Renault Twingo
La Twingo è un'autovettura di fascia bassa prodotta dalla Renault dal 1993 al 2007.
Renault Twingo | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Produzione | dal 1993 |
Sostituisce la | Renault 4 |
Altre caratteristiche | |
Altro | |
Stile | Patrick Le Quément e Jean-Pierre Ploué |
Storia
Alla fine degli anni '80, la Renault 4, mitica vettura utilitaria multiuso che riscosse un enorme successo in tutto il mondo si rivelò di fatto assai antiquata rispetto ad una concorrenza sempre più agguerrita. Perciò, poco dopo, all'inizio degli anni '90, partirono i progetti per la realizzazione della vettura che avrebbe dovuto sostituirla. Alla Renault le idee furono chiare fin da subito: il progetto, noto inizialmente come progetto X06, prevedeva una vettura di piccola taglia, ma dall'ampia capacità di carico, in maniera tale da riprendere molte delle caratteristiche che a suotempo resero popolare la Renault 4 stessa. Tale concetto doveva essere espresso però in chiave molto più moderna. La vettura definitiva fu presentata nel 1992 al Salone di Parigi, ma la commercializzazione cominciò solo all'inizio dell'anno seguente.
Prima serie
Renault Twingo Mk1 | |
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Descrizione generale | |
Versioni | Monovolume e Van |
Anni di produzione | dal 1993 al 2007 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 3430 mm |
Larghezza | 1630 mm |
Altezza | 1420 mm |
Passo | 2350 mm |
Massa | 790-815 kg |
Altro | |
Stile | Michel Jardin Jean Pierre Ploué |
Auto simili | Citroën AX Fiat Cinquecento e Panda Daihatsu Cuore Ford Ka Daewoo Matiz Hyundai Atos Suzuki Wagon R+ |
Esemplari prodotti | 1.7 milioni |
La Twingo propone una carrozzeria monovolume di dimensioni molto compatte, da utilitaria. Ciò rappresenta una novità assoluta, visto che fino a quel momentole monovolume erano quasi tutte di taglia extra-large. In questo modo, la Casa francese dimostra che anche una piccola vettura può dire la sua in fatto di volumi di carico.
Disegnata da Patrick Le Quément, presentava una linea morbida e arrotondata, con dei caratteristici fari a ranocchio ed è stata prodotta sempre senza alcun restyling sostanziale mantenendo ugualmente un buon successo di vendite. In generale, la carrozzeria era molto innovativa, perché quando è stata lanciata in quegli anni non si era ancora affermato il concetto di monovolume per le citycar. Particolare la peculiarità di poter trasformare l'interno della macchina in un "letto matrimoniale", semplicemente spostando in modo opportuno i sedili anteriori e posteriori (fu celebre la pubblicità dei due ragazzi che prendono il sole sdraiati all'interno di una twingo dotata di tetto apribile "open space").
Data la particolare categoria in cui la Twingo andava ad inserirsi, inizialmente non aveva praticamente concorrenti: potè confrontarsi quindi con vetture come la Citroën AX o la Daihatsu Cuore. In seguito, però, arrivarono delle vere concorrenti, specie dalla Corea, vetture come la Hyundai Atos e la Daewoo Matiz.
Inizialmente è prevista una sola motorizzazione a benzina derivata dal motore della Renault 4, ma dotata di iniezione elettronica e catalizzatore. Tale propulsore erogava 55 CV di potenza massima. Al momento del lancio veniva proposta in un unico allestimento, piuttosto spartano, ma molto presto tra gli optional a disposizione divenne disponibile il condizionatore d'aria (una delle prime superutilitarie ad offrirlo). Altro optional insolito era la possibilità di avere il tetto apribile in tela per tutta la lunghezza dell'abitacolo (dal parabrezza anteriore praticamente sino al lunotto posteriore).
A partire dal 1998 cominciano gli aggiornamenti della gamma, iniziando dal motore (preso in prestito dalla Renault Clio) che fornisce 5 CV in più (da 55 si passa a 60) ma soprattutto una guida più morbida rispetto al suo predecessore. Nel 1999 viene effettuato il primo restyling degli esterni (che rimangono sostanzialmente immutati sino al 2007), e viene rivista l'organizzazione interna della plancia, che cambia forma e rimane immutata sino al termine della produzione. Cambia anche il meccanismo di ribaltamento del sedile, con la maniglia che si sposta dal basso alla parte alta del sedile anteriore.
Col passare degli anni vengono introdotti numerosi allestimenti speciali, e il motore 1.2 16 valvole da 82 CV che le conferisce un comportamento quasi sportivo. La Twingo non è mai stata dotata di motori a gasolio, molto probabilmente per mancanza di spazio all'interno del vano motore.
La sua produzione è andata avanti per ben 15 anni, fino al 2007.
Seconda serie
Nel 2007 si inizierà a produrre la nuova serie che sfrutterà il pianale della "vecchia" Renault Clio, debitamente accorciata di una decina di centimetri. La nuova Twingo mette su una taglia buona e tocca la lunghezza di 360 cm (+ 17), con un passo di 237 cm, una larghezza di 164 e un’altezza di 147. L’epoca del "la famo strana" è ormai all’epilogo. Dopo aver mostrato in autunno, a Parigi, il prototipo della nuova Twingo, la Renault ha svelato a marzo 2007 a Ginevra la versione definitiva e conferma che, con la maturità, la piccola francese ha perso per strada un po’ dell’originalità che aveva. L’aria scanzonata e simpatica della prima versione lascia il posto a un aspetto più serio e compassato. L’impressione è che alla Régie si siano dati obiettivi di vendita ambiziosi e che, per timore di non incontrare i favori del grande pubblico, si siano fatti venire il "braccino corto" al momento di disegnare la carrozzeria. Non che la Twingo 2007 sia brutta, sia chiaro: semplicemente ora sarà meno facile riconoscerla a prima vista, dato che inoltre presenta, specie nella parte posteriore, molte somiglianze con la Citroën C2, sua diretta concorrente. Dei nomi delle versioni approntate dalla Renault si è detto. Quale sarà l’esatta composizione della gamma per l’Italia non è ancora chiaro. Un’idea più precisa si avrà quando si avvicinerà l’epoca del lancio, previsto per giugno.
Collegamenti esterni
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