Quarto Dottore
Il Quarto Dottore è un personaggio immaginario interpretato da Tom Baker nella serie televisiva britannica di fantascienza Doctor Who.
Il "quarto" Dottore | |
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Universo | Doctor Who |
Autori |
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1ª app. in | Planet of the Spiders (1974) |
Ultima app. in | Logopolis (1981) |
Interpretato da | Tom Baker |
Voce italiana | Diego Reggente |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Signore del Tempo |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Gallifrey |
Si tratta della quarta incarnazione del "Dottore", il protagonista della celebre serie di culto prodotta dalla BBC. Baker interpretò il personaggio dal 1974 al 1981, in sette stagioni consecutive del programma, diventando così il Dottore di più lunga permanenza nella storia di Doctor Who, contando sia la serie classica che la nuova. Inoltre, fu l'unico dei Dottori della serie classica del quale furono trasmessi in Italia alcuni episodi su RaiUno, a partire dal 6 febbraio 1980 (soltanto 26 episodi trasmessi, ciascuno suddiviso in quattro parti, tratti dalla dodicesima e tredicesima stagione, sono stati gli unici della serie classica ad essere stati trasmessi in Italia).
Il Dottore è un Signore del tempo alieno ultracentenario originario del pianeta Gallifrey che viaggia nel tempo e nello spazio attraverso il TARDIS, frequentemente accompagnato da vari compagni di viaggio. Se rimane ferito in modo grave, ha la possibilità di rigenerare il proprio corpo; nel processo, cambiano il suo aspetto fisico e la personalità.
Il Quarto Dottore apparve in 172 episodi (179, contando anche la rigenerazione in Planet of the Spiders e l'abortito episodio Shada) lungo un periodo di sette anni, dal 1974 al 1981. Inoltre, egli tornò anche negli speciali The Five Doctors (tramite spezzoni tratti dall'incompleta Shada) e Dimensions in Time.[1]
Questa incarnazione del Dottore viene generalmente ricordata come una delle più conosciute e popolari della serie classica. Nei vari sondaggi condotti da Doctor Who Magazine, Tom Baker perse il titolo di "Miglior Dottore" soltanto in tre occasioni: nel 1990 con Sylvester McCoy (il Settimo Dottore), e due volte in favore di David Tennant (il Decimo Dottore) nel 2006 e 2009.[2] Lo stile eccentrico nel vestire del Quarto Dottore e nello specifico la sua caratteristica lunga sciarpa colorata, lo resero una figura immediatamente riconoscibile da parte del pubblico. Il produttore Philip Hinchcliffe ha spesso affermato che l'aspetto "bohémien" del Quarto Dottore e la sua attitudine "anticonformista" furono le qualità che lo resero il beniamino del pubblico più adulto della serie, e degli studenti dei college.
Personalità
Il Quarto Dottore è uno dei più imprevedibili dal punto di vista caratteriale, apparentemente più distante e "alieno" delle sue precedenti incarnazioni.[3]
Nonostante gli ovvi momenti comici, e i vari siparietti surreali del personaggio, il Quarto Dottore sembra essere più distaccato e triste dei suoi predecessori. In alcune situazioni, egli è in grado di diventare intensamente meditabondo, serio ed anche insensibile. Svela inoltre un lato oscuro della sua personalità nell'episodio The Invasion of Time dove sembra giocare in maniera crudele con i Signori del Tempo, dopo la sua nomina a loro Presidente. Dimostra di possedere un forte codice etico e morale, per esempio quando, trovandosi davanti al dilemma se distruggere o meno la razza dei Dalek (in Genesis of the Daleks), afferma che se li annientasse, non sarebbe da giudicarsi migliore di loro.
Allo stesso tempo, sembra essere in grado di momenti di grande affetto e generosità. In The Ark in Space, loda l'indomabilità della razza umana e nelle storie successive dichiara che la Terra è il suo pianeta preferito (The Stones of Blood). Infine, è il primo dei Dottori a riferirsi ai suoi compagni di viaggio definendoli "i suoi migliori amici".
Nei confronti dei suoi compagni di viaggio, specialmente verso Sarah Jane Smith, è molto protettivo e si comporta come una sorta di figura paterna. In alcune storie, come in Pyramids of Mars, viene svelato che sta avvicinandosi alla mezza età con sentimenti malinconici. Spesso riflette sul suo stato di "outsider" nei confronti della razza umana, e sembra più incline ad una esistenza solitaria (The Deadly Assassin). Non sopporta le persone da lui ritenute stupide, frivole, disoneste, o semplicemente malvagie. Sotto pressione, diventa autoritario ed egocentrico. Mantiene le distanze dai Signori del Tempo, precisando in The Pyramids of Mars che, nonostante provenga da Gallifrey, non si considera uno di loro.
Come in tutte le sue precedenti incarnazioni, preferisce vincere le contese grazie all'intelligenza piuttosto che con la forza. Ciononostante, mostra di essere un abile spadaccino (The Androids of Tara) ed un combattente temibile se provocato.
Una delle relazioni più significative del Dottore inizia durante la sua quarta incarnazione e viene successivamente esplorata durante la sua decima incarnazione. La sua amicizia con Sarah Jane Smith sembra essere più "profonda" rispetto alle relazioni con gli altri compagni di viaggio avuti fino a quel momento.
Il Quarto Dottore ha una passione vera e propria per le caramelle gommose colorate.
