Motore Monoalbero FIAT

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Con il nome monoalbero FIAT (detto anche Fiat SOHC Engine) si intende una famiglia di propulsori per uso automobilistico prodotti dal Gruppo FIAT a partire dal 1969 fino al 2010.

Monoalbero FIAT
Il motore 1.4 SOHC sovralimentato di una Fiat Uno Turbo i.e.
Descrizione generale
CostruttoreFIAT
ProgettistaAurelio Lampredi
Tipomotore in linea
Numero di cilindri4
Schema impianto
Cilindratada 1116 cm³ a 1839 cm³
Combustione
Combustibilebenzina
Raffreddamentoa liquido
Prestazioni
UtilizzatoriFIAT, Lancia, Zastava, Tofaş
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Progettato inizialmente da Aurelio Lampredi, padre anche dei ben più noti propulsori bialbero FIAT, fu costantemente aggiornato negli anni vedendo la sua cubatura crescere dagli originali 1116 cc (nella Fiat 128) fino a 1839 cc (nella Fiat Linea) pur essendo sostituito prima dal propulsore FIRE oltre che successivamente dalle famiglie di motori Pratola Serra ed E.Torq.

Contesto

 
Sezione della versione da 1.581 cc del Monoalbero FIAT

Il motore venne ideato da Lampredi durante la realizzazione della Fiat 128, infatti il gruppo torinese necessitava allora di un motore da montare trasversalmente per soddisfare le richieste del progettista Dante Giacosa in merito alla costruzione della prima Fiat a trazione anteriore. Caratteristica inedita fu la realizzazione del gruppo motore-trasmissione con il cambio montato lateralmente al motore, soluzione precedentemente utilizzata solo nella Autobianchi Primula. Il primo modello a montare il nuovo propulsore fu ovviamente il 128 con un 1.100 cm³, seguito pochi anni dopo dalla Fiat X1/9 che ricevette una versione con cilindrata aumentata a 1.300 cc. Nonostante la naturale predisposizione del motore alla disposizione trasversale unita alla trazione anteriore, ci furono delle eccezioni a trazione posteriore come appunto nella Fiat X1/9 con motore centrale e, più avanti, nella Tofaş Murat con il motore disposto longitudinalmente.

Visto il successo delle autovetture equipaggiate con il monoalbero e le buone prestazioni generali del propulsore (seppur, ovviamente, non al livello del più avanzato e complesso Bialbero) la Fiat decise di ampliarne l'utilizzo e di renderlo di fascia superiore all'ormai collaudato motore ad aste e bilancieri ed alla famiglia 1.050 cm³ brasiliana (sempre progettata da Lampredi) senza però andare ad intaccare la fascia di mercato occupata dal già citato Bialbero. Fu così che attraverso diverse combinazioni e modifiche all'alesaggio e alla corsa si ottennero 3 nuovi motori che spaziavano dai 1301 ai 1498 cm³ e che andavano quindi a comporre la seconda generazione della famiglia. Tali propulsori vennero adottati sui modelli Fiat Uno (1° Serie) sulle versioni più prestazionali, su Fiat Ritmo e Regata come fascia intermedia mentre su Lancia Delta e Prisma avevano il compito di rappresentare i modelli entry-level. È qui inoltre che il monoalbero viene sovralimentato tramite turbocompressore per essere installato nella Uno Turbo i.e. prendendo come base il monoblocco da 1.301 cm³.

La terza generazione vide la luce con l'arrivo della Fiat Tipo o più in generale del pianale Tipo 2, infatti erano numerosi i modelli che sarebbero andati a sfruttare questo pianale e buona parte di queste autovetture, per ovvi motivi di miglioramento della sicurezza passiva e del comfort, portava in dote una massa maggiore rispetto al passato. Era quindi necessario "riadattare" i motori per non subire un decadimento nelle prestazioni e nei consumi, vennero quindi ideate due nuove cubature: 1.372 cm³ (1.4) e 1.581 cm³ (1.6). Dopo pochi anni, per l'avvento delle norme Euro 1 contro l'inquinamento atmosferico, questa famiglia abbandona l'alimentazione a carburatori per abbracciare l'iniezione elettronica oltre all'obbligatorio catalizzatore, modifiche che causano una leggera perdita nella potenza. Anche qui si ha la adozione del turbocompressore, questa volta abbinato al 1.4 e che andrà prima a sostituire il motore della Uno Turbo e successivamente verrà adottato dalla Punto GT. Parallelamente il 1.6 acquisisce prima l'iniezione Multipoint (MPI) in luogo della Singlepoint (SPI) che lo porta da 75 CV a 90 CV, successivamente ottiene dopo pesanti modifiche anche al monoblocco una testata bialbero e distribuzione a 16 valvole, tale versione venne denominata "Torque" dai tecnici Fiat per la sua capacità di esprimere il 90% della coppia massima già a 2500 giri.

Con il passare del tempo però il monoalbero aveva già iniziato a sentire i segni dell'età, infatti già dal 1993 il 1.372 in configurazione aspirata era stato sostituito nei piani della Fiat (dal 1.4 12v Pratola Serra e dal 1.2 16v FIRE) ed era ormai reduce nei listini nella sola versione turbocompressa per la Punto GT. Tale cubatura andrà fuori produzione insieme alla prima generazione di Fiat Punto, scelta dettata dall'ingresso della normativa Euro II che vide un ulteriore decremento della potenza erogata dal motore.

Diversa fu la sorte del 1.581 cm³, infatti i motori FIRE non erano ancora in grado di erogare una coppia comparabile al "Torque", mentre il 1.6 (1.598 cm³) Pratola Serra era più costoso da produrre ed era quindi riservato ai modelli Alfa Romeo. La casa torinese, non avendo nell'immediato le risorse economiche per produrre un nuovo motore, decise di mantenere il vecchio monoalbero ancora per qualche anno nonostante i suoi elevati consumi di carburante. Il canto del cigno si ebbe invece con l'avvento dell'Euro III, ci fu infatti un leggero aumento della cilindrata (1.596 cm³) per mantenere invariate le prestazioni, ma tale aggiornamento comportò un ulteriore peggioramento nei consumi, già gravosi per un 1.6 (il dato dichiarato per le ultime versioni di Fiat Bravo/Brava era di 12,7 Km/l). A quel punto il gruppo Fiat aveva già in cantiere i propulsori T-Jet ed inoltre aveva da poco stretto numerosi rapporti di collaborazione con General Motors, perciò si decise di mantenere il "Torque" nei pochi modelli ormai a fine carriera e di sostituirlo con un pigro ma più parco 1.6 EcoTec di derivazione GM nella Fiat Stilo. Unica eccezione fatta per la Fiat Multipla data la popolarità delle sue versioni alimentate a Metano, infatti il "Torque" si era rivelato piuttosto affidabile nelle sue conversioni a gas naturale ed una sostituzione azzardata del motore avrebbe segnato prematuramente la fine della 6 posti Fiat, ultima auto a montare il monoalbero in Europa.

L'ultima versione dei motori basati sul monoalbero del 1969 fu infine un 1.9 16v prodotto in Brasile per la Fiat Linea dal 2008 al 2010, tale propulsore era progettato per funzionare con alimentazione a benzina o etanolo ed era capace di erogare rispettivamente una potenza di 130 e 132 CV a seconda del carburante. È stato sostituito nel 2010 dal 1.8 16v E.Torq su tutti i mercati decretando la fine della produzione del Fiat SOHC.

Specifiche Tecniche

Il propulsore ideato da Lampredi originariamente era un quattro cilindri in linea con monoblocco in ghisa, testata in alluminio e distribuzione con un singolo albero a camme mosso da una cinghia dentata.

Una caratteristica prominente nel motore SOHC Fiat era il suo design a corsa corta, scelta tecnica effettuata poiché permetteva di utilizzare valvole di diametro più grande rispetto alla concorrenza a parità di cubatura e, per la naturale conformazione dei motori superquadri, permetteva di ridurre le forze di inerzia e quindi di permettere al motore di raggiungere regimi particolarmente elevati.

Nonostante le numerose versioni del motore è possibile ricondurre tutte le cubature a dei valori di alesaggio e corsa che sono rimasti costanti nel tempo. The first generation of 128 derived engines used a stroke of 55.5 mm and a bore of 80 mm to produce a displacement of 1116 cc. The bore was increased to 86 mm (maintaining the 55.5 mm stroke) to give a displacement of 1290 cc for the X1/9. The original 1290 cc 128/X1/9 engine is the only one of the family to have used the 86 mm bore. The second generation used bores of either 80 mm or 86.4 mm with strokes of 55.5 mm or 63.9 mm giving four possible engine capacities. The final generation of SOHC engines standardised on a longer 67.4 mm stroke with either an 80.5 mm or 86.4 mm bore (giving 1372 cc and 1581 cc respectively).

