La città di Darmstadt sorse nel Medioevo da un insediamento franco. Dopo la divisione dell'Assia nel XVI secolo, Darmstadt fu città residenziale e centro politico dell'Assia-Darmstadt, in seguito la capitale dell'ottocentesco Granducato d'Assia; dopo la fine dell'Impero Germanico, fu capitale dello Stato Popolare d'Assia. Con la costituzione dello stato (attuale) di Assia, Darmstadt perse importanza sul piano politico e amministrativo, giacché le fu preferita come capitale del Land la più grande Wiesbaden, malgrado che quest'ultima fosse stata pressoché distrutta nel corso dell'ultimo conflitto mondiale.[1]

Darmstadt - pagina della Topographia Hassiae di Matthäus Merian 1655
La più antica mappa di Darmstadt, circa 1759, di (Kaspar Ludwig) Bettenhäuser. (Nota: è orientata con l'est in alto)
Voce principale: Darmstadt.

Dalla preistoria all'800 d.C. circa

 
Ceramica lineare. "I recipienti sono globi schiacciati, sezionati in alto e leggermente appiattiti sul fondo, richiamando la forma di una zucca." (Frank Hibben[2]). Da notare l'imitazione delle bande dipinte incidendone i bordi. La ceramica decorata a punzone della fase tarda è visibile all'angolo superiore sinistro.

Dal Neolitico al primo millennio d.C. vi sono attività connesse ad insediamenti umani nell'area di Darmstadt documentate da ritrovamenti archeologici, tombe e suppellettili funerarie. Al confronto di quanto sarebbe accaduto in epoche più recenti, la storia di questi iniziali insediamenti era più decisamente influenzata da fattori geografici. L'aspetto principale dell'area di insediamento era caratterizzato dalla sua ubicazione nel sistema montuoso del Reno superiore. La sua pedemontana settentrionale, costituita dal fronte degradante dell'Odenwald di Darmstadt, va da nord fino al livello superiore, ma ad ovest presenta un limite distinto. Tra questo fiume ed il Reno, che scorre ad ovest, c'era un sentiero naturale, la Bergstraße. Oltre alla felice collocazione dell'area all'estremità nord di questa strada e di altri percorsi utili, furono decisivi i ramificati meandri degli antichi alvei del Reno e del Neckar, che in origine si congiungevano all'altezza di Trebur. Già nell'era glaciale si iniziarono ad accumulare depositi sabbiosi nelle dune, che in molti posti formano la transizione dal livello del Reno all'Odenwald. Tali dune e pendii erano un riparo naturale dalle piene e quindi creavano i presupposti di un insediamento permanente. Vi sono sporadici ritrovamenti che provano la presenza di una qualche civiltà umana tra il V ed IV millennio a.C. Agricoltori della cultura della ceramica lineare discesero dalla Wetterau lasciando tracce individuali. La successiva cultura di Rössen probabilmente proveniva dalla Wetterau. La cultura di Michelsberg, che fu assorbita a bassa densità da sud, lasciò poche testimonianze. Per tutte e tre le culture agricole del neolitico, è difficile formulare una stima sia in termini quantitativi sia qualitativi, per il basso numero di agglomerati rinvenuti.

Dal 2000 a.C. circa, quando la maggior parte delle popolazioni passò alla lavorazione dei metalli, sono state rinvenuti manufatti della cultura della ceramica cordata e della cultura del vaso campaniforme. Gli appartenenti alla prima cultura, detti[3] "popolo dell'ascia",[4] si espansero dalla Turingia al Meno, e, grazie alla loro superiorità militare, espulsero i precedenti abitatori. A nord di Arheilgen e Kranichstein sono reperibili tracce di sepolture individuali a tumulo, usanza che fu introdotta da loro.[5] All'incirca nello stesso periodo migrarono dall'Europa occidentale gli uomini del "vaso campaniforme", caratterizzati dall'uso dei primi strumenti in rame. L'analisi di numerosi ritrovamenti fa ritenere che i nuovi arrivati, a loro volta, spazzarono via dal territorio (odierno) di Darmstadt la gente "dell'ascia". Nel 1926 fu scoperta un'importante necropoli. La salma meglio conservata, un giovane deposto nella tipica posizione rannicchiata, rappresenta il "più antico cittadino di Darmstadt" nell'esposizione dell'Hessisches Landesmuseum Darmstadt.

Dall'inizio dell'Età del bronzo (1600 a.C.—1200 a.C.) la presenza della cultura dei tumuli si desume dal gran numero di inumazioni collocate sotto colline artificiali. Ricchi ritrovamenti di ceramiche, gioielli ed armi, oltre a diversi pezzi pregevoli in ambra dalla costa orientale o bracciali dalla Slesia, testimoniano una prima fioritura culturale. A Wixhausen sono emersi i primi oggetti per la casa di quest'epoca.

Dopo il 1200 a.C i cambiamenti sociali innovarono completante l'immagine culturale. L'agricoltura subentrò alla pastorizia, si affermò la cremazione dei defunti, le cui ceneri venivano raccolte in specifici campi di urne. Questa civiltà, chiamata appunto cultura dei campi di urne, aveva un alto livello di abilità tecnica, dimostrata dai più raffinati ritrovamenti di ceramiche per uso pratico, oltre a gioielleria ed altri pezzi artistici.

Da villaggio a città e residenza secondaria (dall'800 circa al 1479)

Origini (dall'800 AD – al 1330 AD)

La città di Darmstadt fu probabilmente fondata nell'VIII o IX secolo dai Franchi. All'epoca la zona era senza dubbio sottosviluppata. Darmstadt, ad ogni modo, non entrò nella storia fino alla fine dell'XI secolo, quando il conte Sigebodo, membro della casata Reginbodonen, mise gli occhi su Darmundestat.[6][7]

In principio Darmstadt faceva parte del Wildbann Dreieich (una riserva di caccia nella regione storica del Maingau[8]). Dopo che il villaggio, in quanto parte della contea Darmstadt-Bessungen, fu caduto nel 1002 nel dominio della diocesi di Worms e nel 1009 in quello dell'arcidiocesi di Bamberga, alla fine dal 21 giugno 1013 costituì una parte importante della diocesi di Würzburg, e tale Darmstadt rimase fino al Reichsdeputationshauptschluss del 1803 (cioè poco prima che il Sacro Romano Impero si dissolvesse).

A metà del XIII secolo i conti di Katzenelnbogen costruirono nei pressi di Darmstadt un castello sull'acqua. Per la difesa del lato meridionale del castello gradualmente si insediarono dei cavalieri. Poiché l'originaria popolazione contadina viveva ad est del castello, c'erano due distinti abitati a cavallo del fiume Darmbach, e presumibilmente erano amministrati da due sistemi indipendenti.

Statuto urbano e costruzione delle mura (1330–1479)

Il 23 luglio 1330 l'imperatore Ludovico di Baviera concesse al conte Wilhelm I von Katzenelnbogen il titolo di città per Darmstadt.[9] Si trattava di un privilegio attribuito strettamente al conte stesso, quindi né la città, né i suoi abitanti o la relativa nobiltà feudale potevano accampare alcuna pretesa al proposito. A causa delle inerenti agevolazioni fiscali, comunque, quello che era stato un centro abitato di scarso rilievo iniziò a crescere rapidamente, e l'intera economia dei dintorni fu attratta dal mercato di Darmstadt, mentre quest'ultima poteva iniziare a confrontarsi con le maggiori e più antiche di città di Francoforte, Worms e Speyer.

