Impero austriaco
L' Impero austriaco venne costituito nel 1804 come monarchia ereditaria in seguito alla formazione dell'Impero francese da parte di Napoleone I. Il primo imperatore d'Austria fu Francesco I, che al tempo aveva anche il titolo di Sacro Romano Imperatore che però abbandonò nel 1806 in seguito al disfacimento del Sacro Romano Impero. Per mantenere il titolo proclamò il ducato d'Austria impero.
Impero austriaco | |
---|---|
AEIOU
Austria Est Imperare Orbe Universo[1] | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Kaisertum-Österreich |
Lingue ufficiali | tedesco |
Capitale | |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia ereditaria |
Capo di Stato | Francesco I d'Austria 1804 - 1835 |
Capo di Governo | Metternich (1804) |
Indipendenza | 1804- (1867 Compromesso) 1918 |
Superficie | |
Totale | (1804) 698 700 km² |
Popolazione | |
Totale | 21 225 913 ab. (1805) |
Densità | 30,4 ab./km² |
Geografia | |
Continente | Europa |
Fuso orario | UTC +1 |
Economia | |
Valuta | Rhine Guilder |
Varie | |
Inno nazionale | Kaiserhymne |
Dopo alcuni tentativi di riforma costituzionale nel 1867 vi fu una parificazione di status con la parte ungherese del regno e quindi l'Impero d'Austria prese il nome di Impero Austro-Ungarico.
Storia
L'Impero d'Austria, dalla sua fondazione, ebbe continui problemi dovuti all'accentramento della politica sulla parte austriaca dei domini asburgici; le varie e numerose etnie che lo componevano si trovarono subito in contrasto con gli ideali imperiali degli Asburgo.
Le guerre napoleoniche
Come tutto il resto d'Europa, l'Impero austriaco fu scosso profondamente dalla Rivoluzione francese e dalle ambizioni di Napoleone Bonaparte. Il timore delle ripercussioni che l'ideologia rivoluzionaria francese avrebbe potuto avere sui sudditi, fecero dell'Austria una nemica implacabile della Francia napoleonica. L'imperatore Francesco I guidò la prima coalizione antifrancese, contro la Francia di Napoleone, che subì le due gravi sconfitte di Ulma e Austerlitz.
In quest'occasione l'Impero Austriaco cedette alla Francia il Veneto. Consigliato dal principe Metternich, già in servizio dal 1801, Francesco I dichiarò guerra alla Francia; Napoleone, insieme al suo esercito, arrivò sino alle porte di Vienna, e costrinse gli austriaci a firmare l'umiliante pace di Schönbrunn, col quale cedettero, il Tirolo, Trento, la Galizia, le province illiriche e le città di Trieste e Fiume. Dopo la grave sconfitta subita, il primo ministro Metternich decise di cambiare tattica e volle cercare in Napoleone un alleato, in attesa del momento della rivincita. Per suggelare il patto, Francesco I rinunciò ufficialmente al titolo di sacro romano imperatore, e diede in sposa a Napoleone, Maria Luisa d'Austria.
In seguito alle disastrose sconfitte dei francesi a Lipsia (1813) e a Waterloo (1815), venne istituito il Congresso di Vienna (I mutamenti territoriali e gli accordi che distinsero l'epoca napoleonica causarono molti cambiamenti nalla geografia dell'Impero austriaco, ma perlopiù questi furono di carattere transitorio).
La Restaurazione
Nell'ottobre del 1814, si aprì a Vienna il congresso, che vide riuniti i più grandi sovrani e governatori d'Europa.
Il congresso, prevedeva il ripristino degli antichi regimi europei, e il ritorno della situazione politico-territoriale, a prima delle guerre napoleoniche e della rivoluzione. L'Austria, riprese tutti i territori in Italia, in Polonia e nei Balcani, e formò la Santa Alleanza con Russia e Prussia, il cui compito era, la reciproca difesa da rivolte filofrancesi, o di indipendenza. Francesco I d'Austria, profondamente condizionato dal primo ministro Metternich, continuò la sua politica accentratrice e tradizionalista, riducendo lo stato ad un dispotismo; ciò mise le basi per i moti rivoluzionari del 1848.
Dopo la morte di Francesco I, salì al trono imperiale l'epilettico figlio Ferdinando I d'Austria, che allo scoppio dell'insurrezzione viennese del "48", si ritrovò a congedare Metternich, e a fare generose concessioni ai rivoltosi; ma poi fuggì via dalla capitale lasciando tutto nelle mani dei generali dell'esercito.
Il "48" nell'Impero
Il 1848 per l'Impero austriaco fu un anno di rivolta generale; a Vienna la capitale, dove la popolazione aveva sempre appoggiato la politica degli Asburgo, scoppio una rivolta degli studenti contro l'autorita e la continua centralizzazzione del potere nelle mani dell'Imperatore. Per placare gli animi fu costretto a dare le dimissioni il primo ministro Metternich, e furono accolte le richieste dei rivoltosi.
Ma nonostante le promesse e le cessioni fatte dall'Imperatore a Vienna, questi fuggì, lasciando la situazione in mano all'esrcito imperiale che nel frattempo aveva cinto d'asssedio la capitale. La rivolta venne sedata nel sangue e migliaia di giovani studenti morirono. A Vienna venne eletto cancelliere Kolovrat, che aveva governato precedentemente assieme a Metternich.
Se in Austria si mirava ad una perdita di potere da parte dell'Imperatore, nei paesi slavi, come la Boemia e la Croazia, si voleva frenare la continua germanizzazzione del territorio e della popolazione. Come a Vienna anche a Praga scoppiarono moti indipendentistici guidati dalla gioventù boema, che pero vennero soffocati nel sangue dal comandante supremo imperiale in Boemia, il principe Windischgratz.
In Ungheria invece ci fu una vera dichiarazione di indipendenza da parte di Kossuth, subito furono creati tanti organi statali ungheresi ed un esercito; con questa dichiarazione l'Ungheria era entrata in guerra con l'Austria che con l'appoggio della Russia accerchiò gli ungheresi; dalla Boemia e dalla Croazia marciava l'esercito imperiale verso Budapest, mentre dalla Transilvania veniva quello russo.
Con il nuovo primo ministro Schwarzenberg, dopo alcuni mesi, nel 1849 le truppe imperiali riuscirono ad avere la meglio sull'esercito ungherese che accerchiato sia da est sia da ovest dovette firmare la resa nell'Agosto del 1849. La repressione culminò con le impiccagioni avvenute ad Arad di fine Settembre.
Il "Compromesso"
La situazione si fece critica allo scoppio di pesanti rivolte in Ungheria, e in Italia, dove sollecitato dai rivoltosi, il regno di Sardegna, dichiarò guerra all'Austria. Si aprì così la prima guerra di indipendenza italiana, che si concluse con il ritorno degli austriaci in tutto il Lombardo-Veneto. Ferdinando I nello stesso anno, abdicò a favore di Francesco Giuseppe. Il nuovo imperatore, che aveva combattuto a fianco del generale Radetzky, assunse il nome di Francesco Giuseppe, nel tentativo di centralizzare lo stato, creò un'efficiente burocrazia, e un esercito ben organizzato; grazie a questo e all'aiuto dei russi, vennero represse le rivolte in Italia e in Ungheria.
L'impero austriaco combatté due importanti guerre, la seconda e la terza guerra di indipendenza italiana contro il Regno d'Italia e la Guerra austro-prussiana contro la Prussia, dove l'esercito austriaco venne sconfitto definitivamente nella battaglia di Sadowa (1866); in seguito alla quale l'Impero austriaco perse tutta la sua influenza sulla Germania e con questa i suoi piani espansionistici in territorio tedesco. In Italia l'Impero fu costretto a cedere il Lombardo-Veneto al Regno d'Italia. In seguito alle due sconfitte subite, e a molteplici pressioni da parte della nobiltà ungherese e del popolo magiaro, l'Imperatore Francesco Giuseppe firmò il Compromesso che sostituiva all'Impero austriaco una duplice monarchia, ovvero l'Austria-Ungheria, formata da Impero d'Austria e Regno d'Ungheria.
