Utente:Giulio Mainardi/Prove
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Testo
| versetto | originale ebraico | nuova Diodati (lingua italiana) | volgata (latino) |
|---|---|---|---|
| 15 | .הִנֵּה-נָא בְהֵמוֹת, אֲשֶׁר-עָשִׂיתִי עִמָּךְ; חָצִיר, כַּבָּקָר יֹאכֵל | Guarda behemoth che ho fatto al pari di te; esso mangia l'erba come il bue. | Ecce, Behemoth, quem feci tecum, foenum quasi bos comedet: |
| 16 | .הִנֵּה-נָא כֹחוֹ בְמָתְנָיו; וְאוֹנוֹ, בִּשְׁרִירֵי בִטְנוֹ | Ecco, la sua forza è nei suoi fianchi e la sua potenza nei muscoli del suo ventre. | Fortitudo eius in lumbis eius, et virtus illius in umbilico ventris eius. |
| 17 | .יַחְפֹּץ זְנָבוֹ כְמוֹ-אָרֶז; גִּידֵי פַחֲדָו יְשֹׂרָגוּ | Fa oscillare la sua coda come un cedro; i nervi delle sue cosce sono saldamente intrecciati. | Stringit caudam suam quasi cedrum, nervi testiculorum eius perplexi sunt. |
| 18 | .עֲצָמָיו, אֲפִיקֵי נְחֻשָׁה; גְּרָמָיו, כִּמְטִיל בַּרְזֶל | Le sue ossa sono come tubi di bronzo; le sue ossa come sbarre di ferro. | Ossa eius velut fistulae aeris, cartilago illius quasi laminae ferreae. |
| 19 | .הוּא, רֵאשִׁית דַּרְכֵי-אֵל; הָעֹשׂוֹ, יַגֵּשׁ חַרְבּוֹ | Esso è la prima delle opere di Dio; solo colui che lo fece può avvicinarsi a lui con la sua spada. | Ipse est principium viarum Dei, qui fecit eum, applicabit gladium eius. |
| 20 | .כִּי-בוּל, הָרִים יִשְׂאוּ-לוֹ; וְכָל-חַיַּת הַשָּׂדֶה, יְשַׂחֲקוּ-שָׁם | Benché i monti producono cibo per lui, e là tutte le bestie dei campi si divertano, | Huic montes herbas ferunt: omnes bestiae agri ludent ibi. |
| 21 | .תַּחַת-צֶאֱלִים יִשְׁכָּב-- בְּסֵתֶר קָנֶה וּבִצָּה | si sdraia sotto le piante di loto, in luoghi nascosti dei canneti e delle paludi. | Sub umbra dormit in secreto calami, et in locis humentibus. |
| 22 | .יְסֻכֻּהוּ צֶאֱלִים צִלְלוֹ; יְסֻבּוּהוּ, עַרְבֵי-נָחַל | Le piante di loto lo coprono con la loro ombra, i salici del torrente lo circondano. | Protegunt umbrae umbram eius, circumdabunt eum salices torrentis. |
| 23 | הֵן יַעֲשֹׁק נָהָר, לֹא יַחְפּוֹז; יִבְטַח, כִּי-יָגִיחַ יַרְדֵּן | Il fiume può straripare, ma egli non ha paura; è sicuro di sé, anche se il Giordano dovesse avventarsi contro la sua stessa bocca. | Ecce, absorbebit fluvium, et non mirabitur: et habet fiduciam quod influat Iordanis in os eius. |
| 24 | .בְּעֵינָיו יִקָּחֶנּוּ; בְּמוֹקְשִׁים, יִנְקָב-אָף | Chi mai potrà prenderlo per gli occhi o forargli le narici con uncini? | In oculis eius quasi hamo capiet eum, et in sudibus perforabit nares eius. |
- G. K. Chesterton, Magia, 2015, ISBN 979-12-200-0618-7.
- G. K. Chesterton, Il cavaliere pazzo e altre poesie, 2016, ISBN 979-12-200-0666-8.
I calcotauri (Khalkotauroi ) sono creature leggendarie della mitologia greca.