Alusa Fallax
Gli Alusa Fallax, noti anche come Blizzard, sono stati un gruppo musicale rock progressivo italiano formato nel 1967 a Milano.
Alusa Fallax | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Rock progressivo |
Periodo di attività musicale | 1967 – 1979 |
Etichetta | Fonit Cetra, West Side, Atlas |
Storia del gruppo
Il gruppo nasce a Milano nell'ottobre del 1967 dal precedente gruppo de Gli Adelfi,[1] formato dai compagni di liceo Massimo Parretti alle tastiere, Giancarlo Vismara e Guido Gabet alle chitarre e dai fratelli Augusto e Guido Cirla, rispettivamente batterista e bassista.
Il primo singolo Dedicata a chi amo viene registrato nel 1967 su iniziativa di Cesare La Loggia, proprietario della West Side (per la quale suonavano anche I Trolls), che chiese un arrangiamento dell'Intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni. Il retro, Charleston 1923, nasce sull'onda del successo di Bonnie and Clyde. Oltre che dalla musica classica e sinfonica nell'opera sono state riconosciute influenze jazzistiche.[2] Nel 1969, dopo la fine del liceo, Giancarlo Vismara lascia il gruppo, sostituito dal più giovane dei fratelli Cirla, Mario Cirla. Grazie all'impresario Gianni Fonio di Novara, iniziarono a fare serate e a lavorare al secondo singolo, che viene pubblicato dall'etichetta West Side.[3] in una particolare edizione con copertina con busta a manici[4] La canzone sul lato A, Tutto passa, è tratta da una ballata pellerossa.[5]
Partecipano a numerosi festival, tra cui la terza edizione del Festival di musica d'avanguardia e di nuove tendenze nel 1973[6] e durante una di queste manifestazioni a Napoli nel 1974 vengono contattati da Cipri, responsabile della Fonit Cetra, che offre al gruppo un contratto per la registrazione del loro album. Intorno alla mia cattiva educazione nasce come concerto sceneggiato e narra di un personaggio vittima di una educazione severa che poi si libera delle proprie inibizioni. Il disco ebbe un successo limitato, ma viene considerato "un album di palese spessore artistico"[7] e "uno dei "classici" del progressive italiano"[8], e venne presentato interamente durante i concerti effettuati in apertura al tour del 1974 dei Curved Air.[9] Tra i motivi del modesto riscontro in termini di vendite viene citato dalla critica successiva il mancato sostegno promozionale fornito al disco[10] come peraltro altri gruppi italiani dello stesso periodo.[11]
Il gruppo continuò a suonare nei locali fino al 1977, quando realizzarono un singolo sotto il nome Blizzard.[12] Nel 1979 il gruppo si scioglie e i suoi componenti abbandonano l'ambiente musicale.[senza fonte] I dischi degli Alusa Fallax, assieme a quelli di altri gruppi analoghi, fanno oggi parte degli oggetti di culto di un collezionismo internazionale che ha uno dei suoi mercati più fiorenti in Giappone.[13] L'album Intorno alla mia cattiva educazione è stato ristampato in CD nel 1994 e nel 2005 e in vinile nel 2008,[12] ed è stato ristampato dalla " Seven Seas/King" (K25P428) in Giappone.[12]
Formazione
Discografia
Album in studio
- 1974 –Intorno alla mia cattiva educazione ( (Fonit-Cetra, LPQ-09082))
Singoli
Note
- ^ Intervista a Massimo Parretti, tastierista e leader della band., Arlequins.it
- ^ (EN) Paul Nightfly, Alusa Fallax biography, su progarchives.com, Prog Archives.
- ^ Reni, Sulle tracce della grande metamorfosi. Fuori i nomi, in il manifesto, 20 luglio 2013. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ Musica & Memoria - Cover anni ’60-’70. Parte I
- ^ Il nuovo Alusa Fallax
- ^ Claudio Pescetelli, Nudi & crudi! Piccola storia dei Festival Pop italiani. Volume secondo: giugno 1972/settembre 1974, editrice Zona, Arezzo, 2011
- ^ Franco Brizi, Alusa Fallax, pubblicato in Raro! n 175, marzo 2006, pag. 17
- ^ Alusa Fallax - Tutto passa (1969)
- ^ Franco Brizi, Alusa Fallax, pubblicato in Raro! n 175, marzo 2006, pag. 17
- ^ (FR) Louis De Ny, Le Petit Monde du Rock Progressif Italien, éditions Camion Blanc, 2015.
- ^ (PT) Alusa Fallax - Intorno Alla Mia Cattiva Educazione [1974] - Italy / Itália, su A màquina de fazer sonhos, ProgPedia. URL consultato il 10 aprile 2017.
- ^ a b c Artista - Alusa Fallax, www.italianprog.com
- ^ Valerio Mattioli, Superonda - Storia segreta della musica italiana, Baldini&Castoldi, 2016.
Bibliografia
- Paolo Barotto, Il ritorno del pop italiano, Luserna San Giovanni, Editrice Stilgraf, 1989, pp. 20-21.
- Gino Castaldo (a cura di), Dizionario della canzone italiana, Roma, Armando Curcio Editore, 1990, pp. 30-31.
- Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia del rock italiano, Roma, Arcana Editrice, 1993, pp. 204-205.
- Franco Brizi, Alusa Fallax, in Raro!, n. 175, marzo 2006, pp. 16-17.
- Paolo Barotto e Marco D'Ubaldo, Rock progressivo italiano - The Complete Discography, Meridiane, 19 ottobre 2006, ISBN 9788889886014.
- Franco Brizi, Volo magico. Storia illustrata del rock progressivo italiano, Roma, Arcana Editrice, 2013, pp. 424-425.
- Alessio Marino e Massimiliano Bruno, Terzo grado. Indagine sul pop progressivo italiano, collana Le Tempeste, Tzunami Edizioni, 2015, ISBN 9788896131732.