Chiesa di San Tommaso di Canterbury
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lombardia
LocalitàDervio
Religionecattolica
TitolareTommaso Becket
DiocesiArcidiocesi di Milano

La chiesa di San Tommaso di Canterbury è una chiesa parrocchiale situata a Dervio, in provincia di Lecco, nella frazione di Corenno Plinio.


Storia

Dedicata a Tommaso Becket, la chiesa è citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (fine del XIII secolo).[1]

La chiesa divenne parrocchiale con atto del 3 novembre 1566, a seguito della separazione dalla parrocchia di Dervio per volere dell'arcivescovo Carlo Borromeo.

Descrizione

Esterno

Sul sagrato della chiesa sono collocati tre monumenti funebri appartenenti agli Andreani, antica famiglia feudataria della zona.

Due si trovano ai lati del portale, il terzo addossato alla parete del castello comitale.

Il monumento situato sul lato destro del portale consta di un monumentale sarcofago ricoperto da una volta a botte con copertura a spioventi, sostenuta da colonnine binate che terminano con capitelli decorati a motivi naturalistici. Sulla lapide di fondo è possibile osservare l'iscrizione che attesta la sepoltura di Giovanni Maria Andreani, lì tumulato nel 1774. Per la semplicità della sua decorazione, a cocci mamrmorei bianchi e neri, il monumento è probabilmente il più antico dei tre, ed è plausibilmente riconducibile al XIII secolo. [2]

La seconda tomba, sul lato sinistro del portale, presenta negli acroteri del tetto tre statue con la Vergine Annunciata, l'Angelo e il Crocifisso, oltre alle formelle con gli stemmi gentilizi e Cristo sul fronte. Anche in questo secondo monumento funebre sono presenti delle colonnine binate, che differiscono dalle precedenti in quanto sostenute da un Leone e da un Bue, rispettivamente i simboli degli evangelisti Marco e Luca. I simboli degli altri due evangelisti, l'Angelo e l'Aquila, sono posti ai lati interni dell'edicola scolpiti in formelle. La seconda tomba, sicuramente più recente della prima, è databile intorno alla metà del XIV secolo. [3]

Il terzo monumento si trova ora addossato al castello alla sinistra della chiesa, ma originariamente era all'interno della chiesa stessa. Fu restaurato nel 1771, come attesta l'epigrafe sotto l'urna. Il basamento marmoreo, a fasce bianche e nere, sostiene quattro colonnine, le quali a loro volta sostengono il sarcofago, e su di esso sono scolpiti i simboli degli evangelisti. Un ulteriore coppia di colonnine binate sovrastante il sarcofago regge un fregio polilobato con pinnacoli. Come riportano le iscrizioni sul fronte e sulla destra dell'urna, il monumento fu eseguito nel 1371 per Balzaro Andreani. [4]

Interno

All'interno della chiesa, in seguito al restauro del 1966 sono stati rinvenuti molti affreschi. Lungo la navata meridionale si trova il "Santo vescovo" con una "teoria di apostoli". Invece nei pressi dell'abside, incorniciati da un motivo geometrico, ci sono "San Gottardo" e "Santa Apollonia". [5]

Note

  1. ^ Goffredo da Bussero, Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, a cura di M. Magistetti e U. Monneret de Villard, Milano, 1917, p. 382.
  2. ^ Roberto Cassanelli, Maria Grazia Balzarini e Elisabetta Rurali, Lombardia Gotica, Milano, 2002, p. 269.
  3. ^ Roberto Cassanelli, Maria Grazia Balzarini e Elisabetta Rurali, Lombardia Gotica, Milano, 2002, p. 269.
  4. ^ Roberto Cassanelli, Maria Grazia Balzarini e Elisabetta Rurali, Lombardia Gotica, Milano, 2002, p. 269.
  5. ^ Roberto Cassanelli, Maria Grazia Balzarini e Elisabetta Rurali, Lombardia Gotica, Milano, 2002, p. 269.

Bibliografia

  • G. Vigotti, La diocesi di Milano alla fine del secolo XIII, Roma, 1974, p. 199.
  • A. Borghi (a cura di), Dervio, in Il Lago di Lecco e le Valli, Lecco, 1999.

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