranno successivamente perfezionate nei bombardieri Wellesley e Vickers Wellington.
Motore
Sistemi
Armamento/Sistemi d'arma
Impiego operativo
Versioni
I dati sulle versioni, se non diversamente indicato, sono tratti da...
- ABC-1:
Utilizzatori
Dati tratti da "...".
Militari
- Hærens Flyvevesen
- Flyvåpnenes Treningsleir (nota anche come Little Norway)
Enti governativi
Civili
Incidenti
Dati tratti da Aviation Safety Network
- (EN) Lockheed L-1049 Super Constellation, in Aviation Safety Network, http://aviation-safety.net/index.php, 5 maggio 2007. URL consultato il 25 agosto 2011.
Utilità
- (EN) G-AAUB in "GINFO Search Results - Aircraft Register" (PDF), in UK Civil Aviation Authority, http://www.caa.co.uk/, ginfo1. URL consultato il 21 novembre 2013.
- (EN) Guernica, in Historic Wings - Aviation Adventure, http://fly.historicwings.com/, 26 aprile 2013, hiwi. URL consultato il 6 gennaio.
Infobox 2
| Vickers Viastra | |
|---|---|
| Descrizione | |
| Tipo | aereo da trasporto |
| Equipaggio | 2 |
| Costruttore | Vickers Limited |
| Data primo volo | 1 ottobre 1930 |
| Utilizzatore principale Utente | West Australian Airways |
| Esemplari | 4 |
| Dimensioni e pesi | |
| Lunghezza | 13,87 m (45 ft 6 in) |
| Apertura alare | 21,34 m (70 ft 0 in) |
| Freccia alare | -° |
| Altezza | 4,11 m (13 ft 6 in) |
| Superficie alare | 69,2 m² (- 745 ft²) |
| Carico alare | -,- kg/m² (- lb/ft²) |
| Peso a vuoto | 3 578 kg (7 880 lb) |
| Peso carico | 5 607 kg (12 350 lb) |
| Peso max al decollo | - - kg (- - lb) |
| Passeggeri | 12 |
| Capacità combustibile | - - l (- - gal) |
| Propulsione | |
| Motore | due Bristol Jupiter XIF, motori radiali a nove cilindri, raffreddati ad aria |
| Potenza | - 532 CV (- 525 hp, - 391 kW) ciascuno |
| Spinta | |
| Prestazioni | |
| Velocità max | 193 km/h (120 mph, 104 kt) al livello del mare |
| Velocità di crociera | - km/h (- mph, - kt) |
| Velocità di salita | 4,93 m/s (- 970 ft/min) |
| Autonomia | - 861 km (- 535 mi, - 465 nm) |
| Quota di servizio | - - m (- - ft) |
| Tangenza | - - m (- - ft) |
| Note | Misure e prestazioni riferite alla versione Viastra II |
Dati tratti da "Vickers Aircraft since 1908", tranne dove diversamente indicato. | |
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Note
Annotazioni
- ^ La realizzazione del progetto su iniziativa privata viene generalmente indicato in lingua inglese con il termine "private venture" il cui acronimo "PV" non di rado individuava i relativi progetti.
Fonti
Su più colonne
Bibliografia
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Pubblicazioni
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Ricorrente
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Altri progetti
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Collegamenti esterni
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