Strada statale 578 Salto Cicolana

strada statale italiana

La ex strada statale 578 Salto Cicolana (SS 578), ora strada regionale 578 Salto Cicolana (SR 578)[4][5], è una strada regionale italiana di collegamento interregionale tra Lazio ed Abruzzo, che dalla Piana di Rieti attraversa la valle del Salto e il Cicolano fino alla Marsica. È detta comunemente anche Rieti-Torano perché collega il capoluogo sabino con il casello "Valle del Salto" delle autostrade A24 ed A25 presso Torano (frazione di Borgorose, RI), anche se in realtà termina a Cappelle dei Marsi (frazione di Scurcola Marsicana, AQ) sul bivio con la ex SS 5.

Strada statale 578
Salto Cicolana
Rieti-Torano
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lazio
  Abruzzo
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioRieti
FineInnesto Tiburtina nei pressi di Cappelle dei Marsi (AQ)
Lunghezza63,871[1][2] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 20/11/1968 - G.U. 43 del 17/02/1969[3]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione del tratto abruzzese è passata alla Provincia dell'Aquila; dal 2002 la gestione del tratto laziale è passata alla Regione Lazio che ha poi ulteriormente devoluto le competenze alla Provincia di Rieti, e dal 2007 la gestione di tale tratto è passata alla società Astral)

Il vecchio percorso oggi è quasi del tutto sostituito in variante da una strada a scorrimento veloce ad una corsia per senso di marcia e carreggiata unica di tipo extraurbana secondaria, ad eccezione dei dieci chilometri iniziali tra Rieti e Grotti (in fase di costruzione) e del tratto finale Torano-innesto SS 5.

Insieme alla E45 e ad altre arterie la strada è parte della dorsale appenninica, di supporto alla viabilità autostradale primaria, che da Ravenna passa per Perugia, Terni, Rieti, Avezzano, Sora e Benevento, collegando le autostrade A3 e A14.[6] Insieme alle SS 79 Rieti-Terni e SS 675 Terni-Orte-Civitavecchia costituisce un collegamento tra le autostrade A1 (casello di Orte) e A24 / A25, e completa l'itinerario CIVITER (Civitavecchia-Viterbo-Terni-Rieti) collegando il porto di Civitavecchia sul Tirreno a quello di Pescara sull'Adriatico.

Storia

Nel 1940, quando fu costruita la diga sul fiume Salto che creava l'omonimo lago, fu realizzato il tratto di fondovalle da Rieti a Fiamignano in sostituzione del percorso della antica strada borbonica prevalentemente montana che passava per Petrella Salto e arrivava nella pianura delle Sorgenti del Peschiera nella campagna di Cittaducale, quando questa città era il capoluogo di circondario e Rieti ricadeva in provincia di Perugia.

Questo intervento, di poco successivo all'istituzione della Provincia di Rieti, fu accolto come una promessa di sviluppo per una zona storicamente emarginata come il Cicolano: ne è testimone la capillare presenza di fermate autobus ormai in disuso, per le frazioni più isolate, e la curata segnaletica dipinta sulle vecchie abitazioni che venivano costruite lungo il percorso.

La strada fu elevata a strada statale dal D.M. 20/11/1968, con una lunghezza di 83 km ed il percorso: "Innesto SS n. 4 presso Rieti - Borgorose - Magliano dei Marsi - innesto SS n. 5 presso Cappelle dei Marsi".[3]

La superstrada

I primi progetti per la realizzazione di una strada a scorrimento veloce su questo percorso risalgono ad inizio anni settanta, quando nacquero i primi progetti per la costruzione di un corridoio Civitavecchia-Viterbo-Terni-Rieti-Torano[7], oggi rafforzato dal protocollo d'intesa CIVITER[8], che corrisponde al percorso delle SS 675 Civitavecchia-Terni, SS 79 Rieti-Terni ed SS 578 Rieti-Torano.

Nel 1996 la superstrada risultava completata dal casello di Torano fino allo svincolo di Roccaranieri, per una lunghezza di 33,791 km (tra Roccaranieri e Gamagna per opera della provincia di Rieti, tra Gamagna e Torano per opera dell'ANAS); per decreto del Ministero dei lavori pubblici il tratto completato entrò a far parte del percorso della statale 578 mentre il vecchio tracciato fu declassificato ed affidato alla provincia di Rieti.[9]

I lavori per il prolungamento si interrompono «per l'abbandono del cantiere da parte dell'impresa aggiudicataria» fino al 2007, quando l'ANAS approva il progetto esecutivo del tratto di due chilometri Roccaranieri-Ville Grotti[10], che viene aperto al traffico nel 2009[11].

