I troglobi (al singolare troglobio) sono quelle specie animali strettamente legate agli habitat cavernicoli[1]. Vivendo esclusivamente all'interno di grotte e altri ambienti sotterranei, che presentano caratteristiche climatiche peculiari, questi animali hanno evoluto particolari adattamenti per la vita in queste condizioni[2][3][4].

Niphargus ictus è un piccolo crostaceo troglobio, endemico delle grotte di Frasassi, nelle Marche.

Definizione

I troglobi sono organismi altamente specializzati alla vita sotterranea: le loro caratteristiche permettono loro di vivere agevolmente in grotta, ma li rendono inadatti a sopravvivere all'esterno. Spesso hanno perso gli organi visivi, la pigmentazione del corpo (che è di colore biancastro), mentre sviluppano altri tipi di organi di senso (per esempio antenne) che permettono loro di muoversi al buio.

Questa definizione si può applicare a diversi tipi di animali ed è usata dagli speleologi che, a seconda degli animali che incontrano, possono definirli appunto:[5]

  • Troglobi: che vivono esclusivamente all'interno di grotte
  • Troglofili: che preferiscono vivere nelle grotte ma che possono sopravvivere anche all'esterno; per esempio pipistrelli
  • Troglosseni: che sono estranei all'ambiente delle grotte ma che vi possono capitare casualmente, per caduta o per trasporto indiretto.

La maggior parte degli animali troglobi sono pesci, anfibi (come il Proteus anguinus delle grotte del Carso), insetti, crostacei e molluschi.

Simili, ma distinti dai troglobi, sono gli animali a vita esclusivamente sotterranea, di cui è un notevolissimo esempio un roditore dell'Africa orientale (l'eterocefalo glabro), che è totalmente adattato a trascorrere la vita in gallerie da lui stesso scavate.[6]

I troglobi hanno un metabolismo lento e questo li porta ad essere molto longevi: l'Orconectes australis, un gamberetto che vive nella caverna Shelta (Alabama, Stati Uniti), raggiunge la maturità sessuale solo dopo il suo centesimo compleanno e può arrivare a 170 anni di vita.[7]

Troglobi presenti in Italia

Molluschi

Crostacei

Aracnidi

Ragni

Pseudoscorpioni

Collemboli e dipluri

Insetti

Coleotteri

Vertebrati

Anfibi

Troglofili notevoli presenti in Italia

Anfibi

  • Speleomantes (geotritone), con 7 specie tutte endemiche dell'Italia (eccetto una presente anche in Francia), è strettamente legato alle grotte, da cui tuttavia esce in occasioni favorevoli (notte, pioggia)
  • Atylodes genei, geotritone molto affine al genere precedente ed endemico della Sardegna

Referenze

  1. ^ (EN) Boris Sket, Can we agree on an ecological classification of subterranean animals?, in Journal of Natural History, vol. 42, n. 21-22, 1º giugno 2008, pp. 1549–1563, DOI:10.1080/00222930801995762. URL consultato il 7 agosto 2017.
  2. ^ Fabio Stoch, Grotte e fenomeno carsico. La vita nel mondo sotterraneo (PDF), collana Quaderni Habitat, Udine, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Museo Friulano di Storia Naturale, 2001.
  3. ^ (EN) D.C. Culver e Tanja Pipan, The biology of caves and other subterranean habitats, Oxford University Press, 2009, ISBN 9780199219933, OCLC 248538645.
  4. ^ (EN) D.C. Culver e W.B. White, Encyclopedia of caves, 2nd ed, Elsevier/Academic Press, 2012, ISBN 9780123838322, OCLC 776633368.
  5. ^ Erminio Piva, Le ricerche biospeleologiche nei Monti Berici, su csproteo.clab.it, Club Speleologico Proteo. URL consultato il 4 gennaio 2011.
  6. ^ (EN) Kiara Hagan, Heterocephalus glaber - Naked Mole Rat, su Animal Diversity Web (University of Michigan). URL consultato il 12.08.2015.
  7. ^ Focus Extra n. 49, primavera 2011, pag. 78-81
  8. ^ a b c d e f g Fulvio Gasparo, La fauna delle grotte e delle acque carsiche della Venezia Giulia, stato delle ricerche e check list delle specie cavernicole (PDF), in Atti e Memorie della Commissione Grotte "E. Boegan", vol. 32, Trieste, 1995, pp. 17-42.
  9. ^ Fulvio Gasparo & Konrad Thaler, I ragni cavernicoli della Venezia Giulia (Italia nord-orientale) (Arachnida, Araneae) (PDF), in Atti e Memorie della Commissione Grotte "E. Boegan", vol. 37, Trieste, 2000, pp. 17-55.
  10. ^ (EN) Paolo Pantini & Marco Isaia, Checklist of Italian spiders (PDF).
  11. ^ Un'immagine di questo animale è disponibile con altre informazioni in: E.Rossi, S.Inguscio, Grotte di Castellana - Incantevole mondo sotterraneo, su Bridge Puglia-Usa. URL consultato il 07.08.2015.
  12. ^ (FR) Jean Pagés, Dicellurata Genavensia VIII. Japygidés d'Europe et du bassin méditerranéen n° 3 (PDF), in Revue suisse de Zoologie, vol. 87, n. 3, Genéve, septembre 1980.
  13. ^ a b Lo Sapevi Che - Grotte di Castellana. Puglia, in Grotte di Castellana. Puglia. URL consultato l'8 agosto 2017.
  14. ^ Giorgio Colombetta, Roberta Soldà, Tullia Zetto, Pietro Brandmayr, Ritmo riproduttivo e habitat di un coleottero troglobio nella Grotta delle Torri di Slivia Typhlotrechus bilimeki tergestinus Muller (Coleoptera, Carabidae, Trechinae) (PDF), in Atti e Memorie della Commissione Grotte "E. Boegan", vol. 28, Trieste, 1989, pp. 51-81.
  15. ^ CARSO/KRAS NATURA2000 - SPECIE FAUNISTICA, su www.carsonatura2000.it. URL consultato l'8 agosto 2017.
  16. ^ Trizzino Marco, Gli artropodi italiani in Direttiva Habitat: biologia, ecologia, riconoscimento e monitoraggio, Corpo Forestale dello Stato, Ufficio per la Biodiversità, 2013, ISBN 8895351940, OCLC 941912231.
  17. ^ (EN) Slavko Polak, Importance of discovery of the first cave beetle Leptodirus hochenwartii Schmidt, 1832, in ENDINS, vol. 28, Mallorca, 2005.
  18. ^ La Fauna | Grotte di Oliero, su www.grottedioliero.it. URL consultato il 7 agosto 2017.

Collegamenti esterni