In risposta agli appassionati, che chiedevano una conclusione più chiara alla trama della serie e una spiegazione ai misteri rimasti irrisolti, Anno e lo studio Gainax decisero di produrre un remake delle due puntate conclusive[1][2]. In un primo momento, il regista pensò di concludere la serie con un solo film; tuttavia, la quantità finale del materiale prodotto superò di gran lunga le aspettative, e dunque si optò per due lungometraggi[3][4], di cui il secondo avrebbe offerto, secondo Anno, «lo stesso finale, ma visto da una diversa prospettiva»[5][6]. Così, il 15 marzo 1997 uscì nelle sale giapponesi Neon Genesis Evangelion: Death & Rebirth[7], composto da due parti: Shi (? "morte"), rimontaggio di 60 minuti di vari spezzoni tratti dai primi 24 episodi della serie, incluse alcune scene inedite; e Shinsei (新生? "rinascita"), anticipazione del film Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion, uscito il 19 luglio del medesimo anno. Quest'ultimo film rappresenta un nuovo sviluppo del finale della serie ed una sua conclusione alternativa[8], ed è difatti suddiviso in un episodio 25 e in un episodio 26, alternativi a quelli dell'anime[9].

  1. ^ Platinum Booklets, The two endings, vol. 7
  2. ^ (JA) 新世紀エヴァンゲリオン - Story, su Gainax.co.jp. URL consultato il 9 novembre 2015.
  3. ^ (EN) Carl Gustav Horn, Neon Genesis Evangelion Death and Rebirth, su J-pop.com. URL consultato il 14 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2001).
  4. ^ (JA) Production Note Death, in Death & Rebirth Program Book (Special Edition), Gainax, 1997. URL consultato il 31 ottobre 2015.
  5. ^ (EN) Trish Ledoux, Doug Ranney, Fred Patten, The Complete Anime Guide: Japanese Animation Film Directory & Resource Guide, Panama City, Tiger Mountain Press, 1997, p. 129, ISBN 0-9649542-5-7.
  6. ^ (EN) Carl Gustav Horn, On the Eighth Day, su J-pop.com, 1996. URL consultato il 2 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2001).
  7. ^ Tavassi, p. 274
  8. ^ Cavallaro, p. 55
  9. ^ Tavassi, p. 275