In questi anni la giunta provinciale Melilli riesce ad ottenere un finanziamento complessivo di 59,26 milioni di euro (16,16 dal governo tramite APQ nel 2006; 13,1 + 30 milioni tramite due finanziamenti della giunta regionale Marrazzo nel 2006 e 2008)[6] che consentirebbe di completare la superstrada sui due lotti rimanenti Grotti-Ville Grotti e Ville Grotti-Rieti (allaccio con la SS 4 Salaria).

Il 29 aprile 2011 è stata posata la prima pietra del tratto Grotti-Ville Grotti[6], lungo circa quattro chilometri, che porterà la superstrada fino a Ponte Figureto (poco prima di Casette) attraversando con un viadotto il fiume Salto e l'acquedotto del Peschiera[12]; l'apertura al traffico è prevista per novembre 2015[13].

Per l'ultimo lotto, che va da Grotti/Ponte Figureto all'allaccio con la SS 4 Salaria, manca ancora un percorso definitivo ed esistono diverse ipotesi di tracciato: varie da parte della Provincia, che prevedono l'innesto con la Salaria 2,5 km più ad est dall'attuale svincolo Rieti Est, ed una del comune di Cittaducale, che prevede l'innesto ancora più ad est, nei pressi dello svincolo Santa Rufina.

La Provincia sostiene che il proprio tracciato sia l'unico realizzabile con i restanti 30 milioni di fondi regionali già ottenuti e che le altre ipotesi siano più costose e di maggiore impatto ambientale, correndo il rischio che con l'allungamento dei tempi la regione revochi il finanziamento.[14] Tuttavia questo tracciato è stato criticato dal comitato dei cittadini di Casette per via della vicinanza con il centro abitato[15] e da parte del comune di Rieti, che ormai da diversi anni ne blocca la realizzazione evitando di approvare la necessaria variante urbanistica[16]. Nel 2014 il comitato Casette ha ottenuto di valutare tracciati alternativi[17] ed è in corso un confronto con la provincia.

Visto il blocco dei trasferimenti statali e la futura soppressione delle province decisa dal Governo nazionale, la Provincia di Rieti ha dichiarato che stipulerà una convenzione con la Regione Lazio in modo tale che sia questa ultima, attraverso la Astral, ad appaltare l'ultimo lotto dell'opera.[13]

Percorso

In attesa del termine dei lavori che prevedono il prolungamento della superstrada, dopo due chilometri dallo svincolo di Concerviano l'uscita è obbligatoria e si segue per circa dieci chilometri il vecchio percorso della statale, raggiungendo Rieti da est, non lontano da Porta D'Arci. Poco prima dell'arrivo a Rieti si trova lo svincolo Rieti Est della SS 4 Salaria Roma-Ascoli Piceno (che in quel breve tratto, costruito in variante alla vecchia Salaria che attraversava Rieti, è a due carreggiate e con caratteristiche di autostrada), da cui si raggiungono anche L'Aquila (imboccandola in direzione Ascoli e prendendo la SS 17 ad Antrodoco) e Terni (imboccandola in direzione Roma dove, mentre la Salaria si ricongiunge al vecchio tracciato con la lunga galleria Colle Giardino, ha inizio la superstrada SS 79 bis Ternana).

SS 578
Strada Statale Salto - Cicolana
Tipo Uscita
  Rieti, Porta D'Arci
  Rieti Est

  Salaria - Roma, Ascoli Piceno, L'Aquila
  Ternana - Terni

  Casette
  Grotti
  Inizio tratto superstrada
(Ville Grotti)
  Concerviano

Roccaranieri
Marcetelli
Varco Sabino
Longone sabino

  Capradosso

Staffoli

Cerreta

  Petrella Salto

Borgo San Pietro
Lago del Salto
Piagge
Mercato
Collerosso

  Oiano
  Gamagna
  San Paolo
  Sant'Elpidio
  Pescorocchiano
  Borgorose
Villerose
  Borgorose
Corvaro
  Fine tratto superstrada
(Torano di Borgorose)

  Roma - L'Aquila - Teramo
  Pescara - Chieti

  Zona industriale
  Magliano dei Marsi
  Cappelle dei Marsi
Innesto sulla SS 5 Tiburtina Valeria

Turismo

 
Un tratto della ex statale dopo la fine del tratto di superstrada, presso Magliano de' Marsi

I tratti più paesaggistici sono quelli che si sviluppano con una serie di arditi ponti e tornanti attorno al lago Salto. Oltre alle magnifiche vedute che offre sulla diga, passa per Borgo San Pietro, frazione di Petrella Salto ricostruita dopo la sommersione dovuta al lago artificiale, marginale esempio di architettura razionalistica rurale italiana insieme ad alcuni edifici di Fiumata, altro borgo coevo presso il ponte sul lago.