Darmstadt insiste direttamente sulla parte settentrionale della Bergstraße, il che le donò un immenso vantaggio economico rispetto ad altre città della regione, come ad esempio Reinheim, che furono presto superate da Darmstadt per importanza politica. Inoltre, Darmstadt aveva già assunto un certo rilievo all'epoca dei franchi. Ma fu l'edificazione del castello sull'acqua da parte dei conti Von Katzenelnbogen a rappresentare un punto di svolta, oltre alla citata strada montana nell'odierna località[10] di Bessungen. La combinazione di questi due fattori, la fortunata collocazione diretta sulla Bergstraße, unita alla costruzione di un castello sull'acqua, rappresentò la pietra angolare della fioritura economica e politica vissuta dalla città nell'era dei Katzenelnbogen.

Nel periodo seguente, dopo la concessione dello statuto comunale, fu costruita solo la parte interna delle mura cittadine, che abbracciava il centro storico in senso stretto, e a causa dello spazio sempre più scarso per le esigenze di una città in costante crescita, i due nuclei di urbanizzazione presero a svilupparsi in graduale simbiosi. Per il completamento delle mura con un anello interno ed uno esterno ci vollero circa cent'anni.

Il governo locale della città era assicurato da un collegio di 14 membri presieduto da uno scoltetto. Questo organico piuttosto inconsueto per una rappresentanza civica (di solito i membri erano stabiliti in un numero con riferimenti religiosi, come sette o dodici) è probabilmente legato alla grande distanza sociale tra il contadino Oberndorf ("villaggio superiore") ed il nobile Unterdorf ("villaggio inferiore"). Si suppone che in origine ci fossero solo sette consiglieri preposti all'Oberndorf e tale numero sia stato semplicemente raddoppiato quando fu costruito l'Unterdorf per accogliervi gli abitanti del borgo.

Il potere cittadino era saldamente nelle mani di poche famiglie, i cui membri conservavano un ufficio per tutta la vita, e generalmente lo lasciavano in eredità a loro parenti. Alcuni indizi lasciano pensare che questo sistema provocasse tensioni nel villaggio. Sembra che in questo modo gli interessi dei cittadini non trovassero una rappresentazione adeguata. Per tener conto della volontà cittadina, il conte Philipp il Vecchio Von Katzenelnbogen nel 1457 ordinò che l'organico del consiglio municipale fosse esteso a 14 membri, tutti eletti dalla comunità. Tuttavia, l'influenza dell'organo preesistente era evidentemente così grande che questa nuova organizzazione si realizzò solo in forma attenuata con l'introduzione dell'ufficio dei "Quattro". Questo quadrunvirato, come suggerisce il nome, era la rappresentazione degli interessi dei cittadini. Erano eletti direttamente dai cittadini.

Nel corso dei secoli XIV e XV i conti di Katzenelnbogen ristrutturarono il castello ripetutamente, finché a metà del XV secolo divenne un palazzo di residenza signorile. Darmstadt divenne sede secondaria dei Katzenelnbogen, ed attraversò una fase iniziale di grande sviluppo già quando la contessa Else di Katzenelnbogen nel 1385 durante la sua vedovanza vi istituì una corte "principesca". Dopo la prematura scomparsa del conte Philipp il Giovane nel febbraio 1453, la sua vedova, contessa Ottilie, lasciò la corte con due cuochi, due fornai, un maestro di corte, falconieri, conduttori di cani da caccia, voliere, lontre, uno stemma araldico e molti musicisti di corte.

Nel 1479 si estinse la casata dei Katzenelnbogen; Darmstadt cadde in mano di Enrico III d'Assia e ristagnò per decenni. Malgrado il castello e le mura cittadine, la struttura sociale era più affine a quella di un villaggio contadino. La storia del Palazzo signorile in Oberfeld (Darmstadt) lo testimonia.

