Danilo Mainardi
Danilo Mainardi[1] (Milano, 25 novembre 1933) è un etologo, ecologo e divulgatore scientifico italiano.
È spesso inserito fra i più noti e stimati,[2] nonché fra i primi[3] etologi italiani.
Biografia
Figlio di Enzo Mainardi, poeta e pittore futurista, e Maria Soldi,[4] Danilo Mainardi nasce a Milano il 15 novembre 1933.[5] Il futuro etologo affermerà di avere ereditato la passione per gli animali dalla madre, mentre il padre lo esortava a leggere libri sull'evoluzione per poi discorrerne.[6] Questo lo spinge a iscriversi, dopo aver frequentato il liceo a Cremona, al corso di Scienze biologiche[6] presso l'Università di Parma, in cui si laureerà nel 1956[7] con una tesi in zoologia. Nella stessa università ha insegnato dal 1967 fino al 1992 prima Zoologia, quindi Biologia generale e infine Etologia nelle facoltà di Scienze e di Medicina.[7][8] Dal 1973 è direttore della Scuola internazionale di etologia del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice,[7] dove ha organizzato numerosi corsi specializzati che sono stati poi in gran parte pubblicati da case editrici internazionali.[8] È stato inoltre professore ordinario di Ecologia comportamentale,[8] di cui è divenuto poi professore emerito,[7][5][9] e di Biologia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università Ca' Foscari di Venezia, città dove risiede da oltre vent'anni.
Mainardi è stato direttore dell'Istituto di Zoologia e del Dipartimento di Biologia e Fisiologia generali dell'Università di Parma, nonché del Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università Ca' Foscari.[8] È inoltre membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, della Società Italiana di Etologia, di cui è stato anche presidente, e di varie altre accademie e società scientifiche.[8][9]
Nel 1975 fu presidente della XIV International Ethological Conference che si svolse a Parma e che vide la partecipazione di Daniel Bovet e Konrad Lorenz, entrambi premi Nobel per la medicina rispettivamente nel 1957 e nel 1973.[3][10][8] Coprì nuovamente il ruolo di presidente del convegno intitolato "Multidisciplinary Approaches to Conflict and Appeasement in Animals and Man", organizzato a Parma nel 1985 dall'International Society for Research on Aggression.[8]
Nel 2002 diviene presidente onorario della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU),[5] della quale era già stato nominato presidente nel 1996.[11] È inoltre, dal 2005, presidente onorario dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR).[8][5]
È stato direttore dell'Italian Journal of Zoology, organo dell'Unione Zoologica Italiana.[8] Ha partecipato come consulente a numerose trasmissioni televisive specialistiche, tra le quali Dalla parte degli animali, Almanacco del giorno dopo, Quark e Superquark[5][9].[7] Collabora con i quotidiani Corriere della Sera[5] e Il Sole 24 ORE,[12][9] e con i periodici Airone[12], Quark e Casaviva.[7][13]
È autore di oltre duecento pubblicazioni e molti suoi libri sono arricchiti con suoi propri disegni – frutto di una passione coltivata fin da bambino –, alcuni dei quali sono raccolti nel libro Novanta animali disegnati da Danilo Mainardi (1989).[6][5] Alla vastissima produzione scientifica, che si estende dagli studi di eco-etologia ai fondamenti teorici di educazione ambientale, Mainardi ha alternato un'intensa attività di divulgazione scientifica[6] – di cui sono un esempio il Dizionario di etologia (1992) e Lo zoo aperto (1994) – approcciandosi al mondo animale attraverso un linguaggio meno tecnico e più affettivo, come si può notare dalle pubblicazioni più recenti – fra le quali, Arbitri e galline. Le sorprendenti analogie tra il mondo animale e il mondo umano (2004), L'intelligenza degli animali (2009), Le corna del Cesare (2012) e Noi e loro. Cento piccole storie di animali (2013).[7]
Attività di ricerca
Si è occupato principalmente dell'evoluzione del comportamento sociale, in relazione ai ruoli parentali, e sessuale degli animali,[7] dimostrando in particolare l'importanza dell'imprinting nel determinare le preferenze sessuali, sociali e alimentari dell'individuo.[12] Tra le pubblicazioni più significative riguardo a questo argomento si inseriscono La scelta sessuale nell’evoluzione della specie (1968) e Il comportamento animale (1970).[7]
Con i suoi studi sull'aggressività ha dimostrato che non esiste appetenza per questo comportamento.
L'originalità del suo metodo d'indagine, adottato poi da numerosi suoi colleghi, è l'impiego di documenti filmografici attraverso i quali osservare il comportamento animale in relazione all'attività di problem solving, e quindi dedurre i meccanismi che regolano la risoluzione di problemi. Tali ricerche hanno portato alla scoperta che anche le specie animali posseggono in certa misura la capacità tipica dell'uomo di produrre e trasmettere cultura, di trasferire, cioè, da un individuo a un altro, soluzioni di problemi e innovazioni. Quanto scoperto ha permesso a Mainardi di sviluppare – ne L'animale culturale (1974) – una "storia naturale della cultura" che traccia un percorso evolutivo al cui vertice si posiziona la specie umana.[7]
Onorificenze e riconoscimenti
Ha vinto il premio Glaxo per la divulgazione scientifica. Nel 2003 ha ricevuto a Milano il premio "Campione" per la categoria "Ambiente".
Opere
- La scelta sessuale nell'evoluzione della specie, Torino, Boringhieri, 1968.
- Il comportamento animale. Introduzione all'etologia, Bologna, Zanichelli, 1970.
- L'animale culturale, Milano, BUR Rizzoli, 1975. ISBN 88-17-12048-0.
- La scelta sessuale nell'evoluzione della specie, Torino, Boringhieri, 1975. ISBN 978-88-339-0320-0.
- Animali visti da vicino, SEDES, 1987. ISBN 978-88-8013-217-2.
- Novanta animali disegnati da Danilo Mainardi, Torino, Bollati Boringhieri, 1989. ISBN 978-88-339-0490-0.
- Animali e uomini, Roma, Il Cigno Galileo Galilei, 1991.
- Galapagos e Patagonia. Sulle orme di Darwin, con Marco Visalberghi, Roma, Il Cigno Galileo Galilei, 1991.
- Etologia & protezione animale, con Sergio Papalia, Editoriale Grasso, 1991. ISBN 88-7055-118-0.
- Il cane e la volpe, Torino, Einaudi, 1992. ISBN 978-88-06-12451-9.
- Dizionario di etologia, Torino, Einaudi, 1992. ISBN 978-88-06-13027-5.
- Il linguaggio degli animali, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45250-3.
- Animali cacciatori, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45247-3.
- Animali in società, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45249-7.
- Come si difendono gli animali, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45251-0.
- Animali che imparano, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45248-0.
- Animali in famiglia, con Alessandro Minelli, Firenze, Giunti, 1992. ISBN 978-88-09-45246-6.
- Lo zoo aperto, Torino, Einaudi, 1994. ISBN 88-06-13535-X.
- Il corno del rinoceronte, Milano, Mondadori, 1995. ISBN 978-88-04-40665-5.
- Del cane, del gatto e di altri animali, Milano, Mondadori, 1996. ISBN 978-88-04-41601-2.
- Gli animali fanno così, Firenze, Giunti, 1997. ISBN 978-88-09-45408-8.
- La strategia dell'aquila, Milano, Mondadori, 2000. ISBN 978-88-04-49064-7.
- L'animale irrazionale, Milano, Mondadori, 2001. ISBN 978-88-04-48837-8.
- L'etologia caso per caso, Airplane, 2002. ISBN 978-88-8372-115-1.
- Arbitri e galline. Le sorprendenti analogie tra il mondo animale e il mondo umano, Milano, Mondadori, 2003. ISBN 978-88-04-52357-4.
- Nella mente degli animali, Milano, Cairo, 2006. ISBN 978-88-6052-042-5.
- L'acchiappacolombi, Milano, Cairo, 2008.
- La bella zoologia, Milano, Cairo , 2008. ISBN 978-88-6052-148-4.
- L'intelligenza degli animali, Milano, Cairo, 2009. ISBN 978-88-6052-215-3.
- Il cane secondo me, Milano, Cairo, 2010. ISBN 978-88-6052-316-7.
- Un innocente vampiro, Milano, Cairo, 2010. ISBN 978-88-6052-277-1.
- Le corna del Cesare, Milano, Cairo, 2012. ISBN 978-88-6052-421-8.
- L'uomo, i libri e altri animali. Dialogo tra un etologo e un letterato, con Remo Ceserani, Bologna, il Mulino, 2013.
- Noi e loro. 100 piccole storie di animali, Milano, Cairo, 2013. ISBN 978-88-6052-468-3.
- L'uomo e altri animali, Milano, Cairo, 2015.
Note
- ^ La corretta pronuncia del nome sarebbe Dànilo e non Danìlo (Giorgio Dell'Arti, Biografia di Danilo Mainardi, cinquantamila.corriere.it; Danilo Mainardi entra nella presidenza dell’UAAR, UAAR).
- ^ Davide Berti, Mainardi salva le nutrie «La colpa è dell’uomo», su Gazzetta di Modena, 22 gennaio 2014. URL consultato il 3 maggio 2016.
- ^ a b Veronica Rafaniello, Darwin Day, gli studi sull’evoluzione a portata di tutti, su parmateneo.it, 16 marzo 2015. URL consultato il 3 maggio 2016.
- ^ Personalità legate a Ticengo, su comuneticengo.gov.it. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ a b c d e f g Giorgio Dell'Arti, Biografia di Danilo Mainardi, su cinquantamila.corriere.it, 28 aprile 2014. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ a b c d Laura Bibi Palatini, Etologia per immagini, su jekyll.sissa.it, 19 luglio 2005. URL consultato il 3 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2007).
- ^ a b c d e f g h i j Danilo Mainardi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ a b c d e f g h i Danilo Mainardi entra nella presidenza dell’UAAR, su UAAR, 21 ottobre 2005. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ a b c d Danilo Mainardi, su cairoeditore.it. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ David Vezzali, Dal 24 al 26 giugno il XXVI Convegno della Società Italiana di Etologia, su unipr.it, 18 giugno 2015. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ La nostra storia, su LIPU. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ a b c Danilo Mainardi, su festivaldellamente.it. URL consultato il 30 aprile 2016.
- ^ Danilo Mainardi, su Longanesi. URL consultato il 30 aprile 2016.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Danilo Mainardi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Danilo Mainardi
Collegamenti esterni
- Speciale sull'autore di Jekyll, su jekyll.sissa.it.
- Viaggio nella mente degli animali - Intervento a Festival della mente di Sarzana 2008, su festivaldellamente.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 102598044 · ISNI (EN) 0000 0000 8078 3447 · SBN CFIV008607 · BAV 495/295186 · LCCN (EN) n80028323 · GND (DE) 139746137 · BNF (FR) cb14447525n (data) · J9U (EN, HE) 987007422650205171 · CONOR.SI (SL) 82456931 |
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