Gay Lib

Associazione LGBT italiana di orientamento liberale

GayLib è l'associazione nazionale dei gay liberali e di centrodestra italiani, nata nel 1997 a Milano.

Oltre ad appartenenti all'area politica di centrodestra l'associazione raccoglie subito l'adesione anche di diversi esponenti del mondo radicale e dei Los Padania[1], tentativo non andato a buon fine di creazione di un'associazione gay legata alla Lega Nord[2].

I fondatori sono Enrico Oliari (politico ex-MSI oggi responsabile trentino di Futuro e Libertà[3]), Alessandro Gobbetti e Marco Volante.

L'idea alla base del movimento è quella di sensibilizzare i partiti di centrodestra sulle tematiche dei diritti civili degli omosessuali e opporsi all'equazione secondo la quale essere gay debba significare per forza di cose stare politicamente a sinistra[4].

Attualmente l'associazione GayLib risulta presente con propri referenti in 10 regioni italiane[5].

Nel 2011 partecipa all'edizione dell'Europride che si tiene a Roma pur non aderendo al manifesto politico ufficiale ed invitando i propri aderenti a portare bandiere tricolori al corteo[6].

Obiettivo dell'associazione

L'organizzazione dichiara di operare nel campo della politica e della cultura delle persone omosessuali:

1. offrendosi come "casa" per i gay che si riconoscono nell'area politica di centrodestra;

2. compiendo un'opera di sensibilizzazione nel centrodestra per favorire dibattito ed apertura alle tematiche dei diritti civili degli omosessuali;

3. completando il panorama politico del movimento di liberazione omosessuale italiano;

4. denunciando l'immobilismo del centrosinistra;

5. apportando un contributo nel campo della cultura e degli studi storici riguardanti la comunità omosessuale;

6. intervenendo nei casi di discriminazione rivolti verso singoli. Gay Lib interviene nella vita sociale attraverso i media, organizza conferenze e dibattiti e mantiene relazioni di cooperazione con altre associazioni "gemelle", anche internazionali, come Gay Lib Francia o la tedesca LSU.

Programma

Il manifesto politico dell'associazione contiene punti caratterizzanti che la differenziano, anche nettamente, dalla maggioranza dei gruppi politici LGBT, che si riconoscono in gran maggioranza nel centrosinistra, come Arcigay e Arcilesbica:

  • Riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso -- GayLib dichiara di ritenere improcrastinabile il riconoscimento giuridico della coppia omosessuale, ma di vedere come naturale soluzione della questione l'allargamento del matrimonio civile. Tale strategia, secondo l'associazione, risponderebbe "al principio liberale che vede tutti i cittadini uguali davanti alla legge: lo Stato non dovrebbe entrare nella sfera privata della persona". Di conseguenza Gay Lib è meno favorevole ad altre soluzioni proposte dal movimento omosessuale italiano, come i Pacs (Patti civili di solidarietà) o le Unioni civili, che definisce istituti ad hoc per persone di serie "B".
  • Siamo famiglia -- A differenza di quanto affermato dal mondo cattolico, ma in accordo con quanto affermato dai gruppi LGBT di sinistra, Gay Lib afferma che la coppia omosessuale va considerata una famiglia, dal momento che si articola sugli stessi principi di solidarietà e di amore di tutte le famiglie.
  • No alle adozioni gay -- GayLib ha una posizione contraria all'adozione di minori da parte di coppie omosessuali. Gay Lib sostiene infatti che "va considerato il diritto del bambino di essere adottato, e non quello della coppia di adottare". Gay Lib sottoscrive infatti l'affermazione secondo cui il minore, nella fase dello sviluppo "ha bisogno della figura paterna e di quella materna, specie per i processi identificativi". Per questa posizione Gay Lib si oppone alle richieste del movimento lesbico, per il quale è invece auspicabile che in una coppia sia possibile a una partner assumere non solo de facto, ma anche de jure un ruolo genitoriale nei confronti dei figli biologici dell'altra partner.
  • Manifestazione gay più serie -- Secondo GayLib i gay pride "dovrebbero essere un momento di rivendicazione di diritti e di proposizione fattiva delle tematiche care alla minoranza omosessuale, e non occasioni di provocazione autoreferenziali, talora contrarie al buon costume ed al comune senso del decoro".
  • Attenzione a gay anziani e disabili -- GayLib denuncia il fenomeno della "doppia discriminazione", ovvero quella che spesso tocca in sorte ai gay e alle lesbiche anziani e disabili. Uomini e donne fuori da ogni circuito (soprattutto quello commerciale dei locali e dei circoli ricreativi gestiti dalle associazioni, che in Italia sono vicine alla sinistra). A questo proposito GayLib afferma di volere "proporre controinterventi atti a favorire al meglio una reale integrazione sociale che badi maggiormente all'essere umano e ai suoi diritti in quanto tale prima che al "target" socio-economico".

