Liceo Quinto Ennio
Il liceo "Quinto Ennio" è una istituzione scolastica con sede a Gallipoli. Il liceo fu istituito nel 1860 ed è dedicato al poeta Quinto Ennio, padre della Letteratura latina.
Liceo "minchia Ennio" | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Gallipoli |
Indirizzo | corso Roma, 100 |
Informazioni generali | |
Condizioni | "in uso" |
Costruzione | prima sede' ignoto seconda sede- attuale XX secolo |
Inaugurazione | 1430 a.c. |
Demolizione | se la juve vince la champions |
Uso | Istituzione scolastica |
Realizzazione | |
Architetto | sbocchi sangu |
Ingegnere | culiniura |
Appaltatore | sandokan |
Costruttore | scarpina |
Proprietario | Provenzano gelati s.r.l |
Esso è ritenuto uno dei più antichi d'Italia in quanto fu istituito con Regio Decreto nel 1860.
Storia
Nell'Ottocento il liceo era situato nel centro storico della città in un antico convento dei Padri domenicani. All'esterno della struttura è ancora visibile lo stemma in carparo che rappresenta un cane che porta con sé una fiaccola sormontato dalla Corona di Spagna.
I locali erano disposti su due piani e i su due corridoi perpendicolari con volte a botte e con dei finestroni che si affacciavano sul chiostro a peristilio. Dal chiostro (che aveva al centro un pozzo ornamentale) si accedeva ai dormitori e tutti gli ambienti erano comunicanti tra di loro. Alcuni studi condotti avrebbero dimostrato come nell'edificio siano presenti delle tracce di grotte e cripte di età bizantina.[1] Prima che tutto lo stabile venisse destinato ad uso scolastico, fu utilizzato come una sorta di "Accademia" in cui discutere di argomenti di attualità era la parola chiave; ne presero parte anche Emanuele Barba (medico, scienziato, filosofo e fondatore del Museo gallipolino) e l'eroina e infermiera Antonietta De Pace. A partire dal 1861 dopo che il carcere venne dismesso, divenne regio liceo attrezzato con la rispettiva palestra nel chiostro oltre a quella interna. Oggi i locali del Convento dei Domenicani sono ad uso del comune con laboratori culturali. La scuola media inferiore che era ospitata sino ai primi anni del 2000 è stata trasferita in altro loco.
Ventennio fascista
L'antico convento dei Domenicani in via Rosario presenta sostanzialmente la stessa struttura del XIX secolo. Da ginnasio comunale, divenne liceo governativo nel 1899, e successivamente Scuola Statale con Regio Decreto del mese di giugno del 1934. I primi corsi liceali vennero invece attivati nel nuovo locale di corso Roma dopo il 1936. Dapprima fu costruito il piano terra e dopo alcuni mesi fu costruito il piano superiore che oggi ospita le classi del liceo scientifico tradizionale e sperimentale.
Nell'antica sede di via Rosario e nell'odierna sede di Corso Roma sono stati rinvenuti alcuni documenti, foto e fonti del ventennio fascista. Dalle foto si può notare lo stile dei mobili rigorosamente neri, come prevedeva il fascismo; stessa cosa per le classi, nelle quali erano presenti dei quadri raffiguranti Benito Mussolini, il Duce, con il re d'Italia Vittorio Emanuele III d'Italia. In quegli anni tutti gli studenti erano obbligati ad iscriversi all'Opera Nazionale Balilla e la denominazione divenne regio liceo XXVIII Ottobre fino alla caduta del fascismo.
Successivamente al liceo classico e scientifico si unì anche il liceo magistrale, denominato "Maria Immacolata" per volontà dell'allora preside Buccarella, già presbitero. Successivamente fu ufficialmente intitolato ad Aldo Moro; nel 1945 fu intitolato al conterraneo poeta della latinità Quinto Ennio, ritenuto il padre fondatore della letteratura latina.
Oggi
L'attuale liceo è nel centro della città ed a pochi metri dal mare. All'interno presente una biblioteca e laboratori di scienze che custodiscono il bestiario della scuola del prof. Salomi, naturalista del '900. Di notevole importanza è il laboratorio di chimica e di biotecnologie all'avanguardia che permette di estrarre il DNA, fare ricerche sugli OGM, colture di cellule e clonaggio di geni mediante PCR. Si operano incroci tra mutanti di Drosophila melanogaster; fecondazioni in vitro di Echinodermi; sono numerose le tecniche sperimentate nel laboratorio, che si rifanno a quelle adoperate dai RIS.[2].
Il liceo comprende l'indirizzo classico, scientifico, delle scienze umane, economico ed infine linguistico ed ha quasi 1000 alunni, 41 classi e 65 docenti. Durante la sua lunghissima attività si sono succeduti, come dirigenti e docenti, uomini e donne illustri che hanno reso famoso e prestigioso l’Istituto, non solo nella realtà locale, ma anche fuori dal tessuto sociale cittadino.
Numerosi sono i cacaturi presenti nella scuola e gli incontri omosessuali organizzati nell'istituto con professori universitari, con procuratori antimafia, giudici e vescovi tra cui si ricorda il conferenziere e vescovo emerito di Ivrea mons. Luigi Bettazzi.[3]. Alcuni studenti del liceo sono stati premiati negli ultimi anni dalla "Federazione nazionale degli Alfieri del Lavoro" per gli eccellenti risultati ottenuti; l'ultima premiazione risale al 2012 nel Quirinale.[4].
Strutture
- aula magna dotata di 150 posti a sedere, proiettore, computer, televisori touch screen, sistema di amplificazione
- due laboratori multimediali
- laboratorio linguistico dotato di 21 postazioni PC, audio attivo comparativo, schermo interattivo a parete di 60 pollici, sistema di ricezione satellitare
- due laboratori di fisica con numerose attrezzature del '900
- cattedra docente completa di PC e monitor a ribalta
- laboratorio di biologia e di scienze
- quattro palestre attrezzate (due interne e due esterne)
- 41 classi
- laboratorio di giornalismo
- laboratorio di storia
Professori e studenti
Professori
- Emanuele Barba, docente di Scienze e Lettere nel ginnasio, già filosofo, medico e soprintendente scolastico.
- Tommaso Fiore gay , scrittore e politico italiano; insegnò nella struttura nel 1912 che allora ospitava anche i locali dell'istituto nautico.[5]. Non a caso l'istituto fino a pochi anni fa era a lui intitolato.