Aspetto
Alto, con gli occhi sempre sul punto di schizzare fuori dalle orbite, in possesso di una massa di folti capelli scompigliati e di denti sporgenti, l'abbigliamento favorito del Dottore consiste abitualmente in camicia, panciotto, foulard, pantaloni, cappotto (con le tasche piene di oggetti apparentemente inutili che invece si rivelano di capitale importanza quando utilizzati dal Dottore), cappello a larga tesa, ed una sciarpa multicolore lunghissima, a suo dire regalatagli da Madame Nostradamus. Quando essa viene danneggiata nella puntata The Ark in Space, il Dottore dichiara con rimpianto di ritenerla "insostituibile".
Secondo Tom Baker, la sciarpa del Dottore fu un'idea del costumista James Acheson.[4]
Secondo quanto riportato dai creatori dello show e da Baker stesso, il look del personaggio venne ideato ispirandosi al dipinto di Henri de Toulouse-Lautrec, che ritrae il suo amico Aristide Bruant, un cantante d'opera e proprietario di nightclub che amava vestirsi con cappello e cappotti neri ed una lunga sciarpa rossa.[5]
Stile delle storie
Le prime avventure del Quarto Dottore erano caratterizzate da una forte impronta da "horror gotico". Il duo costituito dallo sceneggiatore Robert Holmes e dal produttore Philip Hinchcliffe inserirono citazioni a icone horror del passato quali mummie (Pyramids of Mars), Frankenstein (The Brain of Morbius, Robot), Dr. Jekyll & Mr. Hyde (Planet of Evil), e persino accenni a trasformazioni genetiche (The Ark in Space, The Seeds of Doom) e rapimenti alieni. In queste ultime storie, era presente un'impronta maggiormente science fiction.
Il periodo di Hinchcliffe (1974–1977) si rivelò uno dei più controversi nella storia della serie classica, in quanto gli accresciuti elementi horror delle storie e la violenza insita nelle stesse, attrassero critiche da parte della moralizzatrice Mary Whitehouse. La controversia portò il direttore generale della BBC a scusarsi personalmente con la Whitehouse per il finale dell'episodio The Seeds of Doom (1976).[6] Nel 1977 Hinchcliffe venne trasferito alla produzione di serie poliziesche indirizzate ad un pubblico più adulto. Il suo sostituto fu Graham Williams, che si occupò della produzione della quarta stagione di Baker in Doctor Who.
A Williams furono date specifiche istruzioni su come "alleggerire" il tono generale della serie. Tuttavia, le prime tre storie (che erano già state scritte e girate) della quarta stagione non si discostarono troppo dalle tematiche horror precedenti. Il periodo di Williams fu comunque uno dei migliori in termini di indici d'ascolto per il programma. Comprese la puntata con il più alto riscontro di pubblico (la quarta parte del serial City of Death) con un totale di 16.1 milioni di telespettatori in Gran Bretagna. Douglas Adams divenne sceneggiatore capo durante questo periodo ed infuse nella serie il suo stile caratteristico riscontrabile nei dialoghi dei personaggi e nelle storie. Tuttavia, Adams si trovò a dover far fronte a forti riduzioni del budget di realizzazione, ed accettò a malincuore di scrivere il soggetto dell'episodio finale della stagione, intitolato Shada, che però non venne mai completato a causa della mancanza di fondi. Di conseguenza, Williams lasciò lo show, insoddisfatto del ridimensionamento generale al quale era stata sottoposta la serie nonostante il buon successo riscosso.
Per la diciottesima stagione, John Nathan-Turner divenne il produttore esecutivo di Doctor Who. Introdusse subito dei cambiamenti nella serie, smorzando i toni comici per orientarsi su tematiche più fantascientifiche. Durante questa stagione, il Quarto Dottore divenne una figura molto più malinconica. Baker iniziò la stagione in cattivo stato di salute, finendo in seguito anche ricoverato in ospedale.
Tutto questo portò all'abbandono della serie da parte di Baker, che terminò la sua permanenza in Doctor Who con la storia Logopolis (1981).
Riferimenti in altre stagioni di Doctor Who
Immagini del Quarto Dottore sono visibili negli episodi Earthshock, Mawdryn Undead, Resurrection of the Daleks, The Next Doctor, L'undicesima ora, Il coinquilino e Nightmare in Silver, mentre si può ascoltare la sua voce in The Almost People. Inoltre, il Quarto Dottore appare durante un flashback di Sarah Jane in The Mad Woman in the Attic, tramite immagini di repertorio tratte da The Hand of Fear. Ne Il nome del Dottore, egli viene visto brevemente da Clara Oswald aggirarsi nei pressi del TARDIS (clip presa da The Invasion of Time).
Voci correlate
Note
- ^ Alden Bates' NZ Doctor Who Page - older news items:Tom's Visit - At the beginning of 1997, Tom Baker visited New Zealand in order to film some advertisements for National Superannuation
- ^ David Tennant named 'best Dr Who', BBC News, 6 dicembre 2006. URL consultato il 25 febbraio 2007.
- ^ Classic Doctor Who Profile - Tom Baker
- ^ Variations, un mini-documentario incluso nell'edizione speciale in DVD di The Power of Kroll.
- ^ BBC - Doctor Who - A Brief History of a Time Lord
- ^ Graeme Burk & Robert Smith Who's 50: The 50 Doctor Who Stories to Watch Before You Die—An Unofficial Companion, Toronto: ECW Press, 2013, p.148-49