«La famiglia — dice Morgan — è l'elemento attivo, essa non è mai stazionaria, ma procede da una forma inferiore ad una superiore, nella misura in cui la società si sviluppa da uno stadio inferiore ad uno superiore... Invece, i sistemi di parentela sono passivi e solo a lunghi intervalli registrano i progressi che la famiglia ha fatto nel corso del tempo e subiscono un mutamento radicale solo allorché la famiglia si è radicalmente cambiata. E — aggiunge Marx — lo stesso vale per i sistemi politici, giuridici, religiosi, filosofici, in generale»

L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato è un saggio di Friedrich Engels del 1884. L'opera nasce dal tentativo di collegare le scoperte dell'antropologia di fine Ottocento con la concezione materialistica della storia. Engels definisce il suo libro come "l'esecuzione di un lascito".[1] Infatti il libro era stato originariamente progettato da Marx, ma questi era morto prima di portarlo a termine. Con la solita modestia Engels afferma di poter offrire solo "un modesto surrogato" di ciò che avrebbe fatto l'amico.

Il punto di partenza per questa trattazione è costituito dall'opera dell'antropologo americano L. H. Morgan, che avrebbe scoperto "le basi preistoriche della storia scritta". Tra le popolazioni Irochesi Morgan scoprì la struttura della famiglia gentilizia, e questa gli diede la chiave per delineare gli stadi principali dell'evoluzione storica della famiglia.

Engels non si è limitato a riportare le scoperte di Morgan descritte nel suo libro La società antica (1877). Egli ha esteso le analisi di Morgan a Greci, Romani, Celti e Tedeschi, ha ampliato tutte le analisi economiche e le ha collegate alle riflessioni sue e di Marx sulla proprietà privata e lo Stato. Al di là dell'interesse scientifico del libro, la sua posizione nella produzione marxiana è chiara: famiglia, proprietà privata e Stato, che per la mentalità borghese appartengono all'ordine eterno della civiltà, sono entità storiche. Spiegare la loro origine sulla base di determinate condizioni equivale a dimostrare che, scomparse quelle condizioni, anch'esse cesseranno di esistere o verranno completamente trasformate.

Stadi della civiltà

Morgan suddivide la storia umana in base al progresso dei mezzi di sussistenza. Egli individua tre fasi: stato selvaggio (paleolitico) barbarie (neolitico) e civiltà. Ogni stadio è a sua volta diviso in una fase inferiore, media e superiore.

  1. Stadio selvaggio inferiore. L'uomo vive sugli alberi cibandosi di frutta, noci e radici. Invenzione del linguaggio.
  2. Stadio selvaggio intermedio. L'uomo scopre l'uso del fuoco e inizia a cibarsi di pesci e selvaggina. Le nuove fonti di alimentazione spingono a migrazioni su vasta scala. Inventate le prime armi. In caso di incertezze alimentari veniva probabilmente pratica l'antropofagia.
  3. Stadio selvaggio superiore. Invenzione dell'arco e della freccia. La caccia diventa un'occupazione fissa. Primi villaggi, vasi e suppellettili, tessitura a mano, strumenti di pietra levigata.
  4. Barbarie inferiore. Comincia con l'introduzione della ceramica. Vengono poste le basi per l'allevamento e la coltivazione. Qui l'Eurasia e le Americhe divergono nel loro sviluppo storico. L'Eurasia possiede quasi tutte le specie di animali addomesticabili e quasi tutti i cereali. Le Americhe possiedeno soltanto il lama e il mais.
  5. Barbarie media. Prime orticolture e prime forme di allevamento degli animali. È verosimile che la cerealicoltura sia nata dal bisogno di fornire foraggio al bestiame e che solo in seguito si sia applicata all'alimentazione umana.
  6. Barbarie superiore. Inizia con la lavorazione del ferro e realizza il passaggio alla civiltà con l'invenzione della scrittura. "Ad esso appartengono i Greci dell'epoca eroica, le tribù italiche di poco anteriori alla fondazione di Roma, i Tedeschi di cui parla Tacito, i Normanni dell'epoca dei Vichinghi." Il vomere di ferro consente l'agricoltura su larga scala e il disboscamento delle foreste. Invenzione delle prime macchine, lavorazione dell'olio e del vino, il carro, i primi passi nell'architettura e nell'arte.
  7. Civiltà. Invenzione della scrittura. Nascita dell'industria, dell'arte e della scienza.

La famiglia

Morgan ha studiato la famiglia vivendo a stretto contatto con gli Irochesi. Presso questo popolo vige nella prassi il sistema di parentela basato sul matrimonio monogamico facilmente dissolubile da entrambe le parti, chiamato "famiglia di coppia". Ma il sistema nominale di parentela contraddice direttamente questo stato di cose: ad esempio, l'irochese chiama col nome di figlio e figlia anche i figli dei suoi fratelli, mentre la donna irochese chiama nipote e nipoti i figli dei suoi fratelli. Morgan ha concluso che questo sistema nominale è il lascito di un sistema di parentela più antico, che è sopravvissuto nella cultura e nel linguaggio degli irochesi.Questa ipotesi ha ricevuto conferma quando, nelle isole Sandwich (Hawaii) è stata trovata la forma di famiglia corrispondente al sistema nominale degli irochesi. Ma queste popolazioni a loro volta avevano un sistema nominale di parentela che contraddiceva lo stato di cose reale. Da questo si è concluso che quel sistema descrive una forma ancora più antica di famiglia, della quale non restano più tracce, ma che deve essere necessariamente esistita.

Stadi della famiglia

In base a queste scoperte è stato possibile distinguere i seguenti stadi nell'evoluzione della famiglia.

1. Uno stadio primitivo di libero commercio sessuale. In questo stadio ogni donna apparteneva ad ogni uomo e viceversa. Engels rifiuta le teorie che fondano la famiglia sulla base biologica dell'uomo. Fa invece notare che la sopravvivenza della specie umana dipendeva dalla capacità degli individui di organizzarsi collettivamente nell'orda. Ma la compattezza dell'orda è in diretto contrasto con lo sviluppo della famiglia: in presenza della famiglia i legami dell'orda si rilassano o questa viene dialaniata da conflitti di gelosia. Perciò Engels conclude che "nello sforzo di sollevarsi dalla ferinità, gli uomini primitivi, o non conobbero la famiglia, o al massimo ne conobbero una che non esisteva nel mondo animale. In questo stadio, dunque, non esistevano né la gelosia né l'incesto.

2.

La gens

Origine dello Stato

Note

  1. ^ www.resistenze.org, L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, su Prefazione alla prima edizione.