Oltre ai piccoli ristoranti sul Lago Salto, dove generalmente è consentita la balneazione e sono presenti strutture turistiche ricettive attrezzate per camping e villeggiatura, nelle vicinanze si ricorda Pescorocchiano e le sue mura ciclopiche in frazione Civitella, probabile sede dell'antica Res Publica Aequiculorum, municipium di età augustea; da Fiamignano si raggiunge il Lago di Rascino, piccolo specchio d'acqua naturale molto frequentato da gitanti locali, e Corvaro, borgo presso Borgorose, è la sede della Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa; può essere punto di partenza per itinerari naturalistici e di trekking sia estivi che invernali.

Il tratto in territorio Abruzzese invece è piuttosto rettilineo attraverso gli altopiani del fiume Imele. L'arborazione è rara, a pino nero o tiglio nei centri abitati.

Gestione

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione del tratto abruzzese è passata dall'ANAS alla Regione Abruzzo che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia dell'Aquila[18]. Dal 1º febbraio 2002 la gestione del tratto laziale è passata dall'ANAS alla Regione Lazio, che ha ulteriormente devoluto le competenze alla Provincia di Rieti[19]. Dal 5 marzo 2007 la società Astral ha acquisito la titolarità di concessionario di tale tratto[20].

Note

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Lazio (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Abruzzo (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  3. ^ a b Decreto ministeriale del 20/11/1968
  4. ^ Astral - Le strade in gestione, su astralspa.it.
  5. ^ Classificazione della rete stradale provinciale (PDF), su provincia.laquila.it, Provincia dell'Aquila.
  6. ^ a b c Posata la prima pietra tratto Grotti-Ville Grotti della Rieti-Torano, su Sito istituzionale della Provincia di Rieti, 29 aprile 2011. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  7. ^ Atto C.1781 del 2 marzo 1973, su Camera dei deputati - portale storico. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  8. ^ CIVITER, FIRMATO IL PROTOCOLLO DI SVILUPPO: RIETI CON TERNI, CIVITAVECCHIA E VITERBO, in RietiLife, 22 maggio 2014. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  9. ^ MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI DECRETO 9 agosto 1996, su Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  10. ^ Il messaggero, 21 gennaio 2007, http://www.grotti.eu/articoli.htm. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  11. ^ Lazio: strada a scorrimento veloce Rieti-Torano tratto tra Roccaranieri e Ville Grotti, su ANAS, 1º giugno 2009. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  12. ^ RIETI-TORANO, A GROTTI IL VIADOTTO DI QUARANTOTTO METRI SOPRA IL FIUME SALTO, in RietiLife, 24 ottobre 2013. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  13. ^ a b PROVINCIA: “3 KM DI RIETI-TORANO APERTI ENTRO NOVEMBRE”, in RietiLife, 1º ottobre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  14. ^ MELILLI SCRIVE A PETRANGELI, in RietiLife, 5 ottobre 2012. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  15. ^ RIETI-TORANO, IL COMITATO PRO CASETTE CHIEDE UN INCONTRO PUBBLICO CON GLI AMMINISTRATORI, in RietiLife, 31 luglio 2013. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  16. ^ SINDACI DEL CICOLANO COMPATTI SULLA RIETI-TORANO: “OCCASIONE PER USCIRE DALL’ISOLAMENTO”, in RietiLife, 31 luglio 2013. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  17. ^ RIETI-TORANO, LA SPUNTA IL COMITATO PRO CASETTE: SI ESAMINERANNO TRACCIATI ALTERNATIVI, in RietiLife, 17 giugno 2014. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  18. ^ Relazione sulla seduta del Consiglio Regionale dell'Abruzzo del 7/11/2006, su consiglio.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo.
  19. ^ L.R. 14 del 06/08/1999 (art. 124-125) (ZIP), su casaportale.com, Regione Lazio.
  20. ^ Deliberazione n. 17/2010/PRS (PDF), su corteconti.it, Corte dei conti, 13-15.

Collegamenti esterni