Max David
Max David (Cervia, 1908 – Milano, 24 marzo 1980) è stato un giornalista italiano.
Biografia
Nato a Cervia da antica famiglia ravennate col nome di Massimo David, passò l’infanzia tra Cervia e Ravenna, dove il padre Attilio gestiva una farmacia. I nonni erano stati animatori della vita culturale della città negli anni in cui muoveva i primi passi Corrado Ricci, uno dei fondatori del sistema di tutela dei beni culturali nell'Italia postunitaria. Lo zio Ulderico era uno dei più valenti fotografi degli anni dieci e venti.
A 17 anni si imbarcò come mozzo su un mercantile in partenza per il Nord Europa. Al ritorno, si iscrisse alla rinomata scuola di enologia di Conegliano Veneto, dove si diplomò. Nel 1931, dopo il servizio di leva, si trasferì a Milano per tentare la carriera di giornalista. Cominciò come cronista di nera, ma si occupò anche di cronache sportive e di interviste a personaggi dello sport e dello spettacolo, firmandosi fin dai primi articoli Max David.
L’inviato speciale
La notorietà venne a David dal suo lavoro di inviato speciale, spedito in tutto il mondo a scrivere di guerre, rivoluzioni, colpi di Stato, da Addis Abeba a Calcutta, da Atene a Barcellona. Nel 1937, seguì la guerra civile spagnola. Durante il secondo conflitto mondiale fu presente in tutti i fronti di guerra come inviato della Gazzetta del Popolo. Nell'ultimo periodo del conflitto fu bloccato in Spagna dove lavorò alla sua opera principale, VOLAPIE', la storia della tauromachia. Tornò in Italia nel 1945. Nel 1948 fu nel vicino Oriente come inviato del Giornale d'Italia e partecipò al conflitto arabo-israeliano con la Lega Araba. Poi in Cina, dove raccontò la ritirata di Chiang Kai-shek; poi, ancora, in Pakistan, in Kenya (dove narrò le imprese terroristiche dei Mau-Mau) e in Argentina, per la caduta di Juan Domingo Perón, dove assistette all'ultima battaglia dei Peronisti in difesa della sede del Partito. Ha anche partecipato e narrato la caduta del regime di Salazar in Portogallo,
Max David fu per oltre vent’anni inviato speciale del «Corriere della Sera» e della «Domenica del Corriere», che abbandonò a seguito della svolta di Piero Ottone. Nel 1974 fu assunto dal «Resto del Carlino», dove rimase fino agli ultimi anni della carriera.
Si sposò due volte e dall'unione con la seconda moglie nacque Massimiliano David (1959).
Lo scrittore
David fu un giornalista di successo, con un grande fiuto per le notizie e una scrittura limpida, rapida e senza fronzoli. Ebbe una particolare predilezione per l'Africa e per il mondo degli animali. Fu anche autore di libri dotati di notevole freschezza, vivacità e senso dell’umorismo, a cominciare da Volapié (1955), lodato da Ernest Hemingway e vincitore del Premio Bagutta. Tra le altre sue opere: Gli Inglesi in spiccioli (1967), Il romanzo del Passatore (1977) e Giornalaccio romagnolo (1978). Nel 1966, insieme ad Alteo Dolcini, fondò il Tribunato dei vini di Romagna, del quale fu Primo Tribuno dal 1967 al 1975. Morì in seguito ad un ictus a Milano nel 1980 [1] ed è sepolto nel cimitero di Cervia. Lasciò i suoi libri in eredità alla Biblioteca Comunale di Cervia.
Opere
- Volapiè, Collezione Meridiani, Milano, Edizioni Librarie Italiane, 1954.
- Gli italiani a cavallo. Disegni di Aligi Sassu, Milano, Bietti, 1967.
- Gli Inglesi in spiccioli, Collana Humour, Milano, Bietti, 1967.
- La sposina americana, Collana Humour, Milano, Bietti, 1970.
- Buana Muandi, l'Africa degli uomini e delle buone belve, Collana Caleidoscopio, Milano, Bietti, 1973.
- Il romanzo del Passatore, Milano, Rusconi, 1977.
- Giornalaccio romagnolo, Milano, Rusconi, 1978.
- Sulle orme di Lawrence d'Arabia. Corrispondenze dal deserto di Max David, Milano, Edizioni ET, 2007.
Bibliografia
- Lucia Francesca Villa, Max David. Un inviato speciale sui fronti di guerra, Terziaria, 2004, ISBN 978-88-88-82512-0.
- Viola Talentoni, Vita di Max David, Ravenna, Edizioni del Girasole, 2000, ISBN 978-88-75-67374-1.
- Sulle orme di Lawrence d'Arabia. Corrispondenze dal deserto di Max David, a cura di N. Cicognini e M. David, Edizioni ET, 2007.
- G. Mazzuca, Max David, in “Il Tribuno”, 2008, 3.
- A. Speziali, Il Novecento di Matteo Focaccia: Eclettico architetto tra Liberty e Razionalismo, Edizioni Risguardi, 2013.
- Alberto Malfitano, Scrivere in prima linea. Max David inviato speciale e corrispondente di guerra, Collana Biblioteca, Bologna, Bononia University Press, 2014, ISBN 978-88-73-95876-5.
Note
- ^ David: l'inviato scoprì la Romagna Archiviolastampa.it