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Testo

versetto originale ebraico nuova Diodati (lingua italiana) volgata (latino)
15 .הִנֵּה-נָא בְהֵמוֹת, אֲשֶׁר-עָשִׂיתִי עִמָּךְ; חָצִיר, כַּבָּקָר יֹאכֵל Guarda behemoth che ho fatto al pari di te; esso mangia l'erba come il bue. Ecce, Behemoth, quem feci tecum, foenum quasi bos comedet:
16 .הִנֵּה-נָא כֹחוֹ בְמָתְנָיו; וְאוֹנוֹ, בִּשְׁרִירֵי בִטְנוֹ Ecco, la sua forza è nei suoi fianchi e la sua potenza nei muscoli del suo ventre. Fortitudo eius in lumbis eius, et virtus illius in umbilico ventris eius.
17 .יַחְפֹּץ זְנָבוֹ כְמוֹ-אָרֶז; גִּידֵי פַחֲדָו יְשֹׂרָגוּ Fa oscillare la sua coda come un cedro; i nervi delle sue cosce sono saldamente intrecciati. Stringit caudam suam quasi cedrum, nervi testiculorum eius perplexi sunt.
18 .עֲצָמָיו, אֲפִיקֵי נְחֻשָׁה; גְּרָמָיו, כִּמְטִיל בַּרְזֶל Le sue ossa sono come tubi di bronzo; le sue ossa come sbarre di ferro. Ossa eius velut fistulae aeris, cartilago illius quasi laminae ferreae.
19 .הוּא, רֵאשִׁית דַּרְכֵי-אֵל; הָעֹשׂוֹ, יַגֵּשׁ חַרְבּוֹ Esso è la prima delle opere di Dio; solo colui che lo fece può avvicinarsi a lui con la sua spada. Ipse est principium viarum Dei, qui fecit eum, applicabit gladium eius.
20 .כִּי-בוּל, הָרִים יִשְׂאוּ-לוֹ; וְכָל-חַיַּת הַשָּׂדֶה, יְשַׂחֲקוּ-שָׁם Benché i monti producono cibo per lui, e là tutte le bestie dei campi si divertano, Huic montes herbas ferunt: omnes bestiae agri ludent ibi.
21 .תַּחַת-צֶאֱלִים יִשְׁכָּב-- בְּסֵתֶר קָנֶה וּבִצָּה si sdraia sotto le piante di loto, in luoghi nascosti dei canneti e delle paludi. Sub umbra dormit in secreto calami, et in locis humentibus.
22 .יְסֻכֻּהוּ צֶאֱלִים צִלְלוֹ; יְסֻבּוּהוּ, עַרְבֵי-נָחַל Le piante di loto lo coprono con la loro ombra, i salici del torrente lo circondano. Protegunt umbrae umbram eius, circumdabunt eum salices torrentis.
23 הֵן יַעֲשֹׁק נָהָר, לֹא יַחְפּוֹז; יִבְטַח, כִּי-יָגִיחַ יַרְדֵּן Il fiume può straripare, ma egli non ha paura; è sicuro di sé, anche se il Giordano dovesse avventarsi contro la sua stessa bocca. Ecce, absorbebit fluvium, et non mirabitur: et habet fiduciam quod influat Iordanis in os eius.
24 .בְּעֵינָיו יִקָּחֶנּוּ; בְּמוֹקְשִׁים, יִנְקָב-אָף Chi mai potrà prenderlo per gli occhi o forargli le narici con uncini? In oculis eius quasi hamo capiet eum, et in sudibus perforabit nares eius.







 
Giasone affronta i calcotauri in un dipinto di Jean-François de Troy.

I calcotauri (Khalkotauroi ) sono creature leggendarie della mitologia greca.