Approccio storico sui "gay a destra"

«Nei paesi fascisti, l'omosessualità, rovinosa per la gioventù, fiorisce impunemente... Facciamo sparire tutti gli omosessuali e sparirà il fascismo!»

Marco Fraquelli, studioso della cultura di estrema destra nonché biografo di Julius Evola, nel suo saggio "Omosessuali di destra"[7] introduce, forse per la prima volta, un discorso riguardante l'associazione tra cultura di destra e quell'estetica che rimanda direttamente all'omoerotismo, oltre che un excursus storico alla scoperta di personalità omosessuali appartenenti al mondo della destra politica, dall'epoca del Neoclassicismo artistico ai nostri giorni; l'autore mette in rilievo l'apparente palese contraddizione di un'ideologia la quale seppur impregnata di omofobia e maschilismo presenta al suo interno molte ambiguità di natura sessuale e che in qualche caso è addirittura arrivata a teorizzare la perfetta compatibilità tra personalità omosessuale e personalità fascista[8].

E' questo il caso di alcune elaborazioni pseudo-filosofiche sorte in pieno regime nazista; in qualche caso si è giunti anche a teorizzare perfino come imprescindibile il connubio tra l'essere omosessuale e, al tempo stesso, l'essere espressione più pura e paladini del pensiero reazionario. Lo stesso storico George Mosse ha dimostrato nel suo "Sessualità e nazionalismo" gli strettissimi legami che intercorrono tra il cosiddetto terzo sesso e il carattere totalitario[9].

Tutto ebbe inizio da un incontro avuto a metà degli anni '80 con un rappresentante dell'Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale il quale, saputo che stava preparano una tesi di laurea su Evola, gli chiese: "Ma scrive almeno che Evola iera un culatòn? Guardi che tutti sanno che al Maestro piaceva toccare il culo ai ragazzetti che lo andavano a trovare..."[10].. A ciò s'aggiunse nel 1994 il tentativo di biografa intellettuale di Friedrich Nietzsche intitolato Nietzsche. Il segreto di Zarathustra in cui si propone l'ipotesi che il concetto di dionisiaco del filosofo gli sia stato ispirato da una relazione pederastica avuta con un uomo, un poeta bohemien, quand'era ancora uno studente adolescente.

Fraquelli nota che la cultura politica di destra non solo presenta al proprio interno personalità dalla sessualità ambigua, ma addirittura alcune vere e proprie icone gay letterarie quali possono essere Yukio Mishima e il "martire" Robert Brasillach (per non parlare po di Maurice Sachs).

Estetica fascista = omoerotismo?!

 
Le forma del corpo umano maschile, secondo Hitler perfetta antitesi di qualsiasi arte degenerata. Der Sieger (Un uomo tranquillo) di Arno_Breker.

Il già citato Mosse afferma che esiste una precisa continuità nel paradigma di bellezza e mascolinità che parte dal critico d'arte tedesco omosessuale Winckelmann per giungere ad esempio ad Arno Breker, artista nazista per eccellenza, o all'architetto prediletto da Adolf Hitler, ossia Albert Speer:"l'arte nazista era in realtà omoerotica quanto quella di tutti i nazionalismi moderni..."

