Roberto Pezzetta

designer italiano
Versione del 4 ott 2015 alle 18:11 di ZimbuBot (discussione | contributi) (WPCleaner v1.36 - Fixed using Wikipedia:Check Wikipedia (Template con parametri duplicati))

Roberto Pezzetta (Treviso, 1946) è un designer italiano.

Biografia

Inizia la sua carriera come product design nel 1969 con la società Zoppas[1]. Nel 1976 [2] diventa responsabile del design in Nordica[3] per un anno quando poi si occupa di elettrodomestici per l'azienda Zanussi, diventando nel 1982 responsabile dell'Ufficio Disegno Industriale[4]. La collaborazione con questa azienda continua anche negli anni successivi fino al gennaio 2002[5] quando assume il ruolo di direttore creativo del Gruppo Electrolux con il titolo di vice Presidente design per la stessa azienda fino al 2005 quando lascia l'azienda per aver raggiunto i limiti d'età.

Attualmente è libero professionista e consulente per il disegno industriale a Pordenone, dove vive[6].

Principali opere e riconoscimenti

L'opera di Pezzetta ha portato significativi contributi al design italiano dei grandi elettrodomestici, introducendo con «semplicità, eleganza e ironia»[7] «forme e colori del tutto innovativi nel design degli elettrodomestici», con il fine di ripensare il rapporto fra utente e macchina[8].

Nel 1986 ha progettato la prima lavastoviglie a scomparsa e l'anno seguente i frigoriferi della Wizard Collection entrambi segnalati in due edizioni del Premio Compasso d'oro[9]. I frigoriferi della Wizard Collection si allontanano da una visione dell'elettrodomestico come oggetto puramente tecnico-funzionale, per divenire anche oggetti d'arredamento, fortemente caratterizzati da forme di ispirazione post-moderna. Un tentativo di «ripensare l’oggetto elettrodomestico come pet, come animale domestico»[10] è invece alla base di una serie di elettrodomestici prototipi: Zoe (lavabiancheria ideata nel 1988), Teo (cucina) e Oz (frigorifero), ideato nel 1993 e commercializzato a partire dal 1998.

I progetti di Pezzetta sono stati pubblicati in alcune tra le principali riviste di design e in libri editi in Italia ed all'estero; sono stati inoltre presentati in numerose mostre in Europa, Stati Uniti e Giappone, alla Biennale di Lubiana in Slovenia, al Design Museum di Londra, al Salone Internazionale del Mobile nel 2008, alla Triennale di Milano nel 2009 e in varie edizioni della Fiera di Verona nella sezione "Abitare il tempo"[11]. Nel 2003 la sua opera è stata inoltre oggetto della mostra antologica La Fabbrica e i Sogni[12], cui è seguita la pubblicazione di un catalogo monografico.

Nella sua carriera ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti. Ha vinto il Premio Compasso d'oro - premio assegnato dall'Associazione Disegno Industriale - nel 1981 insieme alla Zanussi "per l’Immagine Aziendale e tutta la produzione"[13] e alcuni suoi prodotti sono stati segnalati allo stesso premio nel 1987, 1989, 1991, 1998, 2001, 2004 e 2008. Ha vinto il Red Dot Design Award, il IF product design award entrambi nel 2005[14] e dodici Good Design Award (nelle edizioni del 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2009)[15].

Bibliografia

  • Valentina Auricchio, Design in cucina. Oggetti, riti, luoghi, Giunti editore, 2012, pp. 224 pagine.
  • Christian Pixis, Uta Abendroth, World Design, Chronicle Books, 1999, pp. 440 pagine.
  • Catherine McDermott, Design Museum Book of Twentieth Century Design, Carlton Books, 1997, pp. 400 pagine.
  • Anty Pansera, Storia del disegno industriale italiano, Laterza, 1993, pp. 436 pagine.
  • Marcel Wanders, The International Design Yearbook, Abbeville Press, edizioni del 1986, 1987, 1989, 1992, 1996 e 1998.
  • Annamaria Scevola, Silvio San Pietro, Contemporary italian product design, Edizioni L’Archinvolto, 1999, pagine 240.
  • Raymond Guidot, Marie Laure Jousset, Bons Genies De La Vie Domestique, Editios du Centre Pompidou, 2000, pagine 198.
  • De Angelis A., Design the italian way, Editoriale Modo, 2001.
  • Nonie Niesewand, Contemporary Details, Mitchell Beazley, 2006, pagine 224.
  • Mello Patrizia, Design contemporaneo, Electa, 2008, pagine 252.
  • Penny Sparke, Italian Design, Thames and Hudson, 1988, pagine 240.
  • A Dictionary of Modern Design, Oxford University Press.
  • Anty Pansera, Dizionario del design italiano, Cantini, 1995, pp. 380 pagine.

Premi

  • Premio Compasso d'Oro con l'Industrial Design Zanussi nel 1981.
  • Segnalazioni al Premio Compasso d'Oro nel 1987, 1989, 1991 e 2008 (complessivamente sei prodotti).
  • Segnalazioni d'Onore al Premio Compasso d'Oro nel 1998, 2001 e 2004.
  • Medaglia d'Oro alle Biennali del Design di Lubiana BIO12 (1988) e BIO19 (2004).
  • SAMI du Design (Salone delle Arti Domestiche di Parigi) nel 1990.
  • Premio Goed Industrieel Ontwerp (Paesi Bassi) nel 1987, 1991, 1999 e 2001.
  • Premio Design Prestige a Brno nel 1997.
  • Premio De Diseño MCMXCVIII. XVI Fiera Internazionale di L'Avana (Cuba) nel 1998.
  • Good Design Award attribuito dal Chicago Athenaeum (dodici progetti tra il 1999 e il 2009).
  • KBD Award (Regno Unito) nel 2003.
  • IF Product Design Award nel 2005.
  • Red Dot Design Award nel 2005.

Note

  1. ^ Castello sforzesco, Absolut glass design, Electa, 1996, pp. 103 pagine. URL consultato il 12 maggio 2013.
  2. ^ (EN) Italian product flair, su designweek.co.uk, designweek.com.uk, 6 novembre 2003. URL consultato il 19 maggio 2013.
  3. ^ Ottagono, CompanyP.IN.A.s.r.l., 2003.
  4. ^ (EN) Enzo Biffi Gentili, Cleto Munari, Electa, 1997, pp. 206 pagine. URL consultato il 19 maggio 2013.
  5. ^ Un designer sognatore, in Domus, Editoriale Domus, 2003.
  6. ^ Incontro con il designer Pezzetta, in Messaggero Veneto, messaggeroveneto.gelocal.it, 18 maggio 2011.
  7. ^ Italian product flair. Designer Roberto Pezzetta speaks with Trish Lorenz about the poetry behind the design of Zanussi domestic appliances and his vision of the future
  8. ^ Lucia Rampino e Davide Ravasi, Reinventare il rapporto con l’elettrodomestico: il caso Oz, in Francesco Trabucco (a cura di), White design. Innovazione di prodotto e innovazione di processo nel settore dell’elettrodomestico bianco, Edizioni POLI.design, Milano, 2001, p. 91.
  9. ^ Una storia di successo, in la Stampa, lastampa.it, 9 novembre 2012. URL consultato il 19 maggio 2013.
  10. ^ Intervista a Roberto Pezzetta citata in Lucia Rampino e Davide Ravasi, Reinventare il rapporto con l’elettrodomestico: il caso Oz, in Francesco Trabucco (a cura di), White design. Innovazione di prodotto e innovazione di processo nel settore dell’elettrodomestico bianco, Edizioni POLI.design, Milano, 2001, p. 96.
  11. ^ Domus, 2005, casa editrice Domus
  12. ^ Sogni firmati Roberto Pezzetta
  13. ^ Ottagono, Editrice Compositori s.r.l., 2003. URL consultato il 12 maggio 2013.
  14. ^ Legno Vivo (PDF), su roomsdecocinobra.es. URL consultato il 12 maggio 2013.
  15. ^ Good Design Award archives
Controllo di autoritàVIAF (EN172968328 · ULAN (EN500277334
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie