Piedone l'africano

film del 1978 diretto da Steno
Versione del 19 lug 2015 alle 16:01 di Rotbot (discussione | contributi) (Bot: aggiornato codice IMDb)

Piedone l'africano è un film del 1978 diretto da Steno. È il terzo film della tetralogia di Piedone.

{{{titolo}}}
Bud Spencer e Baldwin Dakile alla fine del film
Paese di produzioneItalia
Durata108 min
Genereavventura
RegiaSteno
SoggettoFranco Verucci
SceneggiaturaGiovanni Simonelli, Adriano Bolzoni, Franco Verucci, Ranier Brandt
FotografiaAlberto Spagnoli
MontaggioMario Morra
MusicheMaurizio De Angelis, Guido De Angelis
ScenografiaBruno Cesari
CostumiLuciano Sagoni
Interpreti e personaggi

Trama

 
Dagmar Lassander (Margy Connors).
 
Enzo Cannavale (Caputo).

Un collega sudafricano contatta il commissario Rizzo detto "Piedone" per chiedergli aiuto ma all'appuntamento al porto di Napoli viene ucciso mentre sta per fornirgli informazioni su un traffico internazionale di diamanti e droga.

Rizzo parte per il Sudafrica dove incontra Bodo, il bambino dell'agente ucciso, già orfano della madre, al quale si affezionerà, e Caputo interpretato da Enzo Cannavale, il suo ex brigadiere della Polizia di Stato, emigrato da Napoli a Johannesburg dove lavora come cameriere in un ristorante di lusso. Il padrone del ristorante è Smollett, un imprenditore che ha interessi nel commercio di diamanti e di animali esotici. Piedone, raggiunti Smollet e Caputo in una tenuta dell'entroterra - dove l'imprenditore aveva riunito alcuni amici per una battuta di caccia - sfugge a diversi attentati organizzati da Spiros, un collaboratore dell'imprenditore. Fingendo di volersi fare corrompere, Piedone partecipa a un'azione in cui Spiros e alcuni altri compari sottraggono i diamanti da una miniera sotto stretta sorveglianza - si tratta di uno schema usato dalla banda per appropriarsi di diamanti che verranno poi utilizzati per acquistare la droga da mandare in Europa. Quando sono ormai al sicuro nel deserto, Spiros cerca di eliminare Piedone ma questi riesce a fuggire. I due si troveranno di nuovo faccia a faccia di lì a poco, in una delle tenute di Smollet. Grazie anche all'intervento di un agente del servizio segreto che lo ha tenuto sotto controllo dal momento in cui è arrivato in Sudafrica, Piedone riesce ad avere la meglio sulla banda e ad assicurare Smollett e Spiros alla polizia.

La saga di Piedone

Il Sudafrica e l'Apartheid

Il bambino di colore, che interpretava il ruolo del piccolo Bodo, si è poi laureato in Italia e svolge attualmente la professione di avvocato in Sudafrica. Quando fu girato il film, in Sudafrica esisteva però ancora una rigida segregazione razziale (Apartheid) e Bud Spencer, in una intervista del 2003, ha ricordato che fu costretto a lasciare con tutta la troupe un ristorante che aveva vietato l'ingresso al bimbo, solo perché di colore[1].

Note

  1. ^ M. Norcini e S. Ippoliti: ... Continuavano a chiamarlo Bud Spencer. Cine70 e dintorni, n. 3, primavera 2003.

Collegamenti esterni

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema