Gli ultimi due episodi e i film di Evangelion

 
Sede della Production I.G a Musashino

A causa di limiti di tempo ed altri problemi, il penultimo episodio non seguì la sceneggiatura originariamente prevista, nonostante quest'ultima fosse già stata scritta e pronta per essere utilizzata[1][2]. Sia la Tatsunoko, sia TV Tokyo non riuscirono a gestire adeguatamente la programmazione della serie, ed Anno rimase estremamente amareggiato per via di questo[3]. Tuttavia, nonostante i problemi di tempo, a detta del regista lo staff della Gainax fece comunque un ottimo lavoro: «Finire quella tabella di marcia con così poche persone. [...] Fare una cosa del genere, con così poche persone, in un così breve lasso di tempo - in questo senso, abbiamo fatto davvero un buon lavoro. [...] La maggior parte delle persone giudica solamente il risultato finale. Dal mio punto di vista però, abbiamo fatto tutto quello che eravamo in grado di fare»[4]. Visionando il venticinquesimo episodio subito dopo averlo montato, egli a primo impatto pensò di essere «un genio», per poi sentirsi estremamente insoddisfatto ed imbarazzato dalla sua «mancanza di capacità» ad una seconda visione[5].

Stando a quanto dichiarato dallo stesso regista in alcune interviste, egli dovette abbandonare la ventiseiesima puntata mentre si trovava «in una fase di pianificazione assai precoce». La sceneggiatura non era ancora stata completata e rimanevano solamente tre giorni nel planning per poterla realizzare[6]. Per prima cosa, venne effettuata la registrazione del doppiaggio, e successivamente furono realizzati gli storyboard. In un primo momento, egli pensò di realizzare un episodio di soli dialoghi, ma l'idea venne rifiutata e accantonata: «Non ho bisogno di disegni per rappresentare la mia visione delle cose. A dire il vero, sarei stato felice di spiegarmi solamente con la parola parlata. L'avrei fatto, ma purtroppo, [la proposta] venne respinta»[6]. In un'altra occasione, Anno sostenne che, nonostante non ci fosse stato tempo per realizzare la venticinquesima puntata così come inizialmente concepita, l'episodio finale rispecchiava in tutto e per tutto l'idea originale[7]. Inoltre, a quanto da lui stesso affermato gli ultimi due episodi riflettono perfettamente quello che era il suo stato d'animo all'epoca: «Sono molto soddisfatto. Non rimpiango niente»[6]. Per Toshimichi Otsuki, il finale della serie fu un qualcosa che «Anno volle fare sul serio»[8]; quasi nessuno nello staff si sentì insoddisfatto del risultato finale e, a parere del regista, «sento che non avrei potuto fare gli ultimi due episodi diversamente»[4]. Anche il character designer Sadamoto trovò le due puntate «soddisfacenti»; l'unico problema risiederebbe, secondo Sadamoto, nella mancanza di una connessione «immediatamente comprensibile» tra il ventiquattresimo e il venticinquesimo episodio. Se fosse stata usata la sceneggiatura originale per la penultima puntata, ci sarebbe poi stato un chiaro collegamento con i due episodi conclusivi[2].

Entrambe le puntate si focalizzano sulla psicologia dei personaggi principali senza offrire però risposte e una conclusione chiara alla trama della serie[9][10], risultando così di difficile comprensione e fonte di perplessità per gli appassionati[11][12]. Anche la carta stampata si interessò del caso, con il Mainichi Shinbun che scrisse: «Quando l'episodio 25 andò in onda la prima volta, quasi tutti gli spettatori si sentirono traditi [...] Quando il critico Eiji Otsuka inviò una lettera allo Yomiuri Shinbun lamentandosi del finale della serie Evangelion, il dibattito fu nazionale»[8]. Anno si dichiarò in più occasioni soddisfatto degli episodi finali della serie:

«Non ho nessun problema [con gli ultimi due episodi]. Se c'è un problema è solo vostro. Too bad

e affermò che la serie «si è conclusa magnificamente» anche così[14]: «La maggior parte degli appassionati è furiosa. Capisco la loro rabbia. Non posso fare a meno di ridere quando ci accusano di aver fatto un lavoro scadente, con negligenza. No, non è così. Nessuno nello staff ha fatto un lavoro scadente. Ogni membro della Gainax ha dimostrato più energia di quanto si possa immaginare»[15]. Secondo Toshio Okada — fondatore della Gainax e amico personale di Anno — ai problemi di budget e di programmazione si aggiunse anche la grande indecisione da parte di Anno su come concludere la serie: «Quando gli ho parlato il mese scorso, Anno mi ha detto di non essere riuscito a decidere il finale fino a quando non è arrivato il momento. Questo è il suo stile»[16]. Yoshiyuki Sadamoto invece, interrogato sulla «complessità filosofica» degli ultimi due episodi, ha sostenuto che, da spettatore, la ritiene frutto della difficile situazione in cui si trovava il regista all'epoca, sempre più stanco e sull'orlo della depressione; secondo Sadamoto, ogni volta che si incontrava con Anno quest'ultimo non faceva che ripetere che non ce la faceva più e che «voleva farla finita»[17]. Alcuni sostennero che le puntate furono censurate a seguito delle pressioni e le lamentele avute da parte dell'Associazione Genitori-Insegnanti (PTA)[18][19], ma il regista nelle interviste non menzionò mai alcun tipo di censura, ribadendo invece che vennero prodotte intenzionalmente così «per dimostrare che l'animazione può essere fatta anche con modalità alternative»[20].

In risposta agli appassionati, che chiedevano una conclusione più chiara alla trama della serie e una spiegazione ai misteri rimasti irrisolti, Anno e lo studio Gainax decisero di produrre un remake delle due puntate conclusive[21][22]. In un primo momento, il regista pensò di concludere la serie con un solo film; tuttavia, la quantità finale del materiale prodotto superò di gran lunga le aspettative, e dunque si optò per due lungometraggi[23][24], di cui il secondo avrebbe offerto, secondo Anno, «lo stesso finale, ma visto da una diversa prospettiva»[25][26]. Così, il 15 marzo 1997 uscì nelle sale giapponesi Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth[27], composto da due parti: Shi (? "morte"), rimontaggio di 60 minuti di vari spezzoni tratti dai primi 24 episodi della serie, incluse alcune scene inedite; e Shinsei (新生? "rinascita"), anticipazione del film Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion, uscito il 19 luglio del medesimo anno. Quest'ultimo film rappresenta un nuovo sviluppo del finale della serie ed una sua conclusione alternativa[28], ed è difatti suddiviso in un episodio 25 e in un episodio 26, alternativi a quelli dell'anime[29].

  1. ^ Gainax, Production Note, p. 26
  2. ^ a b Kentaro, 最終二話について, pp. 164-165
  3. ^ (EN) Return of the Otaking, part 8, su J-pop.com. URL consultato il 2 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2000).
  4. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Sanenari1
  5. ^ Kentaro, エピローグ
  6. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NewtypeAnno
  7. ^ (JA) 大阪芸術大学「庵野秀明監督×小池一夫先生」特別講義まとめ, su Togetter.com, 22 ottobre 2013. URL consultato il 31 ottobre 2015.
  8. ^ a b (JA) Kei Watanabe, Daichi Nakagawa, Tsunehiro Uno, Evangelion Special: Phenomenon to Legacy, Mainichi Shinbun, 8 maggio 2006.
  9. ^ (EN) Mike Crandol, Understanding Evangelion, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 11 giugno 2002. URL consultato il 9 dicembre 2015.
  10. ^ (EN) Lawrence Eng, A look at "The Four Revolutions of Anime", su Cjas.org, 20 dicembre 2004. URL consultato il 9 novembre 2015.
  11. ^ Dynit Italia (a cura di), Neon Genesis Evangelion: Versione integrale cinematografica, in Neon Genesis Evangelion: The Feature Film - DTS Collector's Edition, 2009, p. 3.
  12. ^ Camp, Davis, p. 19
  13. ^ (EN) Virtual Panel! Meet Hideaki Anno, in Animerica, vol. 4, n. 9, Viz Media, 1996, p. 27.
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore EyesofAnno
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ProtoAnno
  16. ^ (EN) Return of the Otaking, 10, su J-pop.com, 1996. URL consultato il 9 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2000).
  17. ^ Milano Manga Festival: Reportage dei Sadamoto Days, su animeclick.it, Animeclick.it, 11 luglio 2013. URL consultato il 9 novembre 2015.
  18. ^ (EN) Claude J. Pelletier, Truth or cyvber graffiti, in Protoculture Addicts, n. 41, luglio 1996, p. 6.
  19. ^ (EN) Claude J. Pelletier, Save yourselves, in Protoculture Addicts, n. 42, settembre 1996.
  20. ^ (EN) Martin Ouellette e Claude J. Pelletier, Neon Genesis Evangelion: The controversy, in Protoculture Addicts, n. 41, luglio 1996, p. 45.
  21. ^ Platinum Booklets, The two endings, vol. 7
  22. ^ (JA) 新世紀エヴァンゲリオン - Story, su Gainax.co.jp. URL consultato il 9 novembre 2015.
  23. ^ (EN) Carl Gustav Horn, Neon Genesis Evangelion Death and Rebirth, su J-pop.com. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2001).
  24. ^ (JA) Production Note Death, in Death & Rebirth Program Book (Special Edition), Gainax, 1997. URL consultato il 31 ottobre 2015.
  25. ^ Trish Ledoux, Doug Ranney, Fred Patten, The Complete Anime Guide: Japanese Animation Film Directory & Resource Guide, Panama City, Tiger Mountain Press, 1997, p. 129, ISBN 0-9649542-5-7.
  26. ^ (EN) Carl Gustav Horn, On the Eighth Day, su J-pop.com, 1996. URL consultato il 2 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2001).
  27. ^ Tavassi, p. 274
  28. ^ Cavallaro, p. 55
  29. ^ Tavassi, p. 275