Monologo

discorso, espresso a voce, tenuto da un singolo personaggio e diretto ad un'altra persona o ad un pubblico
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Il monologo è una composizione scenica, o parte di una composizione scenica, teatrale o di altro tipo, pensata per essere recitata da un solo attore, che è da solo in scena nel momento in cui parla.

Per esempio sono monologhi : l' Essere o non essere nell'Amleto di William Shakespeare, o i dialoghi di Eduardo De Filippo con il professore sul set di Questi fantasmi, ma anche composizioni sceniche complete, che prevedono diversi gradi di partecipazione del pubblico, come Novecento di Alessandro Baricco, o il Mistero Buffo di Dario Fo.

Talvolta un monologo può essere un prologo o un epilogo, quando l'attore, si ritrova da solo a recitare, all'apertura o alla conclusione della messa in scena. In alcuni casi la funzione introduttiva o conclusiva di tali monologhi è esplicitata, come nel caso in cui l'attore impersona direttamente un personaggio che ha funzione narrativa, chiamato direttamente Prologo, come nelle commedie di Pietro Aretino. In altri casi la funzione è implicita alla scena, ad esempio quando, nel Riccardo III, è egli stesso, un personaggio della storia, a introdurci nelle vicende, con esplicazione degli antecedenti e dichiarazione degli intenti futuri.

In altri casi ancora è tutte e due le cose, contemporaneamente, in modo non chiaramente distinguibile, come nel caso del monologo finale di Puck nel Sogno di una notte di mezza estate, che chiama in causa sia il suo personaggio di folletto, sia la figura dell'attore, che dà corpo all'ombra del personaggio, sia la visione del teatro come sogno.

Il monologo rientra nella categoria delle convenzioni teatrali, ossia dei "trucchi" realizzati dal drammaturgo per rendere partecipe lo spettatore di un evento che non ha visto rappresentato (ad esempio un episodio avvenuto nel passato di uno dei personaggi o il resoconto di una morte avvenuta fuori scena) o ancora per esplicitare i pensieri interiori di un personaggio (riflessioni su un avvenimento): in molti casi, quindi, ha funzione didascalico-narrativa o illustrativa di episodi extradiegetici. Ciò che lo rende un artificio scenico è dunque il carattere di estraneità alle convenzioni dialogiche della realtà sensibile, dove difficilmente si potrebbe esporre un argomento interiore a voce alta, se fossimo sicuri di non essere ascoltati.

Proprio per il suo carattere di innaturalità, il monologo venne quasi totalmente soppresso nei testi esemplificativi del teatro borghese, che tendeva a restituire in scena la dimensione della realtà sensibile: Čechov lo reintrodusse, forzando i caratteri propri del naturalismo borghese, per sottolineare il tumulto interiore dei suoi personaggi.

Monologo
Ubicazione
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