Arflex
La Arflex è un'azienda italiana produttrice di mobili di design.
Venne costituita nel 1950 in corso Porta Vittoria a Milano da un gruppo di tecnici provenienti dalla Pirelli e si caratterizza per una produzione basata sulla sperimentazione di nuovi materiali (gommapiuma, nastri elastici prodotti da Pirelli) per le imbottiture. Vi collabora l'architetto Marco Zanuso, che nel 1951 vinse una medaglia d'oro della IX Triennale di Milano, con la poltrona Lady. Nel corso degli anni la collaborazione tra la Arflex e Zanuso produsse altre quattro medaglie d'oro della Triennale (divano letto "Sleep", poltrona "Martingala", poltrona "Fourline" e il divano "IX Triennale").
Tra il 1951 e il 1954 la Arflex produsse sedili per automobili, da sostituire ai normali sedili di serie, costruiti in gommapiuma e nastri elastici e con fodere asportabili e schienali ribaltabili, progettati da Carlo Barassi (ebbero particolare successo i sedili "Mille miglia" e "Sedile lettino", utilizzabili dalla Topolino).
Negli anni successivi vengono prodotte opere anche di altri architetti, tra cui Franco Albini, lo studio BPR, Carlo Bartoli, Joe Colombo e Cini Boeri. I prodotti vengono venduti da società consociate anche all'estero e fino in Giappone. Nel 1979 il divano Strips, disegnato da Cini Boeri ottenne il premio Compasso d'oro. Prodotti della Arflex sono esposti nel Museum of Modern Art di New York, nella collezione permanente del design della Triennale di Milano, nel museo permanete del design di Ravenna e la poltrona Fourline è presente sui francobolli di design delle Poste Italiane.
Il successo della Arflex declina negli anni Ottanta e la società viene ceduta al gruppo Estasis, che abbandona la sperimentazione e produce per un mercato di qualità medio-bassa, fino alla chiusura nel 1993. Nel 1995 il marchio viene rilevato dal gruppo Seven e la produzione viene ripresa, comprendendo anche alcune riedizioni di prodotti storici.
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della Arflex
- Scheda sulla Arflex (Archivio del design italiano, sul sito DesignItaliaMuseo)