Combinazioni di alesaggio e corsa
Corsa

(mm)

Alessaggio(mm)
80 80.5 86 86.4
55.5 1116 1130 1290 1302
63.9 1285 1301 1485 1499
67.4 1355 1372 1566 1581
78.4 1576 1596 1822 1839
Colore
1° Generazione
2° Generazione
3° Generazione
Engine specification (by engine-number)
Engine Code Bore (mm) Stroke (mm) Capacity (cc)

stated

Capacity (cc)

calculated

Production

(from - to)

BHP Notes
128.A.000 80 55.5 1116 1116 1969–1982 55-65 128
128.A1.000 86 55.5 1290 1290 1971 - 78 75-85 128 Rally & Sport
128.AS.000 86 55.5 1290 1290 1972–1978 75 X1/9 1300
128.A.064 80 55.5 1116 1116 1971–2008 55-64 Zastava Koral/Tempo, Skala 55 60 1.1 (21 May (company))
128.A1.064 80 55.5 1116 1116 1979–1983 64 Zastava 101 SC-super (21 May (company))
128.A2.064 80 55.5 1116 1116 1988–2008 60 Zastava|YUGO 60 Koral/Tempo 1.1 CW (21 May (company))
128.AC.000 86 55.5 1290 1290 1989–1983 73 Zastava 101 Specijal (21 May (company))
128.A7.064 86 55.5 1290 1290 1981–1986 65 Zastava 101 1300 1.3 (21 May (company))
128.A6.064 86.4 55.5 1298 1302 1987–2008 65 Zastava YUGO Koral, Skala, Florida 65, 1.3 (21 May (company))
11.E1.064 80 55.5 1116 1116 1986–1998 60 Zastava YUGO Koral EFI 60 (21 May (company)) Bosch Motronic MP3.1
13.E1.064 86.4 55.5 1298 1302 1986–1998 65 Zastava YUGO Koral EFI 65 (21 May (company)) Bosch Motronic MP3.1
13.E3.064 86.4 55.5 1298 1302 1988–1998 65 YUGO Florida/Sana 1.3 EFI (21 May (company)) DMB) Bosch Motronic MP3.1
11.MA.064 80 55.5 1116 1116 1998–2008 60 Zastava|YUGO Koral/Tempo 1.1 i (21 May (company)) Bosch Motronic M4.6
13.MA.064 86.4 55.5 1298 1302 1998–2008 65 Zastava|YUGO Florida, Koral/Tempo 1.3 i (21 May (company)) Bosch Motronic M4.6
131.F4.016 80.5 67.4 1372 1372 1995-2002 82 Tofaş Şahin 1.4
131.D2.016 86.4 67.4 1581 1581 1995-2002 92 Tofaş Şahin S, Kartal
131.D1.016 86.4 67.4 1581 1581 1992-2002 96 Tofaş Doğan and Kartal 1.6 S, SL, SLX (carb)
131.F3.016 86.4 67.4 1581 1581 1998-2002 96 Tofaş Doğan and Kartal 1.6 S, SLX (i.e., cat)
138.A.000 80 55.5 1116 1116 1978–1985 60 Ritmo 60
138.A1.000 86.4 55.5 1301 1302 1978–1982 75-65 Ritmo 65
138.A2.000 86.4 63.9 1498 1499 1978–1982 75-85 X1/9 1500, Ritmo 75
138.A3.000 86.4 55.5 1301 1302 1982 75 Ritmo S75
138.A4.000 86.4 63.9 1498 1499 1980–1982 75-85 X1/9 1500, Ritmo S85
138.A5.000 86.4 55.5 1301 1302 1982–1985 70 Also 138.AS.000
138.B.000 80 55.5 1116 1116 1983–1985 55 Uno 55
138.B1.000 80 55.5 1116 1116 1982–1985 55-58 Ritmo Mk II
138.B2.000 86.4 55.5 1301 1302 1983–1986 68-70 Uno 70
138.B3.000 86.4 63.9 1498 1499 1982–1985 70-85 Regata 85S
146.A4.048 80 55.5 1116 1116 1985–1989 58,5 Uno 60
146.A2.000 80.5 63.9 1301 1301 1985–1989 105 Uno Turbo Mk I
146.A2.146 80.5 63.9 1301 1301 1987–1989 99 Uno Turbo Mk I (cat)
146.A2.246 80.5 63.9 1301 1301 1989–1991 101 Uno Turbo Mk II (cat)
146.A8.000 80.5 67.4 1372 1372 1989-1994 118 Uno Turbo Mk II
146.A8.046 80.5 67.4 1372 1372 1989-1993 111 Uno Turbo Mk II (cat)
146.C1.000 80.5 67.4 1372 1372 1989–1993 72 Uno 70SXie
149.A7.000 86.4 55.5; 1301 1302 1986–1989 65 Uno 70SX
149.C1.000 86.4 63.9 1498 1499 1988 75 Uno 75 SX i.e. (cat)/Selecta
159.A2.000 80.5 67.4 1372 1372 1990–1993 76 Tipo/Tempra 1.4 (carb & i.e.)
159.A3.000 86.4 67.4 1581 1581 1990–1996 75-78 Tipo/Tempra 1.6 (carb & i.e.)
159.B9.000 86.4 67.4 1581 1584 1996 90 Tempra i.e.
160.A1.000 80.5 67.4 1372 1372 1988–1993 72 Tipo/Tempra 1.4 i.e.
160.A1.046 80.5 67.4 1372 1372 1992–1993 69 Uno Selecta
160.A2.000 86.4 67.4 1580 1581 1988–1993 83 Tipo/Tempra 1.6 (carb & i.e.)
835.C1.000 86.4 67.4 1580 1581 1993–1995 75 Tipo/Tempra 1.6 i.e. (Typ 160)
176.A4.000 80.5 67.4 1372 1372 1993–1995 136 Mk I Punto GT (GT1), CR 7.8:1
176.A4.000 80.5 67.4 1372 1372 1995–1997 133 Mk I Punto GT (GT2), CR 7.8:1
176.B6.000 80.5 67.4 1372 1372 1997–1999 130 Mk I Punto GT (GT3), CR 9.0:1
176.A9.000 86.4 67.4 1581 1581 1994–1997 88 Mk I Punto Sporting & Cabrio
835.C1.000 86.4 67.4 1581 1581 1989–1994 75-78 Lancia Dedra Mk I (1.6 i.e.)
835.A1.046 86.4 67.4 1581 1581 1989–1994 75-78 Lancia Dedra Mk I (1.6 i.e.)
835.A1.000 86.4 67.4 1581 1581 1995–1997 90 Lancia Dedra Mk II (1.6 i.e.)
182.A4.000 86.4 67.4 1581 1581 1995–2002 103 DOHC 16v, Bravo/Brava/Marea/Multipla/Lancia Dedra 1.6 16v
182.B6.000 80.5 78.4 1596 1596 2002–2005 103 DOHC 16v, Marea/Multipla/Stilo
310 A3.011 86.4 78.4 1839 1839 2008–2010 132 DOHC 16v, Brazilian Linea 1.9 16v EcoFlex
Key
1st Generation
2nd Generation
3rd Generation

Applications

List of vehicles utilising variations of the Fiat SOHC engine.

Fiat

Lancia

Zastava

  • Yugo 55
  • Yugo 60
  • Yugo 65
  • Zastava 101
  • Zastava 128
  • Zastava Florida
  • Yugo sana 1.3 1.4

Tofaş

  • Tofaş Şahin/Doğan/Kartal: 1992-2002

Induction

Production

The Fiat SOHC used the full gamut of induction techniques through its long production run. The original 128 and 138 series engines originally used a single down-draught carburettor. The carburettor was normally of progressive twin-choke design (two asymmetric sized chokes operated progressively) such as the Weber DMTR and DATR of the X1/9. Multi Point fuel Injection (MPI) was introduced late in the 138 series to help meet lowered emission requirements in the US. The original MPI system comprised a large cylindrical plenum running parallel to the engine with individual runners to each inlet port and a single throttle controlling air-flow into the plenum. This plenum was pressurised in the Mk I Uno Turbo. The plenum was slightly redesigned to a more angular "box" shape for the 3rd Generation engines and was again pressurised for the Uno and Punto GT Turbo models. For the 3rd Generation engines the down-draft carburettor was replaced with a Single Point fuel Injection system (SPI) in the base-level models. The SPI system mounts on a manifold similar to that of the carburetted models and looks, as well as acts, much like a single-choke carburettor with a single throttle plate but no venturi and a centrally mounted single injector.