A proposito della sua venerazione per la scultura greca, Winckelmann però (assieme ad August von Platen e Michelangelo Buonarroti) nega che vi sia un rapporto tra la bellezza perfetta e il desiderio di avere con questa bellezza relazioni sessuali, conclude Mosse notando l'ironia "nel fatto che un omosessuale, Winckelmann, avesse adattato l'arte greca ai gusti delle classi medie e abbia fornito il modello per lo stereotipo maschile nazionale"[11]. Celebre è l'episodio narrato da Giacomo Casanova in Storia della mia vita: un giorno andato a far visita a Winckelmann che risiedeva a Roma, trova un giovane e bel ragazzetto "intento a tirarsi su le braghe, lesto lesto, in un evidente tentativo di ricomporsi in fretta e furia"[12].

Ora, il Neoclassicismo non si limita a riesumare esclusivamente l'ambito estetico dell'epoca classica, ma ne ripropone anche nella sua interezza l'ideologia comportamentale, compreso quindi anche il lato dei rapporti sociali-interpersonali-sessuali. Da qui l'enfatizzazione della pederastia greca la quale occupa un posto centrale perfino nelle discussioni filosofiche antiche: omosessualità e passione per il classicismo saranno per molto tempo considerate intrinsecamente interconnesse[13].

La stessa cosa afferma anche Dominique Fernandez ne Il ratto di Ganimede che "i loro (di fascismo e nazismo) atleti e i loro guerrieri, troppo virili, hanno l'aria di posare per riviste gay. Assenza di ambiguità, bellezza troppo perfetta, posizioni ostentate, arte superficiale da manifesto: tutti i fantasmi dell'immaginario omosessuale si scatenano in queste figure erotizzate a oltranza"[14], al riguardo basti solo pensare alle sculture dello Stadio dei marmi di Roma prodotte negli anni '30.

Il corpo virile greco, riscoperto tramite le descrizioni di Winckelmann, diverrà immediatamente l'ideale normativo sbandierato dai nazionalismi europei[15]. La componente omosessuale delle personalità che hanno avuto un ruolo da protagonisti nel percorso che ha portato alla formazione e all'ideologia dei regimi totalitari non è, in molti casi, trascurabile... personalità che formeranno gli anelli di una catena che dal secolo dei lumi giunge fino all'epoca dei regimi totalitari[16].Una continuità sconcertante che dal culto del bello di Winckelmann conduce direttamente ai lager nazisti[17].

 
Visione latero-posteriore di Una delle statue dello Stadio dei Marmi a Roma in cui è messa in evidenza la plasticità dei muscoli, in particolare i Muscoli spinoappendicolari e i Muscoli ischiocrurali.

Omosessualità e politica da Platone a Mishima

«Difendete la bellezza! E' questo il vostro unico officio. Difendete il sogno che è in voi!»

In Germania l'origine della cultura omosessuale di destra viene individuata nei Wandervogel-Uccelli migratori, movimento giovanile tedesco sorto nel 1896; sono stati i primi a indossare camicie brune e a fare il saluto a braccio destro teso. Nel 1903 viene pubblicato Sesso e carattere del giovane filosofo Otto Weininger, viennese di lingua tedesca e madre ebrea, suicida ventiquattrenne per una crisi depressiva indotta pare da un'omosessualità latente e non accettata: la sua opera è il testo basilare dell'antifemminismo, dell'antisemitismo e dell'ostilità nei confronti della democrazia[18].

Appena giunto al potere Hitler, quale esaltatore della virilità germanica, propone di affidare la presidenza dell'"Unione degli scrittori tedeschi" al poeta austriaco omosessuale Stefan George il quale però, già molto malato, si trovò a dover rifiutare l'incarico; viene pertanto sostituito dal medico-scrittore Gottfried Benn, intimo amico di Klaus Mann, il figlio letterato - nonché omosessuale anch'egli - di Thomas Mann[19].

