Pravisdòmini (Pravisdòmini in veneto e in friulano[4]) è un comune italiano di 3 482 abitanti della provincia di Pordenone in Friuli-Venezia Giulia.

Pravisdomini
comune
Pravisdomini – Veduta
Pravisdomini – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Pordenone
Amministrazione
SindacoDavide Andretta (lista civica) dal 06-06-2016
Territorio
Coordinate45°49′N 12°41′E
Altitudine10 m s.l.m.
Superficie16,21 km²
Abitanti3 482[1] (31-12-2014)
Densità214,81 ab./km²
FrazioniBarco, Frattina, Panigai
Comuni confinantiAnnone Veneto (VE), Azzano Decimo, Chions, Meduna di Livenza (TV), Pasiano di Pordenone, Pramaggiore (VE)
Altre informazioni
Cod. postale33076
Prefisso0434
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT093035
Cod. catastaleH010
TargaPN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 547 GG[3]
Nome abitantipravisdominesi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pravisdomini
Pravisdomini
Pravisdomini – Mappa
Pravisdomini – Mappa
Posizione del comune di Pravisdomini nella provincia di Pordenone
Sito istituzionale

Geografia fisica

Storia

I primi insediamenti nel territorio di Pravisdomini risalgono al neolitico (II millennio a.C.) e a in questo periodo vanno collocate le selci lavorate individuate presso le rive del Sile a Panigai. Si aggiungono poi dei frammenti di ceramica dell'età del bronzo.

Le testimonianze della successiva epoca romana dimostrano come il territorio, parte dell'agro di Concordia, fosse centuriato.

Le prime notizie scritte su Pravisdomini compaiono dopo l'anno Mille, ma solo dal Trecento le informazioni si fanno più chiare: prima di allora, infatti, la sua storia fu strettamente legata a quella del feudo di Frattina, amministrato dalla famiglia omonima. La circoscrizione dipendeva dal vescovado di Concordia, a sua volta sottoposto al Patriarca di Aquileia.

Con la conquista della Serenissima (1420), divenne feudo dei Michiel, mentre nel 1434 divenne parrocchia emancipandosi dalla pieve di Azzano.

Nel 1477 l'abitato fu devastato dalla celebre invasione dei Turchi che interessò tutto il Friuli[5][6].

Caduta Venezia, sotto il Regno d'Italia di Napoleone rappresentò un comune di terza classe incluso nel dipartimento del Tagliamento e nel cantone di San Vito. Passato al regno Lombardo-Veneto, divenne parte della provincia del Friuli[7].

Con un referendum del 18 ottobre 2015 la popolazione ha rifiutato la proposta di fusione con il comune di Azzano Decimo, con l'82,62% dei voti.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio, XV secolo: al suo interno custodisce una pala di Pomponio Amalteo
  • Oratorio della Madonna della Salute
  • Chiesa parrocchiale di San Martino, in frazione Barco
  • Chiesa parrocchiale di San Nicolò, in frazione Frattina
  • Chiesa di San Giuliano, in frazione Panigai: l'interno dell'edificio è impreziosito da affreschi quattrocenteschi attributi a Pietro da San Vito o ad Andrea Bellunello

Architetture civili

  • Villa Morocutti e Villa Girardi
  • Villa Ovio e Villa Panigai (frazione di Panigai)
  • Villa Frattina (frazione di Frattina)

Luoghi naturali

  • Palù di Barco

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

Di seguito sono riportati i gruppi di stranieri più consistenti[9]:

  1. Romania, 195
  2. India, 91
  3. Marocco, 88
  4. Macedonia, 87
  5. Albania, 69
  6. Ucraina, 24
  7. Bosnia-Erzegovina, 20

Geografia antropica

Infrastrutture e trasporti

Strade

Sport

La squadra di calcio locale è l'Acd Pravisdomini, fondata nel 1971. Nella stagione 2015-2016 milita nel girone A di Promozione. Miglior piazzamento in campionato terzo posto e accesso ai playoff nella stagione 2014-2015. La squadra è seguita da un gruppetto di ultras locali.

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Dizionario toponomastico fiul.net, su friul.net. URL consultato il 13 agosto 2015.
  5. ^ a b Pravisdomini, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
  6. ^ La Storia, su comune.pravisdomini.pn.it, Comune di Pravisdomini. URL consultato il 23 giugno 2012.
  7. ^ Comune di Pravidomini, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 23 giugno 2012.
  8. ^ Dati tratti da:
  9. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2014 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 3 luglio 2015.

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