Landgraviato (1479–1806)

Gli ultimi anni di unità assiana (1479–1567)

Dopo la morte dell'ultimo conte di Katzenelnbogen, Darmstadt cadde in potere del langravio Enrico III di Assia. Darmstadt, dal prestigio di una significativa residenza secondaria, fu così retrocessa a mero avamposto del centro assiano di Kassel. L'evento più importante in questa fase iniziale del langraviato fu la conferma di tutti i privilegi delle città concessa dal langravio Guglielmo III il 10 agosto 1489. Contrariamente alla normativa precedente, la giurisdizione civile e commerciale non era più legata ai conti in carica, ma rimessa all'amministrazione della città stessa. In cambio la città era chiamata a sostenere il langraviato patrimonialmente, per esempio garantendone i debiti. La situazione finanziaria del langraviato, a volte poco brillante, fu così trasferita a parziale carico di Darmstadt, che ne subiva un ovvio danno economico.

 
Filippo il Magnanimo

Vi furono mutamenti significativi per Darmstadt a partire dal governo del langravio Filippo I d'Assia (detto Il Magnanimo) nel 1518. Lo stesso anno la città subì l'attacco di Franz von Sickingen, un "signore della guerra" che voleva estorcere al langravio un'ingente somma di denaro.[11] La cinta muraria cittadina, pur relativamente recente, risultò comunque irrimediabilmente obsoleta sul piano tecnico e non poté resistere all'assedio per molto tempo. Il castello fu distrutto per la prima volta, e la città dovette impegnarsi duramente per riparare le devastazioni patite. Ad ogni modo, le ricostruzioni ripristinarono appena l'assetto preesistente all'aggressione, dovendosi rinunciare fatalmente ad un'ampia modernizzazione dei sistemi difensivi. Di conseguenza, solo pochi anni dopo, nel 1547, Darmstadt fu nuovamente espugnata dalle truppe imperiali nel contesto della guerra di Smalcalda.[12] Gran parte del castello e della città fu demolita daccapo.

Una delle cause di questa guerra fu la Riforma. Il langravio Filippo il Magnanimo l'aveva introdotta in Assia nel 1527, in tal modo esponendosi all'ostracismo dell'imperatore Carlo V. Le conseguenze di questa disputa continuarono a penalizzare Darmstadt, sebbene il langravio Filippo tentasse molto più dei suoi predecessori di rafforzare il potere economico della città. Ci fu pure una certa ripresa dell'importanza politica, molte conferenze e molti negoziati diplomatici ebbero luogo a Darmstadt sotto il regno di Filippo.

C'era ancora una grande differenza tra l'amministrazione municipale e la cittadinanza. Molte cariche erano sdoppiate. Per esempio, c'erano sempre due sindaci, un cosiddetto "sindaco del consiglio", che era eletto dai consiglieri per un anno, ed un sindaco "junior" o sotto-sindaco, eletto dalla cittadinanza per un anno. Di conseguenza c'erano sempre tensioni tra il consiglio cittadino e la cittadinanza, che non era rappresentata adeguatamente nel consiglio.

Fase fondante del lanvgraviato d'Assia-Darmstadt (1567–1596)

 
Langavio Georgio I

Alla morte del langravio Filippo il Magnanimo nel 1567, l'Assia fu spartita tra i suoi quattro figli. Il langravio Giorgio I (il Pio) fondò la linea dinastica assiana di Assia-Darmstadt e trasformò Darmstadt da avamposto in città residenziale di pregio.

In principio sotto la tutela del fratello Luigi IV d'Assia-Marburgo si terminò la ricostruzione del castello e l'edificazione della nuova sede comunale, e fu emanata una normativa commerciale. Giorgio stesso in seguito consolidò il bilancio, riorganizzò l'amministrazione, riformò e centralizzò la giurisdizione e svolse un'intensa attività urbanistica. Pertanto nel 1590 ebbe origine l'antico sobborgo di Magdalenenstraße. Il castello fu ampliato ancora.

Sul piano della politica estera fu un momento abbastanza felice per Darmstadt, che, regnante Giorgio I, fu risparmiata dalle guerre. Questo ebbe un comprensibile effetto positivo su economia, prosperità e andamento demografico, su cui si registrarono rapidi aumenti. Giorgio I impose come requisito per la conferma il fatto di aver frequentato la scuola, dando de facto impulso all'istruzione obbligatoria. Nel 1591, dopo anni di trattative con i suoi fratelli, riuscì a completare la divisione di Assia-Darmstadt (sancendone la sovranità) dagli altri territori già appartenuti a Filippo il Magnifico, quando il cancelliere Johann Kleinschmidt emanò la costituzione. In tal modo Darmstadt fu inesorabilmente legata alla capitale permanente del territorio della dinastia "georgiana", benché successivamente gran parte degli originari territori assiani ricadessero nel dominio dei granduchi.

A partire dal 1582 la città fu scossa da tensioni sociali, incarnate dall'isteria collettiva della caccia alle streghe, con circa 40 donne e un ragazzo chiamato Wolf Weber condannati per stregoneria e giustiziati.[13] Sempre in quest'epoca vi furono numerose epidemie di peste, che solo nel 1585 uccise un decimo abbondante della popolazione cittadina.

Queste ultime, comunque, indussero Giorgio a creare i primi elementi di un sistema sociale istituendo un ricovero comunale per i poveri nel 1592 e nel 1594 creando un orfanotrofio nel castello.

Malgrado la persecuzione delle streghe e le ondate di peste, la popolazione raddoppiò durante il regno di Giorgio.

Guerra dei trent'anni, peste e fame (1597–1661)

Il figlio e successore di Giorgio, Luigi V (Il Fedele), dapprima proseguì l'opera di ricostruzione e di erezione di nuovi edifici intrapresa dal padre, e così Darmstadt continuò a crescere. Per Darmstadt, però, si avvicinavano tempi duri, a partire nel 1618 dalla guerra dei trent'anni, che a dire il vero ebbe un prologo dal 1604 per la forzatura dell'Assia-Kassel nella successione di Assia-Marburgo.[14]

A partire dal 1630 la situazione si inasprì, con il langravio Guglielmo V d'Assia-Kassel si alleò, in quel conflitto, con il re Gustavo II Adolfo di Svezia. Mentre il langravio di Darmstadt, al tempo Giorgio II, figlio di Luigi, stava dalla parte dell'imperatore, gli svedesi ed Assia-Kassel gli si contrapponevano nella disputa. Giorgio lasciò allora Darmstadt per Gießen, ritenendo più sicura quest'ultima località, e non fece ritorno fino al 1649, terminata la guerra.

 
Il langravio Giorgio II di Assia-Darmstadt

Durante il regno di Giorgio II nel 1626, cambiò la situazione delle minoranze residenti in città, specie per gli ebrei. Benché discriminati come in qualunque altro posto del regno, sotto il governo di Giorgio I avevano ancora dei diritti garantiti, e riuscivano ad esercitare i loro commerci con una certa facilità.

 
Palazzo del signore, torre bianca e ufficio postale nel 1800
 
Darmstadt nel 1816.
Acquerello di Johann Heinrich Schilbach
 
Ludwigsmonument nel 1840
 
Darmstadt nel 1866
 
Darmstadt nel 1900

Bibliografia

  • Friedrich Battenberg u.a.: Darmstadts Geschichte. Fürstenresidenz und Bürgerstadt im Wandel der Jahrhunderte. Eduard Roether Verlag, Darmstadt 1984, ISBN 3-7929-0110-2
  • Denkmaltopographie Bundesrepublik Deutschland: Kulturdenkmäler in Hessen: Stadt Darmstadt. Vieweg, Braunschweig 1994, enthält rund 70 Seiten Einführung zu Darmstadts Geschichte, ISBN 3-528-06249-5
  • Klaus Schmidt: Die Brandnacht - Dokumente von der Zerstörung Darmstadts am 11. September 1944, Verlag H.L. Schlapp, Darmstadt 2003 (Erstaufl. Reba-Verlag Darmstadt 1964), kann bei Libri, Georg Lichtenbrinck & Co KG über Buchhandel oder über Internet bestellt werden. ISBN 3-87704-053-5
  • Klaus Honold: Darmstadt im Feuersturm - Die Zerstörung am 11. September 1944. Wartberg Verlag, Gudensberg-Gleichen 2004, ISBN 3-8313-1466-7
  • Manfred Knodt: Die Regenten von Hessen-Darmstadt. Verlag H. L. Schlapp, Darmstadt 1976, ISBN 3-87704-004-7
  • Hartwig Beseler, Niels Gutschow: Kriegsschicksale Deutscher Architektur - Verluste, Schäden, Wiederaufbau. Bd 2. Süd. Karl Wachholtz, Neumünster 1988, S. 772-797, ISBN 3-926642-22-X

Note

  1. ^ Heinrich-Verlag GmBH, Wiesbaden: For Old Friends and New, Heinrich-Verlag GmBH, 2011, pp. 80, ISBN 978-3-89889-167-7.
  2. ^ Hibben, Frank, Prehistoric Man in Europe, Norman, Oklahoma, University of Oklahoma Press, 1958. p. 21
  3. ^ Il motivo di questo soprannome sta nell'usanza di inserire nel corredo funebre maschile un'ascia da combattimento la cui "lama" (di pietra) ricorda nella forma uno scafo di barca.
  4. ^ Karel Sklenář, Archaeology in Central Europe: The First 500 Years (Leicester: Leicester University Press; New York: St. Martin's Press, 1983), 120.
  5. ^ Bruce G. Trigger(1989) "A History of Archaeological Thought", p.155-156
  6. ^ Darmstädter Echo vom 11. Dezember 2002, Eckdaten der Stadtgeschichte von Darmstadt
  7. ^ Darmstädter Echo vom 8. August 2006, Im Jahr 1567 kam der Kick
  8. ^ „Die Gaue vor 900“. Geschichtlicher Atlas von Hessen. In: Landesgeschichtliches Informationssystem Hessen (LAGIS).
  9. ^ Il decreto originale che concesse a Darmstadt lo status di città è conservato nell'Hessischen Staatsarchiv ("archivio di stato dell'Assia") a Darmstadt.
  10. ^ Attualmente nota soprattutto per la graziosa orangerie.
  11. ^ Chisholm, Hugh, ed. (1911). "Sickingen, Franz von". Encyclopædia Britannica (11th ed.).
  12. ^ Il langraviato d'Assia ebbe l'infelice idea di aderire alla Lega di Smalcalda, che si opponeva a Carlo V del Sacro Romano Impero, poi risultato vittorioso.
  13. ^ Hexenwahn in Darmstadt - Der Fall Wolf Weber und Anne Dreieicher
  14. ^ Quando, nel 1604 Luigi IV d'Assia-Marburgo morì senza eredi maschi, egli divise equamente i propri domini tra l'Assia-Kassel (Marburgo) e l'Assia-Darmstadt (Gießen, Nidda), alla sola condizione che entrambi i territori rimanessero luterani. L'Assia-Kassel era, in quel momento storico, di religione calvinista. Mentre le due linee discutevano sui dettagli della divisione, Maurizio di Assia-Kassel annetté l'intero territorio ed introdusse il calvinismo. Dopo una lunga disputa ed un conflitto armato, Maurizio si arrese nel 1627 e lasciò la sua parte di territori all'Assia-Darmstadt. In ogni caso, nella Guerra d'Assia (tra il 1645 ed il 1648, che risultò un sub conflitto della Guerra dei Trent'anni, le due linee, che si trovavano su due fronti opposti, combatterono di nuovo per il possesso dei territori. Questa guerra sterminò i due terzi della popolazione della regione, uno dei più grandi massacri della storia della Germania. Alla fine, il territorio venne diviso secondo le volontà di Ludovico IV. L'Assia-Kassel ottenne la parte a nord e l'Assia-Darmstadt quella a sud.

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