Per i primi tre decenni del '900 Berlino era stata comunque, al di là delle ideologie, una delle capitali mondiali della vita omosessuale, con 130 locali aperti nel 1933; addirittura le prime iniziative a tutela degli omosessuali hanno avuto origine proprio in terra tedesca. Meta ideale nel 1929 per il giovane scrittore inglese omosessuale Christopher Isherwood appena uscito da Cambridge. Culla del primo movimento di liberazione omosessuale è proprio qui, in Germania, che incontriamo già nel XIX secolo gli autentici pionieri dell'attivismo gay[20].

Inglese è anche Aleister Crowley, propugnatore della magia sessuale e fondatore del moderno occultismo, agente dei servizi segreti inglesi e uomo di destra il quale non disdegnava di praticare il sesso con i giovani ragazzi[21].

Per passare all'Asia l'orientalista Leonardo Vittorio Arena indica nella vita promiscua all'interno dei monasteri buddhisti del IX secolo l'origine dell'omosessualità giapponese-samuraica; a differenza della pederastia greca occidentale però qui è invece propriamente al giovane che viene consigliato di prendere l'iniziativa nella scelta di un compagno più maturo: questo legame tr monaco e novizio passa poi all'omoerotismo dei samurai. Fino a giungere al seppuku di Yukio Mishima[22].

Oggi

Il giornalista ed editore francese Michel Caignet (1954-): neonazista, antisemita e negazionista[23] , nel 1986 fonda il mensile "Gaie France" in cui declama l'amore nei confronti dei ragazzini[24]. Nel 1992 la rivista viene accusata di incitamento alla pedofilia e vietata ai minori[25]; nel 1997 è processato per la diffusione di film pornografici con minorenni[26] e condannato a quattro anni di carcere[23].

Note

  1. ^ G@yNews.it - GayLib, domani a Milano III Congresso apre con messaggio Fini
  2. ^ La svolta antigay di Bossi, che un tempo ospitava gli omosex «Los Padania»
  3. ^ www.sentinellatrentina.it
  4. ^ CulturaGay.it - Biografia di Enrico Oliari
  5. ^ www.gaylib.it
  6. ^ Gay: Gaylib, domani in piazza con tricolori all'Europride - - liberoquotidiano.it
  7. ^ (2007, per Rubbettino editore)
  8. ^ Omosessuali di destra, Introduzione, pag.6-9
  9. ^ Omosessuali di destra, Introduzione, pag.6-9
  10. ^ Omosessuali di destra, Introduzione, pag.6-7
  11. ^ Sessualità e nazionalismo, pag.15
  12. ^ Mondadori vol.IV, pag 262-3
  13. ^ Paolo Zanotti, Classici dell'omosessualità, BUR, 2006
  14. ^ pag.185
  15. ^ Paolo Zanotti, Il gay, 2005 Fazi editore, pag.135
  16. ^ Omosessuali di destra, pag.23
  17. ^ Nicola Barilli, "Per una traiettoria storica del corpo umano", pubblicato online
  18. ^ Omosessuali i destra, prefazione di Giorgio Galli pag.XV
  19. ^ Omosessuali i destra, prefazione di Giorgio Galli pag.X-XI
  20. ^ Omosessuali i destra, prefazione di Giorgio Galli pag.XI
  21. ^ Omosessuali i destra, prefazione di Giorgio Galli pag.XII
  22. ^ Omosessuali i destra, prefazione di Giorgio Galli pag.XIII-XIV
  23. ^ a b Nicolas Lebourg, « L'invention d'une doxa néo-fasciste : le rôle de l'avant-garde nationaliste-révolutionnaire. Idéologie négationniste, propagandes anti-américaine, anti-immigration, anti-juive », Domitia, n°1, octobre 2001 ; reproduit sur le site de l'Université de Perpignan.
  24. ^ « Derrière les mots, l'écœurement », L'Humanité, 18 juin 1997.
  25. ^ Arrêté du ministre de l'intérieur du 27 mai 1992 portant interdiction de vente d'une revue aux mineurs
  26. ^ Des enfants de Bogota pour des voyeurs français L'Humanité 1997

Voci correlate

Collegamenti esterni