Partito Comunista Italiano (2016)

partito politico italiano (2016-)

Il Partito Comunista Italiano (PCI) è un partito politico italiano di ispirazione marxista e leninista fondato nel 2016 su iniziativa del Partito Comunista d'Italia (PCd'I), a sua volta nato dalla trasformazione del Partito dei Comunisti Italiani (i cui quadri e gli attivisti sono confluiti nel PCd'I) nel 2014, che si pone come obiettivo la continuità con lo storico PCI.

Partito Comunista Italiano
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PCI
PCI
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Presidentevacante
SegretarioMauro Alboresi
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeViale Giuseppe Mazzini, 146 - Roma
Fondazione26 giugno 2016 (come PCI)
IdeologiaComunismo
Euroscetticismo
Marxismo-leninismo[1]
Anticapitalismo
CollocazioneSinistra radicale
Partito europeoPartito della Sinistra Europea come osservatore
Gruppo parl. europeoSinistra Unitaria Europea - Sinistra Verde Nordica
Seggi CameraTemplate:Partito politico/seggi
Seggi SenatoTemplate:Partito politico/seggi
Seggi EuroparlamentoTemplate:Partito politico/seggi
Seggi Consigli regionaliTemplate:Partito politico/seggi
Testatasito online www.ilpci.it
Organizzazione giovanileFederazione Giovanile Comunista Italiana
Iscrittidato non ancora disponibile
Colorirosso
Sito webwww.ilpci.it

Il 23 novembre 2014, il PCd'I nasce ufficialmente come «evoluzione dell'esperienza del PdCI» e la sua fondazione vorrebbe essere funzionale alla costituzione di un partito comunista più ampio, di quadri e di massa e proiettato nel futuro [2]. A tal fine il PCd'I aderisce all'Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista[3]. Nel 2016 ha aderito alla rinascita del nuovo PCI insieme ad altre forze politiche tra cui parte di Rifondazione comunista.

Il 26 giugno 2016 il PCd'I cessa di esistere, unendosi a dissidenti di Rifondazione comunista e altri gruppi, trasformandosi nel Partito Comunista Italiano.

L'organo giovanile del PCI è la Federazione Giovanile Comunista Italiana.

Storia

Fondato il 23 novembre 2014 come evoluzione del Partito dei Comunisti Italiani, si richiama alla tradizione del Partito Comunista Italiano, e si pone l'obbiettivo, insieme all'associazione Ricostruire il partito comunista, alla quale hanno aderito membri di altri Partiti, tra i quali il Partito della Rifondazione Comunista, di costruire un nuovo PCI, che sappia valorizzare la storia del Partito nato nel 1921 e sciolto nel 1991, riprendendo la sua cultura, i suoi ideali e i suoi valori di Partito di massa.

Il giorno della sua fondazione si svolgono le elezioni regionali in Calabria. Il partito appoggia, insieme a Italia dei Valori e Sinistra Ecologia Libertà, la lista La Sinistra che sostiene il candidato del centrosinistra Mario Oliverio. Tale lista col 4,36% ha ottenuto un seggio.

Il PCdI debutta elettoralmente alle regionali del 2015 quando presenta la sua lista in Puglia a sostegno del candidato del centrosinistra Michele Emiliano. Il nuovo partito ottiene lo 0,62% (circa 10mila voti reali), non riuscendo tuttavia ad eleggere nessun consigliere. Non elegge alcun consigliere nemmeno nelle altre 6 regioni chiamate alle urne, dove appoggia con altre forze politiche di sinistra le liste L'Altro Veneto Ora Possiamo, Rete a Sinistra Liguria, Sì Toscana a sinistra, Umbria più uguale, Altre Marche Sinistra Unita e Sinistra al lavoro per la Campania.

Domenica 15 novembre 2015 a Taurianova (Reggio Calabria) si sono svolte le elezioni comunali (primo turno) e il Partito Comunista d'Italia è riuscito ad ottenere lo 0,97%.

A Roma il PCdI sostiene la lista Sinistra X Roma e il candidato sindaco Stefano Fassina, con il quale si trova in ottimi rapporti, nonostante alcune divergenze con Sinistra Italiana, e con cui ha svolto un'assemblea promossa dalla FGCI Romana il 22 Aprile 2016, presso Viale Galilei, sull'alternanza scuola-lavoro, dal titolo "Roma città precaria".

Nel maggio 2016 i vertici dell'ex PdCI si sono riuniti con quelli del PRC per decidere la rinascita del Partito Comunista Italiano sotto il simbolo originale.[4] Nella nuova formazione confluiscono poi il PcdI, parte di Rifondazione e migliaia di militanti precedentemente privi di appartenenza partitica.[5]

Il 26 giugno 2016 il PCd'I cessa ufficialmente di esistere poiché partecipa alla fondazione del nuovo PCI.

Simboli

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni