Sindrome da visione al computer
La sindrome da visione al computer o da schermo elettronico, detta talvolta anche stanchezza cronica da schermo, è il termine con il quale si è definita la sindrome di affaticamento causata dall'uso prolungato di schermi elettronici[1]. Insorge in coloro che sono soliti trascorrere più di 7-8 ore al giorno davanti ad uno schermo. Solitamente i primi sintomi si manifestano da 1 a 3 anni dopo l'esposizione.
Descrizione
Molti schermi elettronici, tra cui i display LED e LCD, sempre più usati nell'ambito informatico, emettono luce blu, che è fonte di stress ossidativo sulla pigmentazione retinica, inibendo la secrezione di melatonina e affaticando la vista.
Sintomi
I sintomi più comuni della stanchezza cronaca da schermo elettronico sono affaticamento della vista, secchezza oculare, stanchezza senza un apparente motivo, senso di pesantezza, perdita di lucidità, mal di testa, visione offuscata e/o disturbata, insonnia[2].
Prognosi e trattamento
La sindrome da stanchezza cronica da schermo elettronico è un disturbo collegato alle patologie derivanti dall'uso di prodotti tecnologici. Solitamente, chi va incontro ai sintomi sopradescritti, non può ritornare a tollerare i ritmi precedenti. In quasi tutti i casi infatti dopo l'insorgere dei sintomi si lamenta anche una impossibilità di continuare a trascorrere tempo davanti ad uno schermo, in quanto, dopo appena 30 minuti/un' ora appaiono stanchezza e secchezza oculare. Tale difficoltà continua a manifestarsi anche dopo anni.
Un utilizzo di appositi occhiali da lettura al computer protegge gli occhi dalla luce blu degli schermi, e riscontra pareri positivi[3]. In ogni caso, un utilizzo degli schermi elettronici superiore a 4-5 ore al giorno è sconsigliato, in quanto la stessa funzione biologica dell'occhio, non prevede il contatto prolungato con essi.