La Grande guerra e la fine dell'Impero
Nel 1867, Francesco Giuseppe, firmo l'Ausgleich, ovvero un compromesso, che divideva l'Impero asburgico, in Impero Austriaco, e Regno d'Ungheria, politicamente e militarmente erano uniti, ma in quanto a politica interna e amministrazione, erano due entità separate. Ciò riappacificò le due nazionalità dominanti nell'Impero austriaco, ovvero gli austriaci e i magiari che adesso si ritrovavano a condividere il comando dello stesso stato. In seguito al compromesso, la politica espansionistica imperiale si spostò, dalla Germania ai Balcani ove si trovò in conflitto d'interessi con la Russia, che come l'Austria si stava espandendo nella regione ai danni dell'Impero Ottomano. La situazione politica venutasi a creare nell'Europa alla fine del XIX secolo, costrinse l'Impero austriaco, per motivi di convenienza, a firmare una Triplice alleanza con Germania e Italia.
1914-1916
Nel 1914 in seguito l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, a Sarajevo, esplose la Prima guerra mondiale, dovuta ad un complesso sistema di alleanze tra gli stati europei, che vide schierati da una parte le potenze centrali (Austria-Ungheria, Germania), dall'altra quelle occidentali (Francia, Regno Unito e Italia)e la Russia. Gli austriaci alleati dei tedeschi, ebbero subito numerose vittorie sulle potenze alleate, ma quella che sarebbe dovuta essere una guerra lampo, si trasformò in una logorante guerra di trincea; nonostante ciò l'Austria-Ungheria, sconfisse gli italiani a Caporetto, facendoli indietreggiare fino al fiume Piave.
1916-1918
Gli eserciti delle due grandi potenze centrali, riuscirono per quattro anni a difendere i confini dalla Francia, dalla Russia, dall'Italia e dalla Gran Bretagna, che aveva creato un'enorme blocco navale all'Austria e alla Germania; ciò fece scoppiare in entrambi i paesi tensioni, che nell'Impero Austro-Ungarico, si trasformarono in vere e proprie rivolte; infatti le numerose nazionalità comprese nell'impero decisero di prendere l'indipendenza con la forza. Con lo scoppio nell'ultimo anno della guerra di queste rivolte e con la sconfitta a Vittorio Veneto, l'Austria si trovo impossibilitata a continuare la guerra, e firmò l'armistizio nel 1918, che però non contribuì a risolvere i problemi interni del paese. Nel 1916 morì Francesco Giuseppe, a questi gli successe Carlo I, che perdendo la guerra (1918), in seguito ad una rivolta generale delle nazionalità dell'Impero, fu condannato all'esilio sull'isola di Madeira, e i domini asburgici furono definitivamente divisi in repubbliche indipendenti.
Motto
Il famoso motto A.E.I.O.U., dà l'idea di quanto i sovrani della casata d'Asburgo, aspirassero ad un potere sempre più vasto, in grado di unire sotto la loro dinastia tutta l'Europa.
Traducibile come: È proprio dell'Austria comandare sull'intero mondo. Ma era diffusa, in Europa, la parodia di tale motto, reso come "Austria Erit in Orbe Ultima" (L'Austria sarà l'ultima tra le nazioni)
Amministrazione e Politica
L'Impero austriaco, era diviso in vari organi amministrativi chiamati diete, queste potevano riunirsi in consiglio nella capitale per discutere di problemi e questioni. Ogni dieta eleggeva i propri rappresentanti che avevano il compito di illustrare e discutere degli avvenimenti dinnanzi al governo centrale di Vienna. Le diete perlopiù servivano da intermediario fra le varie etnie dell'Impero e la dominante maggioranza tedesca.
Era soggiogato da una costante perdita di potere in Germania e in Italia, perciò fu costretto a mirare a prossime espansioni nei Balcani, favorite dalla continua perdita di potere dell'Impero Ottomano, e dalle continue pressioni dello stesso governo austriaco per l'indipendenza delle nazioni slave. I principali rivali erano Prussia e Russia; con la prima (che nel 1866, aveva sconfitto gli austriaci a Sadowa) strinse un'alleanza difensiva assieme all'Italia, mentre con la seconda ( entrambi membri della Santa Aleanza) era in continuo conflitto d'interessi per i Balcani. L'Impero d'Austria, continuò ad esistere fino al 1918, ma dal 1867 governò i domini asburgici insieme all'Ungheria
Ausgleich
L'Ausgleich è la riforma costituzionale promulgata il 12 giugno 1867 dall'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, con la quale l'Ungheria otteneva una condizione di parità con l'Austria all'interno della monarchia asburgica, segnando il passaggio dall'Impero Austriaco all'Impero Austro-Ungarico.
L'Ausgleich fu concesso, in seguito alla sconfitta subita dall'Impero d'Austria nella guerra del 1866 contro la Prussia (e i suoi alleati tedeschi) e l'Italia, dietro pressione dei nazionalisti ungheresi, specialmente il conte Gyula Andrássy sr. Secondo l'Ausgleich, Austria ed Ungheria costituivano due stati separati, con costituzioni, parlamenti, amministrazioni e milizie territoriali distinti. In comune mantenevano il sovrano (imperatore d'Austria e re apostolico d'Ungheria), i ministeri competenti per la politica estera, economica e militare, e l'imperiale e regio esercito comune. Le spese comuni furono inizialmente coperte per il 70% dall'Austria.
Impero multietnico
l'Impero austriaco, assieme a quello russo, è stato forse l'Impero continentale comprendente più etnie e nazionalità di quelli mai esistiti. Fu proprio questo problema etnico ("tallone d'Achille d'Austria"), che portò alla sconfitta la potente Monarchia asburgica durante la Prima guerra mondiale.
L'Impero austriaco, diviso dal 1867 in una parte austriaca e in una parte ungherese, risultava formato da dodici entità nazionali, spesso in conflitto tra loro. Nella parte austriaca i tedeschi erano la nazionalità più consistente; in Boemia e in Moravia erano in maggioranza i cechi; vi erano province con popolazione polacca e ucraina (Galizia, Lodomeria e Bucovina) e, nelle regioni meridionali, slovena, italiana (nel Trentino, in Istria e a Trieste), serba e croata.
La parte ungherese (Regno d'Ungheria), abitata in maggioranza da popolazioni di lingua magiara, includeva anche due regioni slave, la Slovacchia e la Croazia, e la Transilvania, abitata in maggioranza da rumeni ma con forti minoranze tedesche e magiare. Nell'Impero vi erano infine consistenti comunità di ebrei.
IL problema delle nazionalità dalla fine dell'Ottocento divenne ancora più grave, a causa della politica asburgica di espansione nei Balcani a spese dell'Impero ottomano. Nel 1878 l'Austria occupò la Bosnia-Erzegovina, e nel 1908 procedette alla sua annessione.
Tedeschi | 24% |
Ungheresi | 20% |
Cechi | 13% |
Polacchi | 10% |
Ucraini | 8% |
Romeni | 6% |
Croati | 5% |
Slovacchi | 4% |
Serbi | 4% |
Sloveni | 3% |
Italiani | 3% |
Gli Slavi
I principali conflitti e dissensi erano tra le popolazioni slave dell'Impero, ovvero serbi, cechi, croati, bosniaci, sloveni e polacchi. Gli slavi pretendevano dall'Imperatore la stessa importanza ed influenza del fattore tedesco e magiaro dello Stato; le rivolte antiasburgiche vennero formarsi con la comparsa sulla scena politica europea, di uno Stato slavo indipendente, la Serbia, che sconfiggendo l'Impero ottomano aveva guadagnato la piena sovranità. I serbi, incoraggiarono le altre popolazioni panslave dell'Impero asburgico a rivoltarsi, e a formare un grande stato slavo indipendente. Tutto questo andò come previsto, la maggior parte degli slavi del sud prese le distanze da Vienna, mentre gli slavi del nord, ovvero i boemi, rimasero fedeli all'Imperatore sino alla fine.
In seguito a questi eventi, l'Austria tentò in ogni modo di contrastare il crescente nazionalismo slavo, soprattutto in Bosnia. Il culmine si raggiunse a Sarajevo, quando uno studente serbo sparò all'erede al trono asburgico, l'arciduca Francesco Ferdinando. Furente per l'acaduto, il governo austriaco impose un Ultimatum alla Serbia: l'immediata fine dei movimenti antiasburgici; i serbi rifiutarono, così l'Austria-Ungheria, mosse guerra alla Serbia, e si attivò l'immenso domino di alleanze creatosi in Europa, portandola alla Prima guerra mondiale.
Magiari e Boemi
I magiari e i boemi erano le seconde nazionalità predominanti nell'Impero austriaco. I magiari si ritenevano indipendenti dagll'Austria, legati a lei solo dal comune sovrano; vedevano nell'Austria più una partner economica che un'entità superiore, infatti i nobili magiari vollero sempre mantenere i loro antichi diritti e la loro Costituzione.
In seguito alla formazione dell'Impero austriaco nel 1804, l'Ungheria venne inglobata in un più vasto stato asburgico, dove a capo vi era l'Austria. Gelosi di conservare l'identità nazionale, i magiari si rivoltarono più volte all'Impero; queste rivolte raggiunsero l'apice nel 1848, quando si arrivò anche se per poco alla creazione di uno stato magiaro indipendente grazie a Kossuth. Il tenace orgoglio nazionale ungherese mai svanito anche dopo la soppressione del 1848, obbligò l'Imperatore a firmare nel 1867 un Compromesso, con il quale l'Impero asburgico venne diviso in Impero austriaco e Regno d'Ungheria.
La Boemia era sin dal rinascimento un possedimento asburgico, a cui venne tolta l'indipendenza in seguito alla Guerra dei Trent'anni. Da allora i boemi hanno sempre combattuto fedelmente a fianco degli Asburgo, che però diedero uno status quo all'Ungheria, trascurando la Boemia, che si sentiva al pari del vicino magiaro e profondamente offesa dal governo austriaco. L'avversione per questa situazione fu evidente quando nel 1848 l'esercito boemo-imperiale, scese in campo combattendo fino alla vittoria contro gli insorti magiari. La fedeltà dimostrata dai boemi verso l'Imperatore, era forse dovuta alla continua germanizzazzione della Boemia, che iniziò nel lontano Medioevo.
Cultura
La cultura dell'Impero austriaco varia a seconda delle popolazioni che lo compongono, le maggiori germanizzate in modo da creare un'unica grande cultura mitteleuropea. L'Impero è stato punto di incontro di pittori, letterati, generali, pensatori e grandi architetti, grazie alla sua posizione di tramite tra il mondo occcidentale e quello orientale (ortodosso e musulmano).
A Vienna per tutta l'Età moderna si sono incontrate le più grandi menti d'Europa, che hanno contribuito a sviluppare la cultura dell'intero paese, facendone la Roma del Danubio. Qui si incontravano i grandi illuministi nei salotti degli Asburgo, mentre ascoltavano le geniali note di grandi musicisti come Wolfgang Amadeus Mozart. Si riunivano alla corte dell'Imperatore i migliori artisti ed architetti d'Europa, che fecero stare sempre all'avanguardia in campo artistico la capitale asburgica.
Arte
Musicisti
Architetti
Pittori e scultori
Scrittori
Geografia
Morfologia e idrografia
L'Impero austriaco si sviluppava principalmente nell'Europa centrale e nei Balcani, i due margini principali dell'Impero era il Vorarlberg ad ovest, e la Transilvania ad est. Comprendeva varie catene montuose: le Alpi orientali,le Alpi dinariche, le Alpi transilvaniche, i Carpazi e i Sudeti, i cui picchi principali erano: il Grossglockner (3797m), il Tatra (2655m), il Moldoveanu (2543m) e il Durmitor (2522m).
Le pianure più estese si trovavano in Ungheria (Pianura ungherese) e in Italia (Pianura veneta e Pianura Padana). I principai laghi erano il Lago Balaton e Lago di Costanza. L'Impero era attraversato da numerosi corsi d'aqua, tra i principali vi erano le morte arterie del Danubio, e i lunghi fiumi che dalla Boemia scendevano fino al Mare del Nord. I principali corsi fluviali dell'Impero erano:
Città e demografia
L'Impero austriaco basava la propria forza sulle sue grandi città e sulle numerose persone che le popolavano, di varie etnie e con usi e costumi differenti. La città più grande dell'Impero era Vienna che nel 1848 superava il milione e mezzo di abitanti, seguivano Praga, Milano, Trieste, Budapest e Cracovia, nelle quali era concentrato il maggior numero degli abitanti dello stato asburgico, anche se c'era una buona parte della popolazione che risiedeva nelle campagne. La capitale, Vienna, era a quell'epoca una delle città più popolose d'Europa, dove vi si svolgevano importanti affari commerciali e politici tra i vari stati, fungeva da crocievia per l'Oriente e in particolare per Costantinopoli, dalla quale venivano importati molti prodotti esotici e di altissima qualità.
La popolazione dell'Impero austriaco conobbe un'enorme crescita demografica dal periodo che va dalle guerre napoleoniche al 1910, dove da ventuno milioni di abitanti nel 1805, si arrivo a quasi cinquanta milioni nel 1910.Era costituita principalmente da austriaci che per numero erano l'etnia dominante (circa il 24% della popolazione totale), ai quali seguivano i magiari, i boemi, i polacchi, i croati, i serbi, i rumeni, i ruteni, gli italiani, e gli sloveni.
Le grandi città dell'Impero austriaco erano:
Composizione dell'Impero d'Austria
- Regno di Boemia
- Regno d'Ungheria
- Regno di Dalmazia
- Regno di Galizia e Lodomiria
- Regno di Croazia e Slavonia
- Regno Lombardo-Veneto
- Arciducato d'Austria
- Ducato di Carniola
- Ducato di Kranj
- Ducato di Salisburgo
- Ducato di Slesia
- Ducato di Stiria
- Ducato di Bukovina
- Granducato di Transilvania
- Margraviato di Moravia
- Contea del Tirolo
- Contea di Gorizia e Gradisca
- Vorarlberg
- Istria
Esercito
L'esercito dell'Impero austriaco era uno dei più numerosi e potenti d'Europa, combatté numerose battaglie contro i francesi durante le guerre napoleoniche dove venne sconfitto più volte, e contro italiani e prussiani nella prima e nella seconda guerra di indipendenza italiana. Nel 1800, l'esercito austriaco comprendeva 92.000 truppe in Germania, 92.000 in Italia, 8.000 in Dalmazia e possedeva una riserva di circa 15.000 unità, spesso milizie o volontari. Lungo tutta la linea di confine sud-orientale con l'Impero ottomano, erano stanziate qualche migliaio di guardie di confine, che avevano il compito di sorvegliare e difendere la frontiera dell'Impero.
Venne anche istituita una milizia territoriale, Landwehr, aveva il compito di difendere il territorio austriaco; era la principale unità dell'esercito nella seconda metà del XIX secolo. A partire dal 1848 in seguito ai moti di quello stesso anno, venne creata una guardia cittadina, era un'unità al di fuori dell'esercito imperiale ed aveva il compito di difendere la città dall'abusiva autorità dell'Imperatore. L'èlite dell'esercito era la Guardia Imperiale austriaca che costituiva la K.u.k. (abbreviazione usata durante la Duplice monarchia per indicare gli edifici pubblici).
Unità
Unità dell'esercito austriaco nel 1805:
- Fanteria (305.450)
- Cavalleria (42.340)
- Artiglieria (12.330)
- Grenzer (57.400)
- Genieri (5.780)
Gradi militari
Gradi militari delle'esercito austriaco nel 1807:
- Generalissimo (spesso era l'Arciduca d'Austria)
- Feldmaresciallo
- Generale di cavalleria
- Generale di fanteria
- Generale di artiglieria
- Feldzeugmeister
- Feldmarschall Leuthant
- Generale maggiore
Comandanti dell'Impero
Religione
La religione ufficiale dell'Impero austriaco era il cattolicesimo, predicato dalla maggior parte dei tedeschi e dei magiari; era stata da sempre e per secoli il motivo di conflitto con il vicino Impero ottomano, che perdendo potere a ristretto sempre di più i territori islamici nella penisola dei Balcani, e dato spazio alla fede cattolica e a quella ortodossa. Tra le varie popolazioni dell'Impero le religioni più praticate erano: il cattolicesimo (77,2%), il protestantesimo (8,9%), la religione ortodossa (8,7%), l'ebraismo (3,9%), e l'islamismo (1,1%). Lo stato era tollerante con le altre religioni, perché dimostrandosi tale avrebbe goduto dell'appoggio dei fedeli di tale credo, strategia che il governo asburgico usò fino al 1918; tuttavia ci sono stati molti tentativi con la germanizzazzione dell'Impero, di unificare la popolazione sotto la chiesa cattolica romana.
La Chiesa nell'Impero
La Chiesa nell'Impero austriaco aveva non molta rilevanza, poichè i rapporti tra gli Asburgo e il pontefice peggiorarono sempre di più con il passare degli anni, ciò fu dovuto alle precedenti riforme fatte dai predecessori degli imperatori austriaci come Giuseppe II. In pratica sino dal XVIII secolo lo stato asburgico non riconobbe più nessun privilegio politico che la chiesa aveva sull'Imperatore o sul governo imperiale; questo fu necessario, dal momento che l'Impero degli Asburgo comprendeva un enorme mosaico di etnie, che praticavano religioni molto diverse tra loro; quindi le riforme anticlericali furono volte anche a favore di una politica più tollerante verso le minoranze, creando una situazione di maggiore stabilità. La relazione tra l'Impero austriaco e la Chiesa, non si riappacificò mai, dato che i tempi e i nuovi ideali venuti a galla con il XIX secolo non lo permettevano, ciò fu dovuto anche alla perdita di potere che ebbe la Chiesa non solo nell'Austria imperiale ma in tutta europa.
Economia
L'economia dell'Impero austriaco era retta: dal commercio che scorreva lungo il Danubio, dalla fiorente agricoltura delle pianure ungheresi e della valle del Danubio, e dalle grandi industrie che si trovavano per la maggior parte nelle grandi città.
L'agricoltura era ancora prevalente in tutto l'Impero, e ne era la spina dorsale dalla quale dipendeva il rifornimento dell'esercito. Le più vaste zone agricole dello stato asburgico si trovavano nella Valle del Danubio e nella vasta pianura ungherese. Sui monti e le colline venive praticato l'allevamento e la pastorizia, di cui vivevano principalmente gli abitanti del luogo.
Le principali industrie erano concentrate nelle periferie delle grandi città come: Vienna, Graz, Budapest, Linz, Trieste, Praga e Cracovia. L'industria austriaca e austro-ungarica conobbe il maggiore sviluppo durante la Corsa alle armi degli inizi del 1900.
Il principali partner economici dell'Impero austriaco erano la Germania, con la quale strinse la Triplice alleanza e il Regno d'Ungheria, con il quale firmo nel 1867 il Compromesso. Nonostante ciò l'Impero intraprendeva scambi anche con i vicini, come l'Italia e l'Impero Ottomano, anche se con quest'ultimo ebbe sempre un pessimo rapporto politico. In cambio di proficui scambi commerciali, l'Impero austriaco offriva eccellenti ingenieri e architetti, che si impegnarono molto nella costruzione di grandi opere architettoniche all'estero.
Il Danubio
Il Danubio era ed è ancora oggi uno dei più importanti beni economici dell'Austria; l'Impero austriaco ne controllava quasi la completa totalità, e ciò creò un enorme traffico di commercio fluviale. Dal Danubio venivano effettuati scambi commerciali con i principati tedeschi, la Svizzera e gli stati dei Balcani, che allora erano fortemente influenzati dall'Impero. Anche se più ridotto vi era un fiorente commercio che scorreva lungo le principali arterie del Danubio.
Documenti
Il Congresso di Vienna
Il Congresso fornì il pretesto per una serie di grandiosi festeggiamenti con cui l'aristocrazia e i sovrani cercarono di rinnovare i rimpianti splendori del secolo XVIII, e che attirarono a Vienna un'ibrida folla di principi, aristocratici, mendicanti, spie, e borseggiatori. Tutti accorsero alla più musicale delle capitali europee [...]. L'Imperatore d'Austria, Francesco I, coscienzioso, conservatore e al quanto alla buona, fu un ospite di straordinaria generosità, anche se ciò comportò serie conseguenze per il tesoro austriaco. Il comitato per i festeggiamenti organizzò per gli innumerevoli ospiti un ricco programma di balli, gare di slitta e di pattinaggio, battute di caccia, spettacoli di gala, concorsi ippici e concerti, sontuosi banchetti. Mentre tante energie venivano sprecate nell'adempimento dei doveri mondani, il Congresso si creò una fama di frivolezza e di irresponsabilità.
- E.V.Gulick, L'ultima coalizione e il Congresso di Vienna, in "Storia del Mondo Moderno", Milano, 1969
Nella battaglia di Solferino
La nebbia azzurrina fra i due fronti si diradò un poco...Allora fra il sottotenente e le schiere di soldati, comparve l'Imperatore con due ufficiali dello stato maggiore. Fece per portarsi agli ochhi un binocolo da campo che uno degli accompagnatori gli porgeva. Trotta sapeva cosa ciò significava: ammesso pure che il nemico stesse ripiegando, la sua retroguardia aveva pur sempre il viso rivolto agli Austriaci, e chi alzava un binocolo si faceva riconoscere come un bersaglio che valeva la pena di colpire. E questi era il giovane Imperatore. Trotta si sentì il cuore in gola. La paura per l'immaginabile, immensa catastrofe che avrebbe nichilito lui stesso, il reggimento, l'esercito, lo Stato, il mondo intero, gli trapassò il corpo con brividi ardenti...Con le mani afferrò le spalle del Monarca perché si chinasse. La presa del sottotenente fu sin troppo energica. L'Imperatore cadde a terra di botto e gli accompagnatori si precipitarono in suo aiuto. In quell'istante una pallottola trapassò la spalla sinistra del sottotenente, quella pallottola, appunto, che era destinata al cuore dell'Imperatore.
- Joseph Roth, La marcia di Radetsky, Milano, Adelphi, 1987
Imperatori d'Austria
- Francesco II, Imperatore del Sacro Romano Impero 1792 - 1806, Imperatore d'Austria come Francesco I 1804 - 1835
- Ferdinando I, imperatore d'Austria 1835 - 1848
- Francesco Giuseppe I, imperatore d'Austria 1848 - 1916; re Francesco Giuseppe d'Ungheria dal 1867 - a volte indicato come "Francesco Giuseppe"
- Carlo I, imperatore d'Austria 1916 - 1918; re Carlo IV d'Ungheria - a volte indicato come "Carlo". Morì in esilio nel 1922.
Avvenimenti e guerre
Traduzione
- inglese - Austrian Empire
- francese - Empire d'Autriche
- spagnolo - Imperio Austrìaco
- tedesco - Kaisertum Österreich
- italiano - Impero Austriaco
Bibliografia
- Andrew Wheatcroft, Gli Asburgo. Incarnazione dell'impero, Laterza, Roma-Bari, 2002.
- Jean Bérenger, Histoire de l'Empire des Habsbourg : 1273 - 1918, Fayard, Parigi, 1990.
- Arthur A. May, The Age of Metternich, 1933.
- Arthur A. May, Vienna in the Age of Franz Joseph, 1966.
- Lalor, John J. (Ed), 1881. Encyclopædia of Political Science, Political Economy, and the Political History of the United States by the Best American and European Writers, New York, NY: Maynard, Merrill, and Co.
- Manfred, Albert M., 1973, Napoleon Bonaparte, Praga, Repubblica Ceca.
- Skřivan, Aleš, 1999, European Politics 1648-1914 [Evropská politika 1648-1914], Praga, repubblica Ceca.
Note
- ^ Il motto AEIOU risale all'epoca di Federico III che lo utilizzò come signatura per oggetti e edifici. Egli non fornì mai la spiegazione del significato, ma poco dopo la sua morte all'acronimo venne attribuito i significati di Austriae Est Imperare Orbi Universo, "spetta all'Austria regnare sul mondo" in latino. Sebbene questo sia il siginificato più correntemente accettato esistono anche altre interpretazioni Vedi:Casa d'Asburgo - Motto
Voci correlate
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Impero austriaco
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Impero austriaco
Il parametro "Impero austriaco" non corrisponde a nessun progetto riconosciuto dal template
Collegamenti esterni
- (EN) Austrian Army during the Napoleonic Wars
- (EN) The Hapsburg Monarchy (Wickham Steed, 1913)) eLibrary Austria Project (english ebook)