Eleonora d'Aragona (duchessa di Ferrara, Modena e Reggio)

prima duchessa consorte di Ferrara, Modena e Reggio

Eleonora d'Aragona (Napoli, 22 giugno 1450Ferrara, 11 ottobre 1493) è stata duchessa di Ferrara e di Modena e Reggio.

Eleonora di Napoli
Ritratto di Eleonora d'Aragona, dal manoscritto "Il modo di regere e di regnare" di Antonio Cornazzano.
Duchessa di Ferrara, di Modena e Reggio
Stemma
Stemma
In carica3 luglio 1473 – 11 ottobre 1493
PredecessoreMaria d'Aragona
SuccessoreAnna Maria Sforza
Altri titoliPrincipessa di Napoli
NascitaNapoli, 22 giugno 1450
MorteFerrara, 11 ottobre 1493
Luogo di sepolturaMonastero del Corpus Domini, Ferrara
Casa realeTrastámara
PadreFerdinando I di Napoli
MadreIsabella, Principessa di Taranto
FigliIsabella
Beatrice
Alfonso
Ferrante
Ippolito
Sigismondo
Alberto
ReligioneCattolicesimo

Era figlia Ferdinando I re di Napoli dal 1458 al 1494 e di Isabella di Chiaromonte figlia del principe di Taranto e nipote di Maria d'Enghien regina di Napoli.

Biografia

Era quindi sorella di Alfonso II di Napoli, Federico I di Napoli e di Beatrice d'Aragona, Regina d'Ungheria e moglie di Mattia Corvino re di Ungheria e poi di Ladislao II di Boemia.

Ebbe, sembra, una relazione giovanile con il conte Diego I Cavaniglia di Montella[1].

Sposò il 3 luglio 1473 Ercole I d'Este duca di Ferrara.

Quando il marito era assente partecipava all"Esame delle Suppliche" e prendeva le redini del governo. L'Esame" consisteva per lo più in una serie di richieste di grazia o di liberazione di prigionieri trattenuti a Ferrara.

È oggi sepolta, sotto una semplice lastra di marmo, nel monastero del Corpus Domini con il figlio Alfonso, la nuora Lucrezia Borgia e due nipoti (Alessandro d'Este e Isabella d'Este).

Discendenza

Eleonora ed Ercole I ebbero sette figli:

Note

  1. ^ Eleonora D Aragona Duchessa Di Ferrara in Dizionario Biografico – Treccani
  2. ^ Sigismondo d'Este è nato l'8 settembre 1480 come da Manoscritto di Bernardino Zambotto in Biblioteca Ariostea MS Classe I nr 470
  3. ^ Fonte Manoscritto Bernardino Zambotto citato pag 94 v mese marzo 1482

Bibliografia

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