Noi... no!
Noi...no! è stato un varietà televisivo condotto da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, per la regia di Romolo Siena, andato in onda il sabato sera su Rai 1 per sette puntate dal 3 dicembre 1977 al 21 gennaio 1978.
Noi... no! | |
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Paese | Italia |
Anno | 1977-1978 |
Genere | varietà |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Sandra Mondaini, Raimondo Vianello |
Regia | Romolo Siena |
Musiche | Marcello De Martino |
Rete televisiva | Rete 1 |
Gli autori erano Italo Terzoli, Enrico Vaime e Raimondo Vianello, il direttore d'orchestra e compositore delle musiche era Marcello De Martino, le coreografie erano di Umberto Pergola, la scenografia era di Tullio Zitkowsky.
Fu il primo programma televisivo a colori della coppia Mondaini-Vianello.
Programma
Caratteristica della trasmissione era la curiosa trovata registica di alternare alle riprese a colori del varietà vero e proprio, composto dai classici sketch della coppia, balletti ed esibizioni musicali dei cantanti ospiti (diversi per ogni puntata), degli intermezzi in bianco e nero, nei quali Vianello intendeva proporre momenti impegnati, coinvolgendo il capoclaque Enzo Liberti, il barista Massimo Giuliani e l'assistente Tonino Micheluzzi.
Sigle
Insolita era la sigla d'apertura, Cerco un uomo, interpretata dalla Mondaini, completamente diversa dalle precedenti sigle della soubrette, con un testo sensuale e dalle sonorità disco-music, tanto in voga in quel periodo.
Nella sigla finale, Ma quant'è forte Tarzan anch'essa cantata dalla Mondaini (e, a differenza di quella d'apertura, in linea con le sue sigle precedenti), Raimondo e Sandra proponevano una parodia di Tarzan: Sandra impersonava la ragazza in pericolo, prigioniera dei malvagi esploratori bianchi, mentre Raimondo impersonava un biondissimo uomo della giungla. Le trovate comiche, come l'atterraggio sui cactus e le terribili capocciate sugli alberi, preludevano all'urlo di Tarzan, in realtà un «Ahiaaaa!» di dolore, e culminavano nel finale, diverso in ogni puntata.
Collegamenti esterni
- Scheda dall'Archivio RAI, su teche.rai.it.