Tuning & modification

Carburettor

Traditionally both down-draft (DCNF & IDF) and side-draft (DCOE) twin-choke carburettors have been used to extract more power from the 128 derived engines. IDFs are rarely used due to an incorrect orientation of the float-bowls (causing possible surge/starve issues under cornering), the correctly orientated DCNF being the preferred down-draft carburettor in this application (also having a much lower profile than the IDF). For ultimate power the DCOE carburettor is used even though the float-bowl direction matches that of the IDF (i.e. incorrect). The aforementioned carburettors are usually used in pairs (effectively giving one independently tuneable carburettor per engine-cylinder), though applications where a single DCNF/DCOE are used to feed a shared manifold do exist. DCNF's tend to be either 36 mm or 40 mm, the larger 44-DCNF is deemed too large for the engine. Both 40-DCOE and 45-DCOE are commonly used where space allows.[1]

MPI

Tuning of the early MPI systems has previously been difficult as the electronic control systems are analogue making them difficult to "re-map". Low-cost DIY Fuel Injection (FI) controllers (such as MegaSquirt) have made it easier to alter the characteristics of the early MPI systems and release similar potential as the DCNF/DCOE carburettors. It is possible to "chip" the later digital MPI systems though aftermarket FI controllers again give greater flexibility.

Throttle bodies

Individual FI Throttle Bodies (TBs) are available for mounting to DCNF and DCOE manifolds as well as custom-built FI systems which, with aftermarket controllers, give the most flexibility and control over fuelling out of all the options.

Motorcycle carburettors

Motorcycle, or "bike" carburettors, being a modern and cost-effective alternative to DCOE/DCNFs, have been adapted to work with the 128-derived engines. They potentially offer better control over fuelling than DCNF/DCOE, but their use on the Fiat SOHC engine is still in its infancy.

Camshaft profile

The camshaft was a main methods of varying the 128 series engines characteristics for different applications/markets. The high-revving oversquare design of the 128 engine lends itself to high-overlap high-duration cam profiles better than more traditional square/under-square engine designs without losing drivability.[2] Though a beneficial characteristic for sports orientated engine the high-overlap high-duration cam design gives poor emissions output which was unacceptable under the tightened US emissions regulations. To remedy this (in addition to the introduction of MPI) camshafts for emission-restricted markets featured asthmatic low-lift, low-duration, low-overlap profiles totally unsuited to the nature of the 128 engine.

Standard production camshaft specifications
Profile Duration

(degrees)

Overlap

(degrees)

Lift

(mm)

Clearance (mm)

Inlet/Exhaust

Application
12/52-52/12 244 24 - - 1.1 L 128 - European Specification
10/54-54/10 244 20 - - 1.1 L 128 - North-American Specification
24/68-68/24 272 48 9.85 - 128 Rally
24/68-68/24 272 48 9.85 - 1300 X1/9 - European Specification
10/54-54/10 244 20 - - 1300 X1/9 - North-American Specification
12/52-52/12 244 24 - - 1300 X1/9 - Australian Specification
24/68-68/24 272 48 9.9 - 1500 X1/9 - European Specification (carb)
10/54-54/10 244 20 - - 1500 X1/9 - North-American Specification (FI)
10/54-54/10 244 20 - - 1500 X1/9 - Australian Specification (carb)
9/39-31/1 228-212 10 8 - 1.3 L Uno
0/30-40/10 210-230 10 8 - 1.3 L Uno Turbo
14/36-44/6 230 20 8.8 - 1.4 L Uno Turbo
7/35-37/5 222 12 8.8 0.4/0.5 1.6 Tipo

Tuning and modification

Fast-road/race camshaft specifications
Manufacturer Profile name Profile Duration

(degrees)

Overlap

(degrees)

Lift

(mm)

Clearance (mm)

Inlet/Exhaust

Application
Kent FT7 35/67-67/35 282 70 10.33 0.20 / 0.20 NA - fast road
Kent FT8 52/76-76/52 308 104 10.82 0.20 / 0.20 NA - race
Piper BP270 33/67-67/33 280 66 9.80 0.20 / 0.20 NA - fast road
Piper BP285 36/72-72/36 288 72 10.40 0.20 / 0.20 NA - fast road
Piper BP300 39/71-71/39 290 78 11.18 0.25 / 0.25 NA - race
Piper BP320 53/83-83/53 316 106 11.18 0.25 / 0.25 NA - race

Footnotes

  1. ^ To fit DCOE carburettors in an X1/9 a small amount of bodywork must be removed/reshaped
  2. ^ The standard European carburettord X1/9 used a camshaft more radical than many after-market "performance" camshafts offered for contemporary engines from other (non Italian) European manufacturers.

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