Disambiguazione – Se stai cercando altri significati di Elia, vedi Elia (nome).

Elia il Tisbita (della città di Tisbe) è una delle figure più carismatiche dell'Antico Testamento; le sue gesta sono narrate nei due "libri dei Re" della Bibbia.

Il profeta Elia, di José de Ribera

Racconto biblico

Secondo quanto si legge nei libri dei Re (cfr. 1 Re 1 Re 17-21[1] e 2 Re 2 Re 1-2[2]) Elia fu un grande Profeta. Egli svolse la propria missione sotto il re Acab. Risuscitò il figlio della vedova di Sarepta che lo ospitava durante una carestia; ultimo fedele al Dio di Abramo, sfidò e vinse i profeti del dio Baal sul monte Carmelo: qui, dopo che essi furono svenuti, dimostrò la potenza di Dio accendendo, con la preghiera, una pira di legna verde e bagnata. Dopodiché tagliò loro la testa. Fuggì sul monte Sinai, presso il quale gli porgeva cibo un angelo, e dove parlò con Dio. Chiamò Eliseo a seguirlo ed a essere il suo successore. Infine fu rapito in cielo su un carro di fuoco e scomparve.

Elia nell'ebraismo

Elia ha una grande importanza nel sentimento religioso ebraico in quanto vi si ritiene che, come narra la Bibbia, non sia morto ma sia stato assunto in cielo anima e corpo e di tanto in tanto ricompaia sulla terra sotto mentite spoglie per aiutare il popolo ebraico in difficoltà. Il profeta Malachia profetizzò che Elia sarebbe tornato prima del giorno del Signore:

« Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore »  ( Malachia 3,23, su laparola.net.)

Nel giorno di Pasqua, alcuni ebrei lasciano una coppa di vino dinanzi all'uscio o ad una finestra aperta, in attesa che Elia torni e festeggi con loro la liberazione.

Elia nel cristianesimo

Secondo la religione cristiana, la profezia di Malachia si è adempiuta in Giovanni il Battista (cfr. Matteo Matteo 17,10-13[3], Luca Luca 1,17[4]). Inoltre Elia apparve con Mosè durante la trasfigurazione di Gesù, a rappresentare la continuità di Cristo con i patriarchi (Mosè) ed i profeti (Elia, appunto).

Secondo i Vangeli, alcuni pensavano che Gesù fosse Elia ritornato (anche Gesù chiede agli apostoli: "La gente chi crede che io sia?" "La gente dice che tu sei Elia") o che lo chiamasse sulla Croce (mentre Egli, invece, invoca Dio: equivoco derivante dall'etimologia del nome stesso di Elia, che in ebraico significa "Yavhè è il mio unico Signore").

Nella tradizione cristiana è il modello dei contemplativi e dei monaci. L'ordine del Carmelo, sorto nei luoghi in cui Elia svolse la sua missione, lo considera proprio padre e ispiratore.

Elia è il protettore contro i fulmini e i temporali, poiché nella Bibbia si dice di lui che era in grado di far discendere "il fuoco dal cielo". Inoltre, proprio per essere stato assunto in Cielo, è patrono degli aviatori. È poi patrono di Buonabitacolo, in provincia di Salerno, di Maschito, in provincia di Potenza, e di Peschici in provincia di Foggia.

Composizioni su Elia

Nel 1846, su commissione del Festival di Birmingham che ne ospitò la prima esecuzione diretta dall'autore, Felix Mendelssohn Bartholdy compose "Elias", oratorio sulla vita di Elia. Per il testo Mendelssohn si era servito di passi biblici scelti in collaborazione con l'amico pastore Julius Schubring.

  1. ^ 1Re 17-21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ 2Re 1-2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Mt 17,10-13, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Lc 1,17, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.