Cenni vagamente biografici (in linea con l'anonimato tendenziale di Wikipedia)
Sono uno storico (parola impegnativa), coinvolto nello studio del mondo arabo-islamico classico. Con la quale espressione intendo il periodo che dal VII secolo d. C. arriva fino al XVI secolo che, a mio modo di vedere, costituisce un tornante storico per l'affermarsi degli Ottomani.
Ho una discreta tonda età ma credo - e spero - che la mia anima sia rimasta giovane. Ho quindi una qualche esperienza, anche se questo mi ricorda quanto diceva Oscar Wilde, secondo cui "esperienza è il nome che diamo ai nostri errori". E da questo punto di vista ho molta esperienza. Sono nato sotto il segno dei Gemelli (ascendente Scorpione). Peccato però che io non creda all'astrologia.
Tengo famiglia, come direbbe Totò: una bella moglie matematica, un figlio ingegnere opto-elettronico e, fortunatamente per me — che sono sempre stato un po' bestia con le scienze cosiddette esatte — una figlia che si è affacciata a Lettere, interessandosi di Letteratura, Musica e Spettacolo.
Ho molti hobbies. Mia moglie dice troppi. Da ultimo quello della rilegatoria. Così miglioro l'ordine della casa per quanto riguarda almeno la mia biblioteca. Con qualche sollievo coniugale che, invece, guarda con divertito sospetto il tempo che da ultimo passo su Wikipedia.
Mi piacerebbe dialogare con chi ha i miei stessi interessi, ovviamente. E sono aperto a consigli e correzioni, nello spirito di Wikipedia, tanto più che sono un chiacchierone anche informatico, afflitto (come dice sempre mia moglie) da "libidine didattica e didascalica", il che potrebbe legittimare ai miei danni l'espressione "wikipedante". Ma mi piace anche leggere e ascoltare. Se c'è quindi da discutere, sempre senza azzannarsi, io vado a nozze.
Contributi
Una trentina di voci fatte (non le ho contate ma non sono molte di più, vista la recente scoperta di Wikipedia, cui prima ogni tanto approdavo da semplice lettore), qualche correzione "oggettiva" (date errate, refusi... attività tipica del pignolo) e moltissime programmate. Tutte, o quasi, attinenti alla cultura del mondo arabo-islamico classico (ma saltabbeccherò forse sulla storia medievale europea e sulla guerra civile statunitense. Poco o nulla invece di cultura persiana o turca, più che altro per difetto dei necessari strumenti linguistici che ritengo indispensabili per un approccio diretto alle questioni: 1 anno appena di studio del farsi a fronte di - ahimè - vari decenni di studio dell'arabo...
Perché la storia classica arabo-islamica e non quella contemporanea? Mah! Forse inconsciamente per sfuggire le troppe nefandezze d'oggidì, ma più probabilmente per banale mancanza di competenza. Però per 10 anni ho lavorato, nei miei verdi anni, in una rivista specializzata sulla storia contemporanea del Vicino Oriente, particolarmente islamico. Rivista per addetti e, quindi, pochissimo nota in Italia. Dunque (promessa? miaccia?) forse qualche